NAVIGA IL SITO

Tas, il controllo passa a Nch

Nch pagherà 24,75 euro per ogni azione di Tas, vale a dire il 3% in meno del prezzo di chiusura di ieri. Il controvalore complessivo dell’operazione ammonta a circa 25 milioni di euro. Alla luce delle caratteristiche dell’acquisizione, Nch sarà obbligata a lanciare un’opa obbligatoria sul restante 43% della società. L’operazione è interessante dal punto di vista strategico, in quanto le due aziende sono attive in segmenti di mercato complementari.

di La redazione di Soldionline 6 ott 2005 ore 16:39

Operazione straordinaria a sorpresa su Tas.
La software house bolognese Nch ha comunicato che acquisirà il controllo del 57% dell'azienda romana quotata al TechStar, specializzata nello sviluppo di software per il settore finanziario. Nch pagherà 24,75 euro per ogni azione di Tas, vale a dire il 3% in meno del prezzo di chiusura di ieri. Le azioni sono state messe in vendita dal presidente a maggiore azionista della società, Pompeo Busnello, che, stando alle ultime comunicazioni fornite dalla Consob, deteneva il 34,7% di Tas. Lucia e Barbara Busnello avrebbero venduto ciascuna l'11% circa delle azioni della società (dalle ultime comunicazioni della Consob, le due azioniste avrebbero una quota superiore al 13%). Pompeo Busnello rimarrà, comunque, nel consiglio di amministrazione dell'azienda.
Il controvalore complessivo dell'operazione ammonta a circa 25 milioni di euro.

Alla luce delle caratteristiche dell'acquisizione, Nch sarà obbligata a lanciare un'opa obbligatoria sul restante 43% della società, considerando che il pacchetto acquisito supera il 30% stabilito dalla Consob, oltre al quale l'acquirente è obbligato a lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulle restanti azioni. Il prezzo dell'opa obbligatoria, che sarà lanciata entro trenta giorni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 23 euro per azione.
Al contrario di quanto si possa ipotizzare, per il momento Nch non sarebbe intenzionata ad utilizzare l'acquisizione per sbarcare a Piazza Affari, seguendo il cammino fatto da altre aziende. Tas, infatti, dovrebbe restare quotata al TechStar, mentre Nch dovrebbe mantenere il ruolo di holding non quotata.

L'operazione è interessante dal punto di vista strategico. Tas è specializzata nella gestione delle transazioni sui mercati finanziari, mentre Nch è attiva nella gestione dei sistemi software per il settore bancario, quali i sistemi di pagamento e le reti interbancarie. In particolare, Nch gestisce l'intero ciclo di vita dei più diffusi strumenti di pagamento (carte di debito e carte di credito) e l'operatività delle apparecchiature utilizzate. I due segmenti di mercato sarebbero complementari e non si rischierebbero diseconomiche sovrapposizioni di attività. Ecco perché i vertici di Nch sono convinti che con l'operazione, il gruppo riuscirà ad abbattere i costi di oltre il 10% sfruttando le economie di scala derivanti dalle maggiori dimensioni.
Senza dimenticare che Tas può ancora contare su risorse liquide per 16 milioni di euro, eredità della quotazione avvenuta alla fine di maggio del 2000. Questa liquidità potrebbe tornare utile, nel caso in cui Nch volesse proseguire nella strategia di crescita per acquisizioni.

Tuttavia, l'operazione non è stata accolta positivamente a Piazza Affari. Tas ha registrato una pesante flessione, dopo essere stata sospesa in apertura di seduta per eccesso di ribasso. Il titolo, dopo essersi allineato al prezzo pagato da Nch, ha continuato a perdere terreno, collocandosi a metà strada tra i 24,75 euro sborsati dalla società bolognese e il prezzo dell'opa obbligatoria. I vertici di Nch non hanno voluto fare 'regali' ai piccoli azionisti di Tas.


Per commenti, critiche e suggerimenti scrivete a: edoardofagnani@soldionline.it

Leggi i precedenti approfondimenti

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.