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Stm: trimestrale deludente

Non piacciono ai mercati le indicazioni emerse dalla trimestrale di STM. Il gruppo del semiconduttori ha evidenziato negli ultimi tre mesi dell’anno una marginalità in sensibile contrazione

di Mauro Introzzi 24 gen 2012 ore 14:10
Non piacciono ai mercati le indicazioni emerse dalla trimestrale di STM. Il gruppo del semiconduttori ha evidenziato negli ultimi tre mesi dell’anno una marginalità in sensibile contrazione.

Stm ha chiuso il quarto trimestre del 2011 con ricavi per 2,19 miliardi di dollari
, risultato che si confronta con i 2,88 miliardi ottenuti nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Deluse le attese degli analisti, che prevedevano un giro d’affari di 2,33 miliardi di dollari.
In decisa contrazione anche la marginalità, passata dal 39,9% al 33,4%. Nel terzo trimestre la marginalità si era attestata al 35,8% mentre il consensus attendeva un dato pari al 34,8%.
Stm ha terminato gli ultimi tre mesi del 2011 con una perdita netta di 11 milioni di dollari (-0,01 dollari per azione), rispetto all’utile di 219 milioni del quarto trimestre del 2010 (0,24 dollari per azione).
 

L’intero anno si è chiuso con ricavi netti pari a 9,73 miliardi di dollari, in calo del 5,9% rispetto ai 10,35 miliardi di dollari del 2010. A pesare sui conti “le condizioni di debolezza del mercato, in particolare nella seconda metà dell'anno, e della transizione di ST-Ericsson dai prodotti della generazione precedente al nuovo portafoglio prodotti”. Il margine lordo per il 2011 è stato pari al 36,7% dei ricavi netti rispetto al 38,8% dei ricavi netti fatto segnare nel 2010, mentre l'utile netto calcolato sopo le rettifiche dei componenti non ordinari e al netto delle imposte è stato pari a 0,41 dollari per azione dopo la diluizione, da confrontare con 0,75 dollari per azione riportati nel 2010.

A fine 2011 la società poteva contare su una posizione finanziaria netta positiva per 1,17 miliardi di dollari, anche se in contrazione rispetto agli 1,23 miliardi di inizio anno.

I vertici di Stm prevedono per il trimestre in corso un calo del fatturato compreso tra il 4% e il 10% rispetto al risultato ottenuto nell’ultimo trimestre del 2011, mentre la marginalità dovrebbe collocarsi in un intorno del 33%. Secondo il numero uno della società, Carlo Bozotti, per il primo trimestre del 2012 la società si aspetta che siano le vendite a raggiungere il punto più basso degli ultimi mesi. La società vede l'opportunità di continuare a crescere in alcuni mercati durante il 2012, tuttavia “rimangono le preoccupazioni legate all'incertezza dal punto di vista macroeconomico”.
Per il numero uno del gruppo cruciale sarà la joint venture St-Ericsson. Che si trova in una fase cruciale in cui le priorità sono il miglioramento della capacità di esecuzione, l'abbassamento del punto di pareggio e la revisione del cammino verso una redditività sostenibile.

Nella serata di ieri il settore è finito sotto i riflettori in scia alla trimestrale della statunitense Texas Instruments.
Il gruppo di Dallas ha archiviato l’ultimo quarter con un utile di 298 milioni di dollari, o 25 centesimi per azione, in calo da 78 centesimi per azione dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile è comunque maggiore delle attese del consensus degli addetti ai lavori.

Tra i primi analisti a commentare i conti di STM quelli di Intermonte,
che hanno confermato il loro rating “outperform” (farà meglio del mercato) e il target price di 6,8 euro. Secondo la banca d’affari i dati del trimestre sono sostanzialmente in linea con le attese.
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