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Speciale IPO: AZIMUT

La terza puntata della nostra analisi sulle società che a breve sbarcheranno Piazza Affari, si focalizzerà su Azimut, società attiva nel risparmio gestito.

di La redazione di Soldionline 1 ott 2004 ore 16:21

La terza puntata della nostra analisi sulle società che a breve sbarcheranno Piazza Affari, si focalizzerà su Azimut, società attiva nel risparmio gestito. La quotazione di gruppo dovvrebbe essere per dimensioni e importanza seconda solo a quella di Terna.

Azimut: quotarsi per mantenere inalterata l'autonomia acquistata
Passare indenni tra la crisi dei mercati finanziari e della controllante Banca Bipop. Il tutto riuscendo a mantenere la propria autonomia gestionale. E non perdendo clienti, durante mesi di particolare sofferenza per tutto il sistema del risparmio gestito. Questa in sintesi è la storia recente di Azimut, gruppo costituito nel 1988 da Akros finanziaria e che ha avviato il suo sviluppo nel 1990 con l'arrivo di Pietro Giuliani, attuale Ad, e dei manager che da allora guidano la società. 'Azimut si è sviluppata come realtà autonoma ed è riuscita, con faticosa determinazione, a mantenere la propria indipendenza operativa anche con azionisti finanziari e creditizi', spiega lo stesso Giuliani. Tale impegno le ha permesso di attraversare due cambi di proprietà senza contraccolpi di alcun tipo sulla clientela, sull'assortimento prodotti e sui promotori finanziari. 'Nel 2001, il management, i dipendenti e i promotori hanno deciso', ricorda Giuliani, ingegnere prestato alla finanza, 'con l'appoggio dei fondi di private equity Apax, di realizzare un buy out finalizzato a portare Azimut in borsa non appena le condizioni dei mercati lo consentissero'. E oggi i frutti sono pronti per essere raccolti, grazie soprattutto ad una logica aziendale di tipo 'industriale' che ha permesso ad Azimut di conquistarsi una completa autonomia operativa e patrimoniale.

Pragmatismo che non verrà meno con lo sbarco a Piazza Affari. Giuliani ama ripetere come, anche in occasione della quotazione, una azienda debba essere giudicata su un periodo minimo di tre anni. E ritiene come, alla stregua dei fondatori di Google, l'ansia sui risultati di breve, vedi alla voce trimestrali, non serva a nessuno in quanto occorre dare tempo ai progetti di crescere e consolidarsi. Il progetto quotazione si è reso necessario per raccogliere mezzi finanziari atti a ripagare il prestito dei soci e il prestito obbligazionario, oltre ai costi dell'IPO. 'Il buy out concluso nel 2002 dal management e da Apax è stato infatti realizzato con la tipica struttura di queste operazione', fanno sapere da Azimut, 'che implica una parte di esborso di capitale e una parte consistente di ricorso al credito'. Il debito è quindi una conseguenza esclusiva dell'operazione di buy out che ha trovato anche giustificazione nel basso costo del denaro di questi anni. 'Il modello operativo di Azimut non necessita di finanziamenti e, anzi, produce cassa in quantità sufficiente sia a finanziare l'attività sia a produrre utili', sottolinea Giuliani, 'e la riduzione del debito conseguente la quotazione servirà sia a garantire anche per il futuro l'indipendenza della società, sia a consentire l'aumento di profitti per gli azionisti'. Società che oggi conta su di una rete distributiva di 827 promotori che gestiscono circa 7,5 miliardi di euro per conto di oltre 100mila clienti.

Le caratteristiche principali di AZIMUT
- Attività della società: Azimut Holding è la capogruppo di società specializzate nella gestione del risparmio, quali Azimut Sgr Spa, AzFund Management sa e AzLife ltd, e nella distribuzione, Azimut Consulenza Sim Spa
- Vertici aziendali: Pietro Giuliani, amministratore delegato della holding e presidente delle società operative; Stefano Missora, direttore commerciale; Pietro Belotti, direttore dell'area operativa; Giuseppe Cinoffo, direttore IT; Marco Malcontenti, direttore finanziario; Luca Bonani, amministratore delegato e direttore generale di Azimut Consulenza Sim; Giacomo Mandarino, vicepresente di AzLife
- Azionisti e loro quote: I fondi chiusi di Apax detengono circa il 65% delle azioni e il rimanente è distribuito tra circa 700 promotori, dipendenti e manager che nel 2001 hanno partecipato al buy out.
- Quotazione: Prima dell'estate, compatibilmente con la situazione di mercato e le necessarie autorizzazioni
- Listino: MTA di Borsa Italiana
- Flottante sul mercato: Tra il 60% e il 65% del capitale sociale
- Dati finanziari: Nel 2003, reddito operativo lordo di 55,5 milioni di euro ( + 57% rispetto ai 35,4 milioni del 2002 )
- Collocatori: Merrill Lynch e UBM sono Joint Global Coordinators e Bookrunners per l'IPO. UBM sarà lo sponsor della quotazione. Mediobanca ha ricevuto l'incarico di Advisor dell'operazione per il fondo di private equity Apax Europe V, azionista di maggioranza di Azimut Holding.
- Quote offerte sul mercato: Apax offrirà azioni con l'intenzione di scendere al 15%. Dipendenti, promotori e manager cederanno non più di ¼ delle loro partecipazioni. La società offrirà nuove azioni attraverso un aumento di capitale

Prossimo appuntamento: EEMS, 9 giugno
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