Soffrono i bancari: Milano ancora giù
Seduta ancora una volta negativa per Piazza Affari, per l’ennesima volta la peggiore tra le principali piazze del Vecchio Continente. Male i bancari, su cui è arrivato l'allarme degli analisti di Standard & Poor's
di Mauro Introzzi 3 apr 2012 ore 17:45Seduta ancora una volta negativa per Piazza Affari, per l’ennesima volta la peggiore tra le principali piazze del Vecchio Continente. A pesare sulla borsa di casa nostra, che ha chiuso sui minimi di giornata, ancora i titoli del comparto bancario, croce di queste settimane.
Tra i titoli a maggior capitalizzazione bene Ferragamo e Autogrill, tra gli altri in corsa Premafin e Zucchi.
Così, in chiusura il FTSEMib ha evidenziato un ribasso del 2,03% a 15.624 punti mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un calo dell’1,76% a 16.666 punti. Variazioni negative pure per il FTSE Italia Mid Cap (-1%) e il FTSE Italia Star (-1%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 1,96 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,15 miliardi di ieri. Su 321 titoli trattati, 206 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 105. Invariate le restanti 10 azioni.
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In un report sulle banche di casa nostra gli analisti di Standard & Poor's hanno dichiarato che gli istituti italiani, dopo le svalutazioni contenute negli ultimi bilanci, "continueranno ad evidenziare una bassa redditività". Tale dinamica spingerà le banche ad adottare "una politica di dividendi conservativa" anche nei prossimi esercizi.
Male la Popolare di Milano (-6,6% a 0,382 euro). L’agenzia S&P ha messo sotto osservazione il rating dell’istituto per un possibile peggioramento, dopo aver chiuso il 2011 con una perdita netta di 614 milioni di euro. gli esperti hanno anticipato che potrebbero ridurre di un livello il giudizio sull’istituto, ora fissato a “BBB-/A-3”.
In calo del 2,82%, a 0,3133 euro, Monte dei Paschi di Siena. In vista dell’assemblea del 27 aprile 2012 sono state presentate le candidature per le nomine al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale della banca senese. Fondazione MPS ha presentato per il Consiglio le candidature di Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Paola Demartini, Tania Groppi, Angelo Dringoli e Marco Turchi.
Tra gli altri bancari male anche Banco Popolare (-6,75% a 1,312 euro), Unicredit (-4,97% a 3,518 euro) e IntesaSanpaolo (-4,73% a 1,269 euro).
Tra i titoli a maggior capitalizzazione bene Ferragamo (+2,69% a 16,41 euro).
Autogrill è salita del 2,36% a 8,04 euro. Il titolo del gruppo della ristorazione sale sulle ipotesi speculative di un possibile scorporo delle attività "Food & Beverage" e "Travel Retail & Duty Free". Secondo quanto riportano gli analisti di Intermonte questa eventualità incontrerebbe il sostegno della famiglia Benetton, principale azionista di Autogrill.
In rialzo dello 0,67% a 7,505 euro Ansaldo Sts. Il gruppo si è aggiudicato, in Usa e Australia, nuovi contratti per complessivi 81,2 milioni di euro.
Non è riuscita a conservare i progressi del mattino Mediaset (-0,39% a 2,032 euro). Il Sole24Ore ha dichiarato che il gruppo del Biscione ha ceduto sul mercato la propria quota di debito senior, che corrisponderebbe al 6% del capitale, di Endemol. L'incasso dovrebbe essere stato pari a 72 milioni di euro e il compratore dovrebbe essere uno dei grandi fondi partner della società. Nel frattempo Mediobanca ha rimosso Mediaset dal suo "underperform portfolio” (il portafoglio dei titoli che faranno peggio del mercato).
Dopo i pessimi dati sulle immatricolazioni italiane nel mese di marzo circolati ieri (con una flessione del 35,6% delle immatricolazioni), Fiat (-0,78% a 4,32 euro) ha reso noto che Chrysler ha registrato negli Stati Uniti nel mese di marzo vendite pari a 163.381 unità, in aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del 2011 (121.730 unità), che rappresenta il miglior mese degli ultimi quattro anni. Il gruppo ha segnato il ventiquattresimo mese consecutivo di aumenti e il decimo mese consecutivo di incrementi di almeno il 20%.
Una promozione per Finmeccanica (-0,75% a 3,986 euro). Gli analisti di Hsbc hanno deciso di alzare a "neutrale", dal precedente "underweight" (sottopesare), il loro rating sulla società. Il titolo del gruppo guidato da Giuseppe Orsi è valutato 4,5 euro per azione dai precedenti 3,1 euro.
Si è riaccesa la speculazione sulla galassia Ligresti, in scia alle ipotesi sui concambi azionari nell’ambito dell’operazione che vedrà le società operative della famiglia fondersi con Unipol. Premafin è rimasta per lungo tempo sospesa per eccesso di rialzo e ha chiuso in crescita del 25,44% a 0,3299 euro mentre Unipol è salita del 5,65% a 24,3 euro.
Tra i titoli a minor capitalizzazione, ottima giornata per Zucchi (+14,63% a 0,1183 euro). Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa, e su richiesta degli Organismi di controllo del mercato, il gruppo ha precisato di aver ricevuto una generica e non vincolante manifestazione di interesse spontanea da parte di Miro Radici Ag. L'emittente, però, "non ritiene in questo momento di dare seguito alla manifestazione di interesse nei termini in cui è stata ricevuta".