Snam, i principali target al 2025 e il piano di investimenti al 2030
Nel periodo 2021-2025, Snam prevede di raggiungere una crescita sostenibile dei principali indicatori economici. Tale crescita è destinata ad accelerare ulteriormente al 2030
di Redazione Lapenna del Web 29 nov 2021 ore 14:56Snam ha comunicato i principali target al 2025, il piano di investimenti al 2030 e la visione dell'azienda al 2030.
In particolare, nel periodo 2021-2025, Snam prevede di raggiungere una crescita sostenibile dei principali indicatori economici. Tale crescita è destinata ad accelerare ulteriormente al 2030 grazie al contributo dei nuovi investimenti.
La guidance sull’utile netto del 2022 è di un risultato sostanzialmente in linea con quello 2021 a parità di WACC. Il piano ipotizza un impatto sull’utile netto 2022 dalla revisione del WACC di circa 85 milioni di euro e sull’EBITDA di 120 milioni di euro.
Il livello atteso di indebitamento finanziario netto a fine 2022 è pari a circa 14,8 miliardi di euro, tenuto conto, tra le altre cose, degli investimenti previsti nell’anno di 1,5 miliardi di euro.
Rispetto al periodo di piano si prevede una crescita media annua del 3% dell’utile netto 2022-2025; del 4,5% dell’EBITDA 2022-2025; del 5% del dividendo per azione fino al 2022, con ulteriore 2,5% di crescita minima nel periodo 2022-2025.
Snam inoltre ha previsto che, per l’esercizio 2021, possa essere distribuito nel 2022 un dividendo complessivo pari a 0,2620 euro per azione (di cui il 40% a titolo di acconto con pagamento a gennaio 2022, mentre il restante 60% a saldo con pagamento a giugno).
Inoltre i vertici di Snam hanno individuato i principali trend che accompagneranno la corsa al net zero dei prossimi anni, corsa che sarà scandita dalla crescita delle rinnovabili, principalmente nei settori solare ed eolico; dalla crescita dell’idrogeno, tra le 100 e le 200 volte rispetto ai livelli attuali; dallo sviluppo delle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica.
In tale contesto, Snam ha intenzione di sviluppare, tramite un piano di investimenti al 2030, da 23 miliardi di euro totale, tre aree di attività, rappresentate da reti di energia (fino a 15 miliardi di euro di investimenti), stoccaggio (5 miliardi) e progetti green (3 miliardi).
Il piano di investimenti al 2025 invece prevede: 8,1 miliardi di euro per le infrastrutture “H2 ready” e i progetti green; 5,6 miliardi di euro di investimenti nelle reti di energia in Italia, in leggera diminuzione rispetto ai 5,8 miliardi del precedente piano. Gli investimenti nello stoccaggio di energia sono previsti a 1,2 miliardi di euro, in aumento significativo rispetto a ai 900 milioni del precedente piano;
Per il periodo 2021-2025 gli investimenti di Snam nelle attività per la transizione energetica ammonteranno a circa 1,3 miliardi di euro (al netto di circa 200 milioni di euro di possibili grant, di cui 100 milioni di euro nell’idrogeno e 100 milioni di euro nel biometano), in crescita rispetto ai 700 milioni che il precedente piano aveva destinato a queste attività.