Segno meno per Piazza Affari: pesano le dichiarazioni di Roubini
Secondo Nouriel Roubini un’eventuale crisi di governo in Italia potrebbe riportare lo spread tra Btp e bund tedeschi a quota 300 punti in pochissimo tempo
di Edoardo Fagnani 26 ago 2013 ore 09:29Piazza Affari inizia la settimana con gli indici in territorio negativo. Secondo Nouriel Roubini un’eventuale crisi di governo in Italia potrebbe riportare lo spread tra Btp e bund tedeschi a quota 300 punti in pochissimo tempo. Di conseguenza a cascata potrebbe interrompersi il buon momento del mercato azionario italiano.
Il FTSEMib scende dello 0,63%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,61%. In calo di mezzo punto percentuale il FTSE Italia Mid Cap (-0,47%) e il FTSE Italia Star (-0,39%).
Indici in rialzo a Wall Street nell’ultima seduta della settimana. Il Dow Jones ha registrato un minimo dello 0,31% a 15.011 punti. Variazione simile per l’S&P500 (+0,4% a 1.664 punti). In rialzo di mezzo percentuale il Nasdaq che è salito dello 0,53% a 3.658 punti. Spicca il balzo di Microsoft (+7,8%). Il gruppo fondato da Bill Gates ha comunicato che l’attuale amministratore delegato, Steve Ballamer, lascerà la carica entro i prossimi 12 mesi, una volta che sarà trovato il sostituto.
Seduta senza direzione per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con un minimo ribasso dello 0,18% a 13.636,5 punti. Qualche buona performance tra i titoli del settore energetico.
L’euro è sceso a 1,335 dollari. L’oro rimane poco sotto i 1.400 dollari.
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Riflettori accesi sui bancari.
Partenza negativa per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana perde l’1,84% a 0,2243 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa, la Consob avrebbe accusato i nuovi vertici di Monte dei Paschi di Siena di aver fornito informazioni non veritiere in merito all’acquisizione di Banca Antonveneta e all’operazione in titoli di stato strutturata con Nomura. Pronta risposta dell’istituto toscano, che ha ribadito l’estraneità dei nuovi manager ai procedimenti.
UBI Banca scende dell’1% a 3,55 euro. In giornata si riuniranno i vertici dell’istituto per l’esame dei risultati del primo semestre del 2013.
La Popolare di Milano registra un rialzo dell’1,78% a 0,4055 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica, i vertici dell’istituto starebbero valutando la possibilità di procedere con un’integrazione con un altro istituto popolare. In prima linea ci sarebbero il Banco Popolare (-1,17%), la Popolare dell’Emilia Romagna (-0,81%) e UBI Banca, che avrebbero avviato alcuni contatti esplorativi. Il quotidiano finanziario ha ricordato che martedì la Popolare di Milano esaminerà i risultati del primo semestre del 2013.
Unicredit scende dell’1,22% a 4,52 euro, mentre IntesaSanpaolo registra una flessione dell’1,15% a 1,545 euro.
Ottima partenza per Saras (+1,57% a 0,9405 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore nel week-end, la società guidata dalla famiglia Moratti potrebbe ottenere una rivalutazione di circa 354 milioni di euro dalle attività di raffinazione, sulla base di un nuova perizia richiesta dopo il conferimento del business alla controllata Sarlux. Questa “riserva” potrebbe essere utilizzata per coprire perdite future o per l’eventuale distribuzione di un dividendo.
Fiat Industrial perde lo 0,88% a 9,57 euro. Plus, l’inserto del sabato del quotidiano Il Sole24Ore, ha riportato le stime finanziarie della società per l’esercizio in corso. La società dovrebbe chiudere il 2013 con una crescita dei ricavi compresa tra il 3% e il 4% rispetto ai 25,79 miliardi ottenuti nello scorso anno. La marginalità dovrebbe collocarsi tra il 7,5% e l’8,3% dall’8,1% del 2012, mentre l’indebitamento netto industriale dovrebbe collocarsi tra gli 1,4 miliardi e gli 1,6 miliardi di euro. Intanto, Fiat Industrial e CNH Global hanno annunciato che il Chief Financial Officer, Pablo Di Si, ha lasciato il gruppo per perseguire altri interessi. Il manager sarà sostituito da Massimiliano Chiara che ha assunto la carica con effetto immediato.