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Segno meno per le Borse: banche giù

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la settimana in rosso. Vendite sul Banco Popolare, dopo la diffusione dei dati di bilancio

di Edoardo Fagnani 28 mar 2011 ore 09:37

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la settimana in rosso. Il FTSEMib registra un calo dello 0,36%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,34%. Andamento negativo anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,26%) e il FTSE Italia Star (-0,08%).
La borsa di Tokyo ha iniziato la settimana con una seduta negativa. Oggi l’indice Nikkei ha registrato un frazionale ribasso dello 0,6% a 9.478,5 punti.
Indici in frazionale rialzo a Wall Street nell’ultima seduta della settimana. Il Dow Jones ha registrato un progresso dello 0,41%, terminando la giornata a 12.221 punti. In recupero anche l’S&P500 (+0,32% a 1.311 punti). Più limitato il rialzo del Nasdaq che ha guadagnato lo 0,24% a 2.743 punti.
L’euro si attesta a 1,405 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.420 dollari.

Bancari sotto i riflettori.
Il Banco Popolare registra una flessione dello 0,92% a 2,358 euro. L’istituto ha chiuso il 2010 con un utile netto di oltre 308 milioni di euro, in aumento rispetto ai 267,04 milioni dell’esercizio precedente. Escludendo il contributo di Banca Italease, l’utile netto sarebbe stato di 255,5 milioni. A fine anno il Core Tier 1 era pari al 5,7%%. Considerando anche gli effetti dell'aumento di capitale da 2 miliardi di euro, il Core Tier 1 sarebbe pari al 6,5%. Sempre a fine 2010 gli impieghi alla clientela ammontavano a 98,6 miliardi di euro, in aumento dello 0,3% rispetto al valore di inizio anno. Alla stessa data i crediti deteriorati ammontavano a 12,9 miliardi di euro, in calo del 2,6%. Il management del Banco Popolare ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,03 euro per azione, rispetto agli 0,08 euro assegnati lo scorso anno. Dopo la diffusione dei dati di bilancio, gli analisti di Equita sim hanno limato le stime sull’utile per azione per il biennio 2011/2012.
Avvio di giornata contrastato per Monte dei Paschi di Siena (+0,32%) e per UBI Banca (-0,29%). Oggi si riuniranno i cda dei due istituti per l’esame dei risultati di bilancio.
IntesaSanpaolo cede lo 0,18% a 2,276 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di domenica, il Credit Agricole potrebbe vedersi congelato il diritto di voto sul 2% del capitale detenuto nell’istituto.

Generali registra una minima flessione dello 0,07% a 15,22 euro. La compagnia triestina, su richiesta della Consob, ha puntualizzato i termini degli accordi siglati con PPF Group sulla joint-venture Generali PPF Group.

Tiscali perde l’1,57% a 0,0815 euro. La compagnia telefonica ha chiuso il 2010 con ricavi per 278,1 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 290,4 milioni dell’esercizio precedente. Tiscali ha terminato il 2010 con una perdita di 24,3 milioni di euro, in forte calo rispetto al rosso di 384,8 milioni del 2009. Tuttavia, il risultato dello scorso esercizio era stato penalizzato dalla minusvalenza di 372,4 milioni contabilizzata per la cessione di Tiscali UK e TINet. Per l’esercizio in corso i vertici di Tiscali prevedono una crescita del fatturato dell’8% e un incremento del 15% dell’Ebitda rettificato. Il management punta a chiudere il 2011 con un risultato netto positivo.



Avvio incerto per i petroliferi. Eni registra un minimo ribasso dello 0,12% a 17,31 euro. In calo anche Saipem (-0,06% a 36,23 euro) e Tenaris (-1,5% a 16,39 euro). In leggero progresso Erg (+0,05% a 10 euro). Saras registra una flessione dell’1,96% a 1,803 euro. Gli analisti di Bank of America hanno peggiorato il rating sulla società guidata dalla famiglia Moratti, portandolo da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato).

Parmalat registra un frazionale rialzo dello 0,17% a 2,384 euro. I principali quotidiani nel week-end hanno riportato la notizia che la procura di Milano sta indagando su ipotesi di aggiotaggio, nell’ambito dell’operazione che ha permesso a Lactalis di rilevare il 29% del capitale di Parmalat. Il Sole 24 Ore di domenica ha scritto che il colosso francese Lactalis avrebbe speso circa 1,2 miliardi di euro per rilevare il 29% del capitale del gruppo di Collecchio.

Exor cede lo 0,05% a 21 euro. Oggi si riunirà il consiglio di amministrazione della holding per l’esame dei risultati di bilancio.

Luxottica invariata a 22,45 euro. Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, ha dedicato ampio spazio alle strategia di crescita dell’azienda. Secondo il settimanale, l’obiettivo di Luxottica è quello di portare la quota di fatturato realizzata nei mercati emergenti dall’attuale 7% al 20% entro il 2012.

Maire Tecnimont inizia la giornata con un rialzo del 2,36% a 2,944 euro. La società ha siglato un protocollo d’intesa per l’avvio di una collaborazione nello sviluppo di progetti in Africa Sub-Sahariana con Orascom Construction Industries.

Partenza decisamente negativa per Cell Therapeutics. Il titolo della società biotech registra una flessione del 6,43% a 0,262 euro. Dalle comunicazioni fornite dalla società si apprende che il 25 marzo il numero uno di Cell Therapeutics, James Bianco, ha venduto sul mercato 368.621 azioni della società a un prezzo unitario di 0,39 dollari. Di conseguenza, il manager ha incassato circa 144mila dollari.

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