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Seduta in altalena per le Borse: scende Unicredit, sale MPS

Oggi era l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale di Unicredit. Ancora una seduta da dimenticare per Maire Tecnimont

di Edoardo Fagnani 20 gen 2012 ore 17:54
Indici nervosi per Piazza Affari e per le borse europee, nell’ultima seduta della settimana. Giornata negativa per Unicredit. Oggi era l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale. In forte rialzo Fondiaria-SAI e Atlantia. Ancora una seduta da dimenticare per Maire Tecnimont.
Il FTSEMib ha registrato una flessione dello 0,13% a 15.632 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha subito un minimo ribasso dello 0,06% a 16.525 punti. In frazionale progresso, invece, il FTSE Italia Mid Cap (+0,8%) e il FTSE Italia Star (+0,56%). Oggi sono scadute le opzioni sugli indici e sulle azioni con termine a gennaio. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 15.642 punti.
Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,71 miliardi di euro, rispetto ai 3,09 miliardi di ieri. Su 320 titoli trattati, 132 hanno terminato la giornata in rosso, mentre le performance positive sono state 177. Invariate le restanti undici azioni.
L’euro ha superato gli 1,29 dollari. L’oro è risalito a 1.660 dollari.

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Giornata negativa per Unicredit
. Il titolo dell’istituto ha registrato una flessione dell’1,37% a 3,314 euro, dopo il balzo messo a segno ieri. Oggi era l’ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale (-0,59% a 2,712 euro). Bene le azioni di risparmio (+1,24% a 7,78 euro). Contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi i vertici della Banca Centrale della Libia hanno segnalato che non aderiranno all’aumento di capitale di Unicredit. Di conseguenza, la quota dell’istituto africano nella banca italiana al termine dell’operazione scenderà al 2,8%. Intanto, gli analisti di Kepler hanno tagliato da 9,5 euro a 3,5 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Sempre Kepler ha ridotto il prezzo obiettivo di IntesaSanpaolo (+1,54% a 1,381 euro), portandolo da 1,6 euro a 1,5 euro. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Monte dei Paschi di Siena ha registrato un balzo dell’8,08% a 0,23 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 28 giugno Francesco Gaetano Caltagirone ha venduto 119,24 milioni di azioni dell’istituto toscano a prezzi compresi tra gli 0,2083 euro e gli 0,2358 euro. Gli analisti di Kepler hanno tagliato da 0,3 euro a 0,23 euro il prezzo obiettivo sull’istituto toscano, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile netto per il biennio 2012/2013. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold” (mantenere).
UBI Banca è salita dell’1,57% a 3,226 euro. Sempre gli analisti di Kepler hanno tagliato da “Buy” (acquistare) a “Hold” il giudizio sull’istituto. Gli esperti hanno anche sforbiciato da 3,4 euro a 2,9 euro il prezzo obiettivo. La stessa banca d’affari ha peggiorato il rating sul Banco Popolare (-0,68% a 1,015 euro) e sulla Popolare dell’Emilia Romagna (-0,83% a 5,94 euro) e ora consiglia di ridurre l’esposizione dei due titoli in portafoglio. Gli analisti hanno tagliato a 0,8 euro e a 5,4 euro il target price sui due istituti. Intanto, l’amministratore delegato di UBI Banca, Victor Massiah, ha confermato che l’istituto non ha necessità di procedere con un aumento di capitale e utilizzerà altre opzioni per rafforzare il patrimonio dell’istituto, come richiesto dall’EBA. Il manager ha precisato che se la stessa EBA non lo vieterà, l’istituto distribuirà il dividendo ai soci.
Ancora Kepler ha ridotto il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano (+0,61% a 0,38 euro), portandolo da 0,32 euro a 0,3 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Azimut ha guadagnato lo 0,75% a 6,015 euro. Equita sim ha alzato da 7,5 euro a 8 euro il prezzo obiettivo sula compagnia, in seguito al miglioramento della stima sull’utile netto per il 2011 e sulle prospettive positive per la redditività nell’esercizio in corso.

Tra gli assicurativi, in evidenza Fondiaria-SAI che ha registrato un progresso del 2,28% a 0,6735 euro. Secondo l’agenzia S&P il rating della compagnia del gruppo Ligresti riceverà un miglioramento del rating solo in caso di successo dell'integrazione con Unipol (+2,94%).

Tra alti e bassi i petroliferi. Eni ha terminato la seduta con una minima flessione dello 0,17% a 17,17 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa il fondo Knight Vinke avrebbe incrementato la partecipazione detenuta nel Cane a sei zampe, portandola dall’1% all’1,5%. Performance peggiori per Saipem (-1,76% a 35,25 euro) e Tenaris (-1,6% a 15,36 euro). A due velocità Saras (-1,28% a 1,005 euro) ed Erg (+2,33% a 8,35 euro).
Enel ha registrato un ribasso dello 0,71% a 3,06 euro. Secondo quanto scritto su MF, nei prossimi giorni il colosso elettrico potrebbe procedere con l’emissione di un prestito obbligazionario destinato alla clientela retail. Enel Green Power ha ceduto lo 0,58% a 1,556 euro. Goldman Sachs ha migliorato il giudizio sulla società, ora considerata tra le migliori occasioni d’acquisto nel settore.
Falck Renewables è salita del 4,09% a 0,7505 euro. L’azienda ha ottenuto l’autorizzazione per il progetto eolico di West Browncastle in Scozia. Inoltre, la società ha sottoscritto due joint-venture per lo sviluppo, il finanziamento e la costruzione di progetti fotovoltaici in Italia.

Qualche performance importante tra gli editoriali. Telecom Italia Media ha messo a segno un balzo dell’8,5% a 0,1672 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa Cairo Communication (-1,23% a 2,894 euro) potrebbe entrare nell’azienda editoriale. L’operazione si concretizzerebbe tramite l’acquisizione del 15% del capitale di Telecom Italia Media, per un investimento compreso tra i 30 e i 40 milioni di euro. Nello stesso tempo la quota di Telecom Italia (+0,18%) scenderebbe dall’attuale 77,7% al 40%. Mediaset ha recuperato lo 0,73% a 2,22 euro. Citigroup ha tagliato le stime sull’utile azione del gruppo del Biscione per il triennio 2011/2013, in seguito al peggioramento delle previsioni sulla raccolta pubblicitaria. Gli esperti hanno confermato il target price di 1,8 euro e l’indicazione di vendita delle azioni.

Tra le altre società a media capitalizzazione molto bene Atlantia che ha registrato un progresso del 5,38% a 12,15 euro. Secondo gli addetti ai lavori il titolo ha beneficiato della nuova normativa sulle liberalizzazioni, che escluderebbe dalla riforma le concessioni attualmente in essere.
Moto bene anche Finmeccanica. La società aeronautica è balzata del 10,3% a 3,32 euro, dopo una sospensione per eccesso di rialzo sul finire della seduta.
Prysmian ha ceduto lo 0,96% a 11,38 euro. Gli analisti di HSBC hanno tagliato da 17 euro a 15 euro il target price sull’azienda.
Autogrill è salita dello 0,92% a 8,24 euro. Equita sim ha ridotto a 9,6 euro il target price sulla società di ristorazione, in seguito al rallentamento della domanda in Italia. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Maire Tecnimont anche oggi in forte ribasso (-5,98% a 0,8725 euro). Anche Banca Akros ha peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Accumulate” a “Hold”. Gli esperti hanno anche ridotto da 1,4 euro a 1,1 euro per azione la valutazione.

Cell Therapeutics ha recuperato il 2,76% a 0,913 euro. La società ha annunciato che, a seguito di un confronto con il comitato per i medicinali per uso umano dell'Agenzia Europea per i Medicinali, lo stesso potrebbe emettere un’opinione sulla domanda di autorizzazione alla commercializzazione per il Pixuvri (Pixantrone) a metà febbraio.
Bialetti ha registrato un balzo del 20,9% a 0,291 euro. La società ha comunicato che è stato siglato, con le principali banche finanziatrici, un accordo di risanamento dell’indebitamento.
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