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Seduta all’insegna della cautela per Piazza Affari

Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il giudizio sul mercato azionario italiano, portandolo da “Neutrale” a “Overweight” (sovrappesare). Brilla la Popolare di Milano

di Edoardo Fagnani 17 feb 2014 ore 17:37
Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con variazioni minime. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a Matteo Renzi l’incarico per formare il nuovo governo. Il numero uno del PD ha accettato l’incarico con riserva. Intanto, lo scorso venerdì, l’agenzia Moody’s ha migliorato le prospettive sul rating sovrano per l’Italia, portandole da “Negative” a “positive”. L’agenzia ha confermato a “Baa2” il rating sul debito sovrano italiano. Inoltre, gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno migliorato il giudizio sul mercato azionario italiano, portandolo da “Neutrale” a “Overweight” (sovrappesare). Oggi Wall Street è rimasta chiusa per festività. Qualche spunto interessante sui bancari, dove spicca l’ottima performance della Popolare di Milano. Chiusura positiva per Telecom Italia.
Il FTSEMib ha registrato un minimo rialzo dello 0,11% a 20.460 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,19% a 21.753 punti. Performance migliori per il FTSE Italia Mid Cap (+0,7%) e il FTSE Italia Star (+0,79%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,77 miliardi di euro, rispetto ai 3,08 miliardi di venerdì. Su 333 titoli trattati, 202 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 120. Invariate le restanti undici azioni.
L’euro si è attestato a quota 1,37 dollari. L’oro ha sfiorato i 1.330 dollari.

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Bancari in territorio positivo.
In leggero progresso il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è salito dello 0,22% a 0,183 euro. Dalle comunicazioni di internal dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nel mese di gennaio la Fondazione MPS ha venduto complessivamente 236 milioni di azioni di Monte dei Paschi di Siena, pari al 2,02% del capitale della banca, per un controvalore di 43,66 milioni di euro.
Acquisti sulla Popolare di Milano che ha registrato un rialzo del 2,74% a 0,5055 euro. L'agenzia Fitch ha confermato il rating di lungo termine dell’istituto, fissato a "BB+" lo scorso 18 novembre. L'agenzia ha ribadito anche il rating di breve termine a "B". Il giudizio colloca l'istituto tra gli emittenti speculativi. Intanto, KBW ha incrementato da 0,5 euro a 0,57 euro il target price sulla Popolare di Milano. Gli esperti hanno anche migliorato da “Underperform” (farà peggio del mercato) ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.
Segno più per Unicredit (+0,08% a 6,025 euro) e IntesaSanpaolo (+1,39% a 2,19 euro).
Banca Carige ha registrato un minimo progresso dello 0,29% a 0,4132 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nel mese di gennaio la Fondazione Carige ha venduto oltre 10,3 milioni di azioni dell’istituto a prezzi compresi tra gli 0,3996 euro e gli 0,4826 euro. L’ente, che è azionista di riferimento dell’istituto ligure, ha incassato oltre 4,62 milioni di euro.
Il Credem ha recuperato il 2,03% a 6,53 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto starebbe studiando il lancio di un covered bond della durata di 5 anni. Il titolo, che sarà emesso quando le condizioni di mercato saranno favorevoli, sarà garantito da mutui residenziali italiani ad elevato standing.
Mediolanum ha guadagnato lo 0,45% a 6,7 euro. Deutsche Bank ha incrementato da 7,4 euro a 8 euro il target price sulla compagnia guidata dalla famiglia Doris, in seguito al contesto positivo per il risparmio gestito. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. La stessa banca d’affari ha aumentato da 17,6 euro a 23,2 euro il prezzo obiettivo su Azimut (+1,23% a 23,95 euro), prospettando un altro anno positivo per la società nella raccolta di fondi. Il rating è rimasto fermo a “Hold” (mantenere).

Telecom Italia ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,53% a 0,861 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Orascom TMT Investments ha incrementato la posizione “short” sulla compagnia telefonica, portandola dell’1,4% all’1,6%. Intanto, gli analisti di Barclays hanno incrementato il prezzo obiettivo su Telecom Italia, portandolo da 0,65 euro a 0,82 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale). Kepler Cheuvreux, invece, ha inserito la compagnia telefonica nella propria lista dei titoli preferiti. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di un euro.

Spunti importanti tra gli editoriali.
Gruppo l’Espresso è balzata dell’8,17% a 1,92 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. Mediobanca ha alzato da 1,51 euro a 2,07 euro il prezzo obiettivo sulla società, segnalando che la forte generazione di cassa permetterà al gruppo di ridurre l’indebitamento. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli stessi analisti di Piazzetta Cuccia hanno aumentato da 5,38 euro a 7,65 euro il target price su Cairo Communication (-2,79% a 6,96 euro). Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Outperform” a “Neutrale” il giudizio. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato da 7,3 euro a 7,8 euro il prezzo obiettivo sulla società guidata da Urbano Cairo, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
RcsMediagroup è salita dell’1,26% a 1,606 euro. Nel mese di gennaio Mediobanca ha venduto sul mercato azioni 9,06 milioni di azioni della società, pari al 2,13% del capitale, per un controvalore di 13,4 milioni di euro.
Performance migliore per Mediaset (+3,41% a 4,306 euro).

Hanno prevalso le vendite sui petroliferi.
Eni ha registrato un minimo calo dello 0,06% a 17,25 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno limato il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe, portandolo da 17,8 euro a 17,4 euro. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Equalweight” (neutrale). Performance negativa per Saipem (-0,25% a 16,16 euro). Deutsche Bank ha sforbiciato da 19 euro a 17 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per i prossimi esercizi. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
In rosso Erg (-0,19% a 10,25 euro) e Saras (-0,96% a 1,139 euro). Mediobanca ha iniziato la copertura sulla società guidata dalla famiglia Garrone con un prezzo obiettivo di 10 euro e un giudizio “Neutrale”.
Hera è salita del 3,53% a 1,85 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Hera, portandolo da 1,9 euro a 1,95 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Fiat Chrysler è scesa dello 0,13% a 7,51 euro. La società ha puntualizzato su alcuni target finanziari per il 2014. Il gruppo automobilistico dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con ricavi per circa 94 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto agli 86,7 miliardi ottenuti lo scorso anno. L’indebitamento industriale netto dovrebbe collocarsi tra i 9,8 miliardi e i 10,3 miliardi di euro, rispetto ai 6,6 miliardi di fine 2013. Fiat Chrysler prevede che i fabbisogni per gli investimenti previsti nel 2014 siano più che coperti dalle risorse generate dalla gestione operativa, al lordo degli interessi.

Beni Stabili ha guadagnato il 3,97% a 0,603 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati del 2013, i vertici della società immobiliare hanno confermato che l’obiettivo per l’esercizio in corso è quello di confermare il risultato ricorrente, sfruttando la probabile ripresa del settore. Il management punta anche a confermare l’ammontare del dividendo, che sarà di 0,022 euro con riferimento all’esercizio 2013. Intanto, sono arrivate nuove indicazioni dalle banche d’affari su Beni Stabili. Gli analisti di Equita sim hanno incrementato da 0,6 euro a 0,68 euro il prezzo obiettivo sulla società immobiliare, in seguito al miglioramento della valutazione delle attività in portafoglio. Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha incrementato da 0,59 euro a 0,65 euro il target price su Beni Stabili. Gli esperti delle due banche d’affari hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Banca Akros ha incrementato da 0,6 euro a 0,7 euro il target price. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

Da segnalare il balzo di Fidia (+15,2% a 3 euro). Gli analisti di Banca IMI hanno iniziato la copertura sulla società con un prezzo obiettivo di 3,15 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli esperti prevedono per l’esercizio in corso una crescita dei ricavi intorno al 9% e una marginalità nell’ordine del 5%.

Non si è fermata la corsa de I Grandi Viaggi. Il titolo della società turistica è balzato del 15,4% a 0,7845 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo. Lo scorso venerdì il management ha precisato di non essere a conoscenza di eventi, ovvero operazioni che possano contribuire a determinare gli attuali corsi azionari. Per la seduta odierna Borsa Italiana ha vietato l’immissione di ordini senza limite di prezzo (ordini al meglio).
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