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Saras, tutti i nuovi giudizi delle banche d’affari

Non si sono fatte attendere i giudizi delle banche d’affari sulla società, dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Le indicazioni degli analisti non sono state univoche

di Edoardo Fagnani 15 nov 2012 ore 17:04
Non si sono fatte attendere i giudizi delle banche d’affari su Saras, dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Le indicazioni degli analisti non sono state univoche

Société Générale ha peggiorato il giudizio sull’azienda guidata dalla famiglia Moratti e ora consiglia la vendita delle azioni, in seguito al taglio delle stime per il 2013. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 0,86 euro.
Cheuvreux resta negativa. Gli analisti della banca d’affari hanno confermato il rating “underperform” (farà peggio del mercato) sulla società.
Al contrario, Banca IMI ha ritoccato al rialzo il target price su Saras, portandolo da 0,91 euro a 0,94 euro, in conseguenza del miglioramento delle stime per l’esercizio in corso. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Equita sim, invece, ha confermato il prezzo obiettivo di Saras e ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Saras ha terminato i primi nove mesi del 2012 con ricavi per 8,94 miliardi di euro, in aumento del 10% rispetto agli 8,1 miliardi ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. In flessione il margine operativo lordo (comparable), che si è ridotto da 210,9 milioni a 199,7 milioni di euro, in conseguenza del forte calo dei margini di raffinazione. In peggioramento anche il risultato finale, passato da un utile di 80,1 milioni a una perdita di 7,7 milioni di euro. Al contrario, la perdita netta adjusted si è ridotta a 16,4 milioni di euro, in conseguenza dell'utile di 49,5 milioni realizzato nel terzo trimestre.
A fine settembre l’indebitamento netto era sceso a 130 milioni di euro, rispetto ai 653 milioni di inizio anno, grazie al flusso di cassa di 623 milioni generato dalle attività operative.

I vertici di Saras hanno approvato il piano industriale per il periodo 2013/2017, elaborato sulle aspettative di una moderata crescita del settore di riferimento. Gli investimenti saranno destinati a migliorare l'efficienza degli impianti anche se questi andranno a impattare negativamente sul margine operativo lordo del prossimo esercizio per un ammontare compreso tra i 37 milioni e i 46 milioni di euro.
Inoltre, il piano prevede la riorganizzazione delle attività con lo scorporo degli asset relativi alla raffinazione, che confluiranno in una nuova società controllata interamente da Saras. Gli addetti ai lavori non escludono che queste attività possano interessare a un nuovo socio.

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