Saipem, riviste le indicazioni sull'esercizio 2021
La società ha avviato contatti preliminari con le controparti bancarie oltre che con gli azionisti ENI e CDP Industria per verificare la loro disponibilità a supportare una adeguata manovra finanziaria
di Redazione Soldionline 31 gen 2022 ore 07:15
Saipem ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha esaminato gli scenari rivenienti dai lavori in corso da parte del management per la preparazione dei risultati preconsuntivi al 31 dicembre 2021.
La società di impiantistica ha segnalato che la backlog review evidenzia - a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell’aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica - un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all’E&C Onshore e all’Offshore wind, con conseguente effetto sui risultati economici consolidati.
In particolare, le stime preliminari rivenienti dalle attività di preparazione dei risultati preconsuntivi consolidati 2021 ancora in corso evidenziano, rispetto all’outlook comunicato al mercato il 28 ottobre 2021 un EBITDA adjusted del secondo semestre 2021 in riduzione di circa un miliardo di euro rispetto all’outlook di EBITDA adjusted positivo.
Inoltre, considerando anche il rallentamento nell’avanzamento di alcune commesse per il protrarsi della pandemia, i ricavi del secondo semestre 2021 sono previsti a 3,5 miliardi di euro, rispetto all’outlook di circa 4,5 miliardi di euro.
I capex sono indicati a circa 0,16 miliardi di euro, rispetto all’outlook di circa 0,25 miliardi di euro per il secondo semestre 2021.
Al contrario, a fine 2021 l'indebitamento netto dovrebbe ridursi a circa 1,5 miliardi di euro rispetto all’outlook di circa 1,7 miliardi.
In seguito a questo scenario Saipem ha ritirato gli outlook annunciati il 28 ottobre 2021 e prevede che il bilancio civilistico 2021 sarà in perdita per oltre un terzo del capitale.
Così la società ha avviato contatti preliminari con le controparti bancarie oltre che con gli azionisti ENI e CDP Industria per verificare la loro disponibilità a supportare una adeguata manovra finanziaria.
