Saipem, 6 miliardi in Francia?
Secondo quanto riportano un paio di quotidiani francesi, Les Echos e La Tribune, il gruppo italiano sarebbe in procinto di lanciare un'opa da 6 miliardi di euro sulla transalpina Technip, società attiva nello stesso comparto della controllata del cane a sei zampe.
di Mauro Introzzi 24 nov 2006 ore 13:03
Sulle voci di stampa, il titolo della società francese guadagna, alla borsa di Parigi, poco meno di una decina di punti percentuali. La controllante Eni ha scelto, intanto, di non commentare la notizia, mentre i francesi di Technip hanno smentito ogni contatto. Ma considerando che il titolo della possibile preda sta volando, i mercati ritengono che un fondamento di verità, alle indiscrezioni, possa esserci.
Tra i primi commenti quelli di Euromobiliare. La banca d'affari milanese ha dichiarato in una nota che l'integrazione potrebbe sprigionare importanti sinergie per Saipem, consentendo al gruppo di rafforzare la sua leadership. Tuttavia è improbabile che Saipem possa permettersi un deal interamente in contanti. Nel caso sarà inevitabile un aumento di capitale o un'acquisizione 'carta contro carta'. In questa eventualità andrà valutato l'effetto di diluizione delle quota di Eni.
Anche Centrosim ha commentato questa potenziale operazione. Secondo gli analisti della banca d'affari sarebbe meglio che l'offerta arrivasse da Eni e non da Saipem. Una volta rilevata la società transalpina, il cane a sei zampe potrebbe poi 'girare' gli asset più rilevanti alla controllata Saipem, a fronte di un aumento di capitale. La manovra by-passerebbe l'ingente impegno finanziario ed eviterebbe la diluizione della quota di Eni in Saipem. Altre soluzioni 'avrebbero notevoli controindicazioni'. Se fosse Saipem a lanciare un'offerta in contanti, 'il gearing (rapporto fra debito e capitale proprio) del gruppo si porterebbe forse su valori troppo elevati'.
Gli esperti di RasBank ritengono che l'ipotesi avanzata dai giornali francesi sia fondata. Un'operazione del genere avrebbe senso in termini strategici e sarebbe avvalorata dal fatto che la società francese quota a multipli inferiori rispetto ai peer. Con l'acquisizione, secondo gli esperti di Rasbank, Saipem potrebbe assumere dimensioni davvero ragguardevoli, che le consentirebbero di rivaleggiare con le grandi corporate Usa.