Rinnovabili in Borsa: chi ha vinto?
Nel comparto degli energetici hanno sofferto pure i titoli delle energie rinnovabili, da tutti considerati tra i più promettenti. In controtendenza la sola Enel Green Power. Che vuole sbarcare in Africa
di Mauro Introzzi 26 ott 2011 ore 14:52
Il 2011, per tutte le borse internazionali, è stato davvero un anno difficile. A Piazza Affari, che da inizio gennaio registra ribassi nell’ordine del 20%, non si è salvato praticamente nessun comparto. In grandissima difficoltà i bancari e i finanziari in genere, ma hanno sofferto anche gli anticiclici e gli energetici, settori difensivi per eccellenza.
Nel comparto degli energetici hanno sofferto pure i titoli delle energie rinnovabili, da tutti considerati tra i più promettenti. In controtendenza la sola Enel Green Power, in rialzo di poco meno di 4 punti percentuali. Solo flessioni, invece, per gli altri titolo del settore, in cui spiccano i cali di KR Energy (-60% circa), Kerself (-52% circa), Falck Renewables (-51% circa), Kinexia (-41% circa) e Eems (-40% circa).
Il gruppo di casa Enel, tra l’altro, è tra i 5 titoli del paniere principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, che da inizio 2011 registrano un progresso, insieme a Campari, Lottomatica, Pirelli e Snam Rete Gas. E, oltre al progresso year-to-date, ha anche distribuito lo scorso maggio un dividendo pari a 0,0272 euro per azione. E per chi è stato azionista dallo sbarco in borsa arriva la bonus share (Enel Green Power: bonus share in arrivo). Nel dettaglio, agli assegnatari delle azioni che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la proprietà per tutti i dodici mesi dalla data di pagamento dei titoli (avvenuta esattamente il 4 novembre 2010) spetterà l’attribuzione gratuita di un’azione ordinaria ogni 20 azioni assegnate nell’ambito dell’offerta pubblica. L’assegnazione gratuita avverrà in relazione a un massimo di 3 lotti minimi assegnati.
Gli analisti, intanto, continuano a considerare quello di Enel Green Power un titolo da valutare quando si vuole diversificare il portafoglio con un asset delle energie rinnovabili, soprattutto in un momento di generalizzati delisting delle principali società mondiali del settore come quello attuale. E oggi, con il titolo che veleggia stabilmente intorno agli 1,7 euro per azione, il consensus sul prezzo obiettivo è pari 1,88 euro, un valore che incorpora un upside potenziale di circa il 10%. Grandi le attese anche sulla politica di remunerazione dell’investimento tramite la distribuzione dei dividendi, attesa stabile e soddisfacente, in un settore, quello delle rinnovabili in cui i payout ratio sono ancora tutti da scoprire.
Dal punto di vista industriale la società sta puntando alla realizzazione del suo piano industriale, che punta alla internazionalizzazione degli investimenti. Diversificare, con un focus su America Latina, Europa, area del Mediterraneo, Usa e Canada. E Africa. Il 4 novembre, giusto per il suo primo compleanno in Borsa, Enel Green Power concorrerà in Sudafrica a una gara internazionale che mette in palio 350 MW di solare fotovoltaico.
Nel comparto degli energetici hanno sofferto pure i titoli delle energie rinnovabili, da tutti considerati tra i più promettenti. In controtendenza la sola Enel Green Power, in rialzo di poco meno di 4 punti percentuali. Solo flessioni, invece, per gli altri titolo del settore, in cui spiccano i cali di KR Energy (-60% circa), Kerself (-52% circa), Falck Renewables (-51% circa), Kinexia (-41% circa) e Eems (-40% circa).
Il gruppo di casa Enel, tra l’altro, è tra i 5 titoli del paniere principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, che da inizio 2011 registrano un progresso, insieme a Campari, Lottomatica, Pirelli e Snam Rete Gas. E, oltre al progresso year-to-date, ha anche distribuito lo scorso maggio un dividendo pari a 0,0272 euro per azione. E per chi è stato azionista dallo sbarco in borsa arriva la bonus share (Enel Green Power: bonus share in arrivo). Nel dettaglio, agli assegnatari delle azioni che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la proprietà per tutti i dodici mesi dalla data di pagamento dei titoli (avvenuta esattamente il 4 novembre 2010) spetterà l’attribuzione gratuita di un’azione ordinaria ogni 20 azioni assegnate nell’ambito dell’offerta pubblica. L’assegnazione gratuita avverrà in relazione a un massimo di 3 lotti minimi assegnati.
Gli analisti, intanto, continuano a considerare quello di Enel Green Power un titolo da valutare quando si vuole diversificare il portafoglio con un asset delle energie rinnovabili, soprattutto in un momento di generalizzati delisting delle principali società mondiali del settore come quello attuale. E oggi, con il titolo che veleggia stabilmente intorno agli 1,7 euro per azione, il consensus sul prezzo obiettivo è pari 1,88 euro, un valore che incorpora un upside potenziale di circa il 10%. Grandi le attese anche sulla politica di remunerazione dell’investimento tramite la distribuzione dei dividendi, attesa stabile e soddisfacente, in un settore, quello delle rinnovabili in cui i payout ratio sono ancora tutti da scoprire.
Dal punto di vista industriale la società sta puntando alla realizzazione del suo piano industriale, che punta alla internazionalizzazione degli investimenti. Diversificare, con un focus su America Latina, Europa, area del Mediterraneo, Usa e Canada. E Africa. Il 4 novembre, giusto per il suo primo compleanno in Borsa, Enel Green Power concorrerà in Sudafrica a una gara internazionale che mette in palio 350 MW di solare fotovoltaico.
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