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Ridimensionamento finale

Nonostante, dopo un’apertura poco mossa, Piazza Affari abbiamo intrapreso la via dei rialzi (favoriti dal buon esito dell’asta dei BOT) la seduta si è chiusa con un nulla di fatto

di Mauro Introzzi 13 ago 2012 ore 17:43
Nonostante, dopo un’apertura poco mossa, Piazza Affari abbiamo intrapreso la via dei rialzi (favoriti dal buon esito dell’asta dei BOT) la seduta della borsa milanese si è chiusa con un nulla di fatto. Nell’ultima ora di contrattazioni, infatti, i principali indici della piazza italiana ha sperperato circa un punto percentuale di rialzi, chiudendo poco sotto la parità.

Così, alla campana di fine contrattazioni il FTSEMib è sceso dello 0,11% a 14.533 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,21% a 15,452 punti. Ribassi frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,15%) e il FTSE Italia Star (-0,13%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso sotto il miliardo di euro a 965 milioni di euro, rispetto agli 1,07 miliardi di venerdì. Su 315 titoli trattati, 150 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 143. Invariate le restanti 22 azioni.

In mattinata il ministero del Tesoro ha collocato 8 miliardi di euro di BOT con scadenza a un anno.
Il titolo ha ricevuto richieste per 13,545 miliardi di euro, con un bid to cover (o rapporto di copertura) pari all'1,69. Sulla base di un prezzo medio ponderato di 97,278 il rendimento medio ponderato dello strumento sarà pari al 2,767%, con una variazione positiva, sull'asta precedente (del 12 luglio 2012) dello 0,07%.

Cattive notizie, invece, dal Bollettino statistico della Banca d'Italia sulla finanza pubblica. Secondo la pubblicazione, a giugno il debito pubblico è aumentato ancora a quota 1.972,94 miliardi, dopo che a maggio era salito a 1.966,3 miliardi. Si tratta di un record, nonostante siano cresciute anche le entrate tributarie, salite a 38,058 miliardi in un mese.

Il ridimensionamento finale è stato favorito dalle prese di beneficio sui bancari, decisamente positivi (con rialzi nell’ordine del 2%) per tutta la giornata. Unicredit è salita dello 0,96% a 2,936 euro mentre IntesaSanpaolo ha registrato un progresso dello 0,82% a 1,102 euro. La banca britannica Barclays ha deciso di abbassare il target price sul titolo IntesaSanpaolo. L'istituto è ora valutato 1,15 euro, in calo dagli 1,45 euro individuati in precedenza. Il rating rimane "equalweight" (un giudizio "neutrale").

Tra i titoli più in evidenza, negli altri settori, A2A. Il titolo della utility lombarda è salito del 3,32% a 0,3828 euro. Bene anche Enel Green Power (+1,94%).

Sul fronte opposto, quello dei ribassi, STM ha perso il 2,53% mentre Buzzi ha lasciato sul terreno l’1,63%.

CONSULTA LE VARIAZIONI DEI TITOLI DEL FTSE MIB

Fuori dal Ftse Mib giornata da dimenticare per Prelios (-13,52% a 0,087 euro). Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica in edicola ieri il gruppo immobiliare avrebbe in programma delle nuove svalutazioni che porterebbero il semestre in decisa perdita (stimata nell’ordine dei 120 milioni di euro). La pulizia di bilancio, fatta in vista delle possibili offerte da parte dei partner, potrebbe portare ad un aumento di capitale. Gli analisti di Equita Sim hanno definito questo scenario “probabile” e hanno confermato il loro “hold” (mantenere) con un prezzo obiettivo di 0,2 euro.

Poco mossa Cell Therapeutics, che ha lasciato sul terreno lo 0,62% a 0,3499 euro
. Dalle informazioni sulle partecipazioni rilevanti diffuse da Borsa Italiana emerge che nella giornata del 10 agosto scorso l'amministratore delegato di Cell Therapeutics, James Bianco, ha venduto 50mila azioni della società farmaceutica a un prezzo medio di 0,422 euro incassando complessivamente 21.100 euro.
Tutte le ultime su: prelios , a2a , stm
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