Rete unica, sul tavolo del cda Tim la decisione sull’esclusiva a Cdp (Il Sole24Ore)

Lo slittamento dei termini iniziali del memorandum of understanding firmato da Telecom Italia TIM e Cdp per il progetto di Rete Unica sta procurando non pochi interrogativi nel cda dell'operatore. Le scelte principali, spiegano Andrea Biondi e Marigia Mangano de Il Sole24Ore, sono due: ratificare il rinvio in toto o mettere in discussione il mantenimento dell’esclusiva nella trattativa con Cassa Depositi e Prestiti.

Lunedì 17 ottobre, come riportato dal quotidiano economico, il cda straordinario di Cdp ha deliberato lo spostamento dei termini inizialmente previsti dal memorandum con l'offerta non vincolante in arrivo a fine novembre, che dovrebbe poi concretizzarsi in vincolante nel 2023. Tenendo conto delle varie pause e festività, dunque, il fascicolo verrà messo sul tavolo dell'ex monopolista all'incirca entro il febbraio prossimo. Decisione che lascia molte incognite, in particolare dato il cambio di Governo in Italia.

Sul tavolo non solo lo slittamento delle date, ma anche l'alternativa: far cadere l'esclusività, aprendo così a Telecom Italia TIM (secondo le fonti del quotidiano) "la possibilità di raccogliere altre manifestazioni di interesse per la Netco, magari spuntando una valorizzazione più generosa". Le stesse fonti parlano della possibilità di cessione di una quota di maggioranza della Rete a possibili investitori interessati - anche e nonostante il recente declassamento di S&P.

Alcune indiscrezioni non confermate, spiega il quotidiano, riferiscono dell'ipotesi "che un fondo come Cvc possa valutare un’offerta su tutta Telecom Italia per poi procedere sul riassetto con separazione delle attività in linea con il piano del ceo Pietro Labriola".