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Reno de Medici si fonde con Cascades Italia

L’operazione avrà efficacia a partire dal 1° marzo. I vertici della società quotata hanno ricordato che questa operazione porterà alla creazione di un nuovo leader nel mercato europeo del cartone da riciclo, con basi produttive dislocate in tutta Europa.

di La redazione di Soldionline 27 feb 2008 ore 16:37

Reno de Medici ha ufficializzato l'integrazione con Cascades Italia, la controllata italiana del colosso canadese Cascades, che gestisce tutte le attività europee del gruppo. Il gruppo italiano, quotato all'AllStars e attivo nel settore della carta, ha comunicato che ieri è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di Cascades Italia in Reno de Medici. L'operazione avrà efficacia a partire dal 1° marzo. Di conseguenza, a partire dal 3 marzo il nuovo soggetto sarà quotato a Piazza Affari. I vertici dell'azienda italiana hanno precisato che le azioni della società saranno quotate alla Borsa di Milano e a quelle di Madrid e Barcellona.
Reno de Medici ha ricordato che la fusione si concretizzerà con il concambio di 115,6 milioni di azioni dell'azienda italiana per la quota di Cascades Italia. Queste azioni deriveranno per 108,1 milioni di titoli da un aumento di capitale, a cui si aggiungeranno 7,5 milioni di azioni proprie. Di conseguenza, al termine dell'operazione, il capitale sociale di Redo de Medici ammonterà a 377,8 milioni di azioni.

I vertici della società quotata hanno ricordato che questa operazione porterà alla creazione di un nuovo leader nel mercato europeo del cartone da riciclo, con basi produttive dislocate in tutta Europa. In particolare, il management di Reno de Medici ritiene che la fusione tra le due società potrà generare sinergie industriali e gestionali che contribuiranno a rendere più efficiente e redditiva la gestione, anche in uno scenario di settore, caratterizzato dalle minori aspettative di crescita del mercato dell'imballaggio in Europa.
Al termine della fusione l'azionista di maggioranza relativa del gruppo sarà Cascades, con una quota del 30,6%. Il colosso canadese, inoltre, ha stipulato un patto di sindacato con gli attuali azionisti di riferimento di Reno de Medici (Alerion Industries, Eurinvest Finanza Stabile e Industria della Costruzione). A questo patto farà capo il 50,43% del capitale della nuova Reno de Medici.

Intanto, nei giorni scorsi, l'azienda ha comunicato i risultati finanziari realizzati nel 2007.
Reno de Medici ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi in crescita del 9,1% a 342,5 milioni di euro. Il margine operativo lordo, invece, è rimasto invariato a 29,1 milioni di euro. Di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 9,2% all'8,5%. Il risultato netto è stato positivo per 0,8 milioni di euro, valore che si confronta con la perdita netta di 19,1 milioni dell'anno precedente. I dati relativi al solo quarto trimestre hanno evidenziato una minima crescita del giro d'affari e un utile netto di 2,8 milioni.
A fine 2007 l'indebitamento netto di Reno de Medici ammontava a 114,1 milioni di euro, in calo rispetto ai 127,1 milioni di inizio anno. Sempre al 31 dicembre 2007 il patrimonio netto del gruppo era cresciuto a 117 milioni di euro.

I vertici di Reno de Medici non hanno voluto fornire indicazioni puntuali sulle prospettive per l'esercizio in corso, in quanto al momento permangono alcune incertezze circa il futuro andamento della domanda di beni di largo consumo. Di conseguenza, il management ritiene che una valutazione prospettica dell'andamento del mercato sarà meglio formulabile dopo il primo trimestre del 2008. La società si è limitata ad anticipare che a gennaio i prezzi medi di vendita sono aumentati del 5,6% rispetto al dato evidenziato nello stesso mese 2007. Al contrario, i volumi hanno subito una flessione dell'1,4%.

 

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