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Reno de Medici, il bilancio del 2020 e il dividendo 2021

di Redazione Lapenna del Web 19 mar 2021 ore 16:54 Le news sul tuo Smartphone

reno-de-medici_1Reno de Medici – società quotata al segmento STAR e attiva nella produzione di cartoncino patinato a base riciclata - ha comunicato i risultati finanziari del 2020.

L'azienda ha terminato l'esercizio con ricavi per 679,46 milioni di euro, in diminuzione del 3,2% rispetto ai 701,59 milioni ottenuti nel 2019. Reno de Medici ha precisato che il calo riflette volumi di vendita stabili e prezzi minori rispetto a quelli praticati nel 2019.

In aumento, invece, il margine operativo lordo, che è salito da 72,36 milioni a 83,81 milioni di euro (+15,8%); di conseguenza, la marginalità è migliorata al 12,3%.

Reno de Medici ha terminato il 2020 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 33,55 milioni euro, risultato che si confronta con i 15,6 milioni contabilizzati l’anno precedente; l'utile per azione è stato di 0,09 euro.

A fine 2020 l’indebitamento netto di Reno de Medici ammontava a 8,9 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 52 milioni di inizio anno. Il decremento dell'indebitamento è dovuto a un alto livello di margine operativo lordo con un beneficio marginale derivante dalla diminuzione del capitale circolante in seguito alla riduzione di scorte, soprattutto dei prodotti finiti.

Nell’intero 2020 il gruppo ha effettuato investimenti tecnici per 21,9 milioni di euro.

 

Il management di Reno de Medici ha proposto la distribuzione di un dividendo 2021 (relativo all’esercizio 2020) di 0,014 euro per azione ordinaria e di 0,0245 euro per ogni titolo di risparmio; le cedole saranno staccate lunedì 10 maggio 2021 e messe in pagamento il 12 maggio.

 

Inoltre, Reno de Medici ha valutato favorevolmente un'offerta irrevocabile, ricevuta dalla controllata RDM Blendecques, per l'acquisto del 100% del capitale di RDM La Rochette da parte di Bonaparte Holding.

L’offerta irrevocabile attribuisce a La Rochette un Enterprise Value di 28,8 milioni di euro, al quale si aggiunge una componente di earnout pari al 25% dell’EBITDA che dovesse eccedere la soglia di 7,2 milioni in ciascuno degli esercizi 2021, 2022 e 2023. Nel caso in cui anche in uno solo dei tre esercizi sopra indicati non venisse superata la soglia di 7,2 milioni, la clausola di earnout si estenderebbe all’esercizio 2024.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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