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Recupero finale al termine di una giornata tutta in rosso

Piazza Affari e le principali borse europee recuperano sul finale e riescono a chiudere in moderato progresso una seduta tutta in rosso. In difficoltà i titoli del lusso

di Edoardo Fagnani 14 gen 2014 ore 17:38
Piazza Affari e le principali borse europee recuperano sul finale e riescono a chiudere in moderato progresso una seduta tutta in rosso. Intanto, la Banca d’Italia ha comunicato che a novembre il debito pubblico italiano è salito a 2.104 miliardi di euro, rispetto ai 2.085 miliardi di ottobre. Si tratta del livello più elevato in assoluto raggiunto dal debito pubblico. In altalena bancari. Brunello Cucinelli guida il calo delle società del lusso. In rosso Telecom Italia. Non si è fermata la corsa di Cell Therapeutics.
Il FTSEMib è salito dello 0,17% a 19.730 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,12% a 20.978 punti. In rosso lieve il FTSE Italia Mid Cap (-0,07%) e il FTSE Italia Star (-0,09%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,54 miliardi di euro, rispetto ai 2,45 miliardi di ieri. Su 320 titoli trattati, 139 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 163. Invariate le restanti 18 azioni.
L’euro è tornato sotto quota 1,37 dollari. L’oro si è riportato a 1.250 dollari.

QUOTAZIONE TITOLI DEL FTSEMIB

In altalena bancari.
Il Monte dei Paschi di Siena ha terminato la giornata in territorio positivo. Il titolo della banca toscana ha registrato un rialzo del 2,48%. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione dell’istituto. Gli operatori si attendevano una conferma del management.
Performance negativa, invece, per la Popolare di Milano (-0,49%). Oggi si è riunito il consiglio di sorveglianza della banca per la nomina del consiglio di gestione.
Unicredit ha perso lo 0,58%, mentre IntesaSanpaolo è salita dello 0,67%.

Le società del lusso sono tornate sotto i riflettori.
Brunello Cucinelli ha chiuso la seduta con un ribasso del 3,28% a 22,68 euro. Gli analisti di Nomura hanno peggiorato il giudizio sul gruppo del cachemire e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 20 euro rispetto ai precedenti 23,5 euro. Citigroup, invece, ha ridotto le stime sull’utile per azione di Brunello Cucinelli per il triennio 2013/2015, sulle prospettive di un aumento dei costi di gestione. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 23,32 euro e il giudizio “Neutrale”.
Sempre Nomura ha migliorato il rating su Luxottica (-0,81%), portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche aumentato da 38 euro a 40,7 euro il prezzo obiettivo. Al contrario, gli esperti hanno sforbiciato le stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015.
La stessa banca d’affari ha tagliato il prezzo obiettivo di Salvatore Ferragamo (-2,62%) e di Tod’s (-0,73%)
, portandolo rispettivamente a 26,5 euro (dal precedente 28,5) e a 116 euro. Gli esperti hanno tagliato le stime sull’utile per azione per il 2015 e hanno confermato il rating “Neutrale” su entrambe le aziende.

Telecom Italia ha ceduto lo 0,74%.
Il Sole24Ore ha ripreso la missiva mandata dalla Findim di Marco Fossati al consiglio di amministrazione della compagnia telefonica. Secondo le stime della holding l'asset brasiliano controllato dal colosso italiano varrebbe 30 miliardi di euro. Considerando che la quota in possesso di Telecom Italia è pari al 67% il valore della partecipazione della società telefonica è pari a 20 miliardi di euro. Intanto, il vice ministro allo Sviluppo Economico Antonio Catricalà ha espresso il parere che Tim Brasil sia strategica per Telecom Italia, precisando che una sua cessione indebolirebbe il colosso telefonico.

Mediaset ha registrato un balzo del 3,77%.
HSBC ha incrementato da 2,6 euro a 3,3 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito il giudizio “Underweight” (sottopesare).

UnipolSAI ha registrato un progresso dell’1,49%
. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 6 gennaio Finsoe ha incrementato la quota detenuta nel capitale della compagnia assicurativa, portandola dal 41,93% al 63,005%.

In territorio misto i petroliferi.
Eni ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,46%. Bene Saipem (+1,47%) e Tenaris (+1,14%). Andamento speculare per Erg (+0,67% a 10,53 euro) e Saras (-0,63% a 0,865 euro).
Snam in rialzo dello 0,35%. Exane ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 4,4 euro a 4,5 euro, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la società avrebbe emesso un prestito obbligazionario decennale per un ammontare di 600 milioni di euro Il titolo avrebbe ottenuto ordini per 1,7 miliardi. Il rendimento sarebbe pari al tasso midswap di durata equivalente, maggiorato di 128 punti base.
Terna è scesa dell’1,43%. Gli analisti di Goldman Sachs hanno ridotto da 3,75 euro a 3,6 euro il prezzo obiettivo sulla società e hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.
A2A è salita dello 0,66%. I comuni di Milano e Brescia, i principali azionisti della società lombarda, hanno annunciato di aver avviato l’iter per il collocamento del 5% del capitale dell’azienda. La quota dovrebbe essere ceduta entro il mese di giugno.

Atlantia ha recuperato l’1,98%.
Barclays ha incrementato il prezzo obiettivo sulla concessionaria autostradale, portandolo da 17 euro a 19 euro, in seguito al miglioramento della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). MainFirst, invece, ha iniziato la copertura su Atlantia con un prezzo obiettivo di 20 euro e un rating “Outperform” (farà meglio del mercato), sulle prospettive di una riduzione dell’indebitamento nei prossimi esercizi.

Finmeccanica è salita dell’1,56%.
Bank of America ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla concessionaria autostradale, portandolo da 6 euro a 6,2 euro. Gli esperti hanno ribadito il rating “Neutrale”.

Buzzi Unicem ha recuperato l’1,88%.
Berenberg ha alzato da 9 euro a 12,3 euro il target price sulla società, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.

Ancora in rialzo Cell Therapeutics (+2,17%)
. La società biotech ha comunicato che renderà noti i risultati attesi per il 2014 in occasione della pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre e all'esercizio 2013. L’azienda ha precisato che il pagamento anticipato e i versamenti a breve termine legati alla collaborazione con Baxter teoricamente permetteranno all'azienda di presentare le richieste di autorizzazione per pacritinib senza dover ricorrere ad ulteriori finanziamenti di natura azionaria.
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