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Rcs festeggia la manovra di Fiat (e l'interesse di Murdoch?)

Fiat, al termine dell'aumento di capitale, arriverà a detenere più del 20% di RcsMediagroup, diventando il primo azionista della società editoriale. C'è l'interesse di Murdoch?

di Mauro Introzzi 1 lug 2013 ore 14:28
Occhi puntati su RcsMediagroup, più volte sospesa per eccesso di rialzo. Mentre i suoi azionisti hanno ancora a disposizione una settimana per partecipare all'aumento di capitale della società che edita tra gli altri il Corriere della Sera, nella serata di venerdì i vertici di Fiat hanno ufficializzato che, nell'ambito dell'operazione di ricapitalizzazione il Lingotto ha rilevato ulteriori 10,7 milioni di diritti di opzione che danno diritto alla sottoscrizione di 32,1 milioni di azioni ordinarie.
Ciò significa che, nel caso in cui alla fine dell'aumento di capitale lo stesso risulti integralmente sottoscritto, la partecipazione di Fiat in RcsMediagroup sarà pari a poco più di 87,33 milioni di azioni ordinarie, corrispondenti al 20,135% del nuovo capitale ordinario, facendo di Fiat il primo azionista della società editoriale. In un'operazione che dovrebbe costare circa 90 milioni di euro.

Nelle scorse ore, intanto, è arrivata la notizia secondo cui pure il Banco Popolare e Fondiaria-SAI hanno esercitato i diritti relativi all’aumento di capitale di RcsMediagroup. L’istituto ha deciso di esercitare i 78.750 diritti di opzione inerenti alle azioni, per le quali l’esercizio è in sua piena facoltà, estranee al contratto di opzione con la società Pandette Finanziaria. La compagnia assicurativa, invece, ha comunicato di aver esercitato integralmente, insieme alle controllate Milano Assicurazioni, Saifin Saifinanziaria e SIAT i circa 6 milioni di diritti di opzione relativi all'aumento di capitale di RcsMediagroup. Di essi 5,77 milioni sono azioni vincolate al patto di sindacato mentre le restanti non sono conferite. Il gruppo ha infine reso noto che, in ipotesi di totale sottoscrizione dell’aumento di capitale, Finsoe verrebbe a detenere complessivamente una percentuale di possesso azionario nel capitale sociale ordinario di RcsMediagroup pari a circa il 5,54%.

Queste indicazioni, a cui va aggiunta la quota di Diego Della Valle, portano il potenziale inoptato al massimo al 30%, una quota decisamente più bassa rispetto a quella, del 40%, che andrebbe a carico di IntesaSanpaolo.

Ma i movimenti dell’azionario potrebbero non essere gli unici driver grazie al quale l’azione sale. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica, sarebbe allo studio l’ipotesi di separare le attività di RcsMediagroup in tre nuove realtà. Una di queste comprenderebbe le attività spagnole del gruppo, che potrebbero interessare alla NewsCorp di Rupert Murdoch.

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