RALLY TARGATO DRAGHI!
Intervenendo alla Global Investment Conference a Londra il governatore della Banca Centrale Europea ha dichiarato che l'istituto farà di tutto per non far naufragare l'euro
di Edoardo Fagnani 26 lug 2012 ore 17:52Indici in forte rialzo a Piazza Affari e in Europa. I mercati hanno messo il turbo dopo le dichiarazioni di Mario Draghi. Intervenendo alla Global Investment Conference a Londra il governatore della Banca Centrale Europea ha dichiarato che l'istituto farà di tutto per non far naufragare l'euro. Intanto, l’asta dei CTZ in agenda oggi ha riscontrato una buona domanda, anche se il rendimento è salito al 4,86%. Il comparto bancario ha ottenuto i maggiori benefici dalle parole di Draghi. Chiusura negativa, invece, per Fondiaria-SAI. Acquisti sui petroliferi.
Il FTSEMib ha registrato un balzo del 5,62% a 13.210 punti, il massimo di giornata. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 5,25% a 14.250 punti. Andamento positivo anche per il FTSE Italia Mid Cap (+2%) e il FTSE Italia Star (+2,46%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è cresciuto a 2,15 miliardi di euro, rispetto agli 1,38 miliardi di ieri. Su 318 titoli trattati, 246 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati solamente 57. Invariate le restanti 15 azioni.
L’euro ha raggiunto gli 1,23 dollari. L’oro è salito a 1.615 dollari.
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Le dichiarazioni di Mario Draghi hanno messo il turbo ai bancari.
Unicredit ha registrato un progresso del 9,21% a 2,584 euro, mentre IntesaSanpaolo è salita dell’8,81% a 0,97euro.
Performance decisamente positive anche per Monte dei Paschi di Siena (+9,04% a 0,1725 euro) e UBI Banca (+7,94% a 2,134 euro).
Seduta decisamente negativa per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI ha registrato una flessione del 5,82% a 3,4 euro. Segno più, invece, per Unipol (+0,85% a 2,606 euro).
Molto bene Generali, che ha guadagnato il 9,3% a 9,46 euro. Jp Morgan ha tagliato da 13 euro a 11 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia triestina. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Prevalgono i rialzi tra i petroliferi. Eni è salita del 5,77% a 16,13 euro. Andamento positivo anche per Saipem (+5,31% a 36,9 euro). La società si è aggiudicata un nuovo contratto E&C Onshore in Nigeria del valore di oltre 800 milioni di dollari. In recupero Tenaris (+2,12% a 15,39 euro). In forte rialzo Saras (+8,01% a 0,87 euro) ed Erg (+6,34% a 5,455 euro).
Enel è salita del 5,83% a 2,18 euro. La controllata Enel Distribuzione ha sottoscritto con la Banca Europea per gli Investimenti un contratto di finanziamento per 380 milioni di euro.
Terna ha registrato un progresso del 3,77% a 2,642 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di Citigroup hanno tagliato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 3,1 euro a 2,8 euro. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.
Hera è scesa del 5,22% a 0,963 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. Il consiglio di amministrazione della municipalizzata e l’assemblea di AcegasAps Holding, società che controlla Acegas-Aps (+6,22%), hanno approvato la sottoscrizione di un accordo quadro che delinea i principali termini dell’aggregazione tra i due gruppi.
TerniEnergia ha perso il 3,03% a 1,922 euro. La società ha chiuso il primo semestre del 2012 con un forte calo del fatturato e della redditività.
Spunti importanti tra gli editoriali. Mediaset è balzata del 9,66% a 1,283 euro. La controllata spagnola Mediaset Espana ha terminato il primo semestre del 2012 con ricavi per 474 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 465,9 milioni della prima metà dello scorso anno. Al contrario, l’utile si è ridotto da 81,5 milioni a 37,6 milioni di euro.
Gruppo l’Espresso ha guadagnato l’1,23% a 0,616 euro. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali, gli analisti di Exane hanno tagliato a 0,8 euro il target price sulla compagnia. Confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Mondadori ha guadagnato lo 0,78% a 0,8365 euro. Il gruppo di Segrate ha chiuso il primo semestre dell'anno con un fatturato pari a 676,2 milioni di euro, in calo dell'8,5% rispetto ai 738,7 milioni di euro della prima metà del 2011. In calo più marcato (-67%) l'utile netto, pari a 7,5 milioni di euro. Nello stesso periodo dell'anno scorso l'utile era stato pari a 22,7 milioni di euro.
Telecom Italia ha terminato la giornata con un rialzo del 2,81% a 0,6395 euro. Secondo gli addetti ai lavori il titolo è stato penalizzato dal ribasso di Telefonica. La compagnia spagnola ha deciso di cancellare il dividendo e il programma di buy-back previsti per il 2012. Intanto, Goldman Sachs ha tagliato da 0,87 euro a 0,81 euro per azione la valutazione sul colosso telefonico italiano.
Fiat ha limitato il progresso allo 0,9% a 3,826 euro. Il numero uno del gruppo, Sergio Marchionne, teme una pressione sui margini del gruppo, in seguito all’aggressiva politica dei prezzi adottata da Volkswagen. Intanto, Fiat e PSA Peugeot Citroën hanno siglato l’accordo che prevede il trasferimento a PSA Peugeot Citroën della quota detenuta nella joint venture SevelNord.
Ansaldo-STS ha guadagnato il 7,74% a 5,985 euro. La società ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 568,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 569,2 milioni della prima metà del 2011. In calo l'utile, sceso del 7,5% a 30 milioni di euro. Il gruppo ha confermato le stime per l'intero 2012.
Pirelli ha recuperato il 3,37% a 7,67 euro. In giornata si sono riuniti i vertici del gruppo della Bicocca per l’esame dei risultati semestrali. Per lo stesso motivo si è riunito il management di Lottomatica (+4,87%), Luxottica (+4,26%).
Atlantia è balzata del 5,75% a 10,02 euro. La Banca Europea per gli Investimenti ha approvato una linea di credito da 500 milioni a favore della controllata Autostrade per l'Italia.
Tra le società a media capitalizzazione in evidenza Indesit (+6,84% a 2,876 euro). La società ha chiuso il primo semestre con un giro d’affari di 1,31 miliardi di euro, l’1,1% in meno rispetto agli 1,32 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. In decisa contrazione l’utile netto, che è sceso da 32 milioni a 0,9 milioni di euro.