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Prima Industrie e Fidia aumentano il capitale

La ricapitalizzazione delle due società avrà inizio lunedì 23 giugno e terminerà l’11 luglio. Dopo la diffusione della notizia dell’aumento di capitale gli analisti di Banca Akros hanno tagliato a 30 euro il prezzo obiettivo di Prima Industrie.

di La redazione di Soldionline 19 giu 2008 ore 16:57

Prima Industrie e Fidia hanno ufficializzato i termini dei rispettivi aumenti di capitale. La ricapitalizzazione delle due società, quotate entrambe all'AllStars, partirà lo stesso giorno e avrà la medesima durata. Nel dettaglio, i due aumenti di capitale avranno inizio lunedì 23 giugno e termineranno l'11 luglio, mentre la quotazione dei diritti terminerà una settimana prima, il 4 luglio.

Logicamente differenti le caratteristiche delle due operazioni.
L'ammontare dell'aumento di capitale di Prima Industrie sarà di 25,7 milioni di euro e avverrà attraverso l'emissione di 1,8 milioni di nuove azioni, che saranno offerte a un prezzo unitario di 14,25 euro. Le nuove azioni si andranno ad aggiungere al capitale sociale che, stando alle ultime indicazioni fornite dalla Consob, conta per 4,6 milioni di titoli. Rispetto al prezzo di chiusura di ieri, le nuove azioni incorporano uno sconto del 34%. I nuovi titoli saranno offerti agli azionisti della società, in rapporto di 9 azioni ogni 23 titoli in portafoglio. Prima Industrie ha precisato che gli azionisti di riferimento hanno preso l'impegno per esercitare interamente i diritti di opzioni assegnati.
Le nuove azioni di Fidia, invece, saranno emesse a un prezzo di 5,3 euro, il 26% in meno rispetto al prezzo di chiusura di ieri. La società offrirà al mercato 423mila di nuove azioni, con l'obiettivo di raccogliere risorse fresche per un ammontare di 2,24 milioni di euro. L'impatto della ricapitalizzazione di Fidia sarà più limitato, dal momento che il capitale sociale dell'azienda ammonta a 4,7 milioni di azioni. I nuovi titoli saranno offerti agli azionisti, in rapporto di 9 azioni ogni 100 in portafoglio. L'azionista di riferimento di Fidia, Giuseppe Morfino, si è impegnato a sottoscrivere interamente i diritti spettanti.

Le due società non dovrebbero avere problemi a portare a termine l'aumento di capitale. Prima Industrie ha precisato che un consorzio di garanzia composto da Unicredit e Banca IMI sottoscriverà i diritti che eventualmente dovessero rimanere inoptati. Per Fidia questo impegno è stato preso direttamente da Giuseppe Morfino.
Logicamente per potere partecipare all'operazione occorrerà essere possessori delle azioni delle due società al termine della seduta di venerdì 20 giugno. Solo in questo modo i diritti relativi all'aumento di capitale saranno assegnati automaticamente. In caso contrario, è sempre possibile acquistare i diritti sul mercato, dal momento che saranno quotati come una qualsiasi azione.

Dopo la diffusione della notizia dell'aumento di capitale gli analisti di Banca Akros hanno tagliato a 30 euro il prezzo obiettivo di Prima Industrie, in quanto considerano la dimensione dell'operazione al di sotto delle attese. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l'indicazione di acquisto del titolo.

I dati dei primi tre mesi del 2008 hanno evidenziato una forte crescita delle due società.
Nel primo trimestre dell'anno, Prima Industrie ha raddoppiato il proprio fatturato, portandolo da 35 milioni a 75,7 milioni di euro. In questo caso è stato determinante il contributo apportato da Finn-Power, la società finlandese acquisita a inizio 2008. Il margine operativo lordo è cresciuto del 70,4%, passando da 4,8 milioni a 8,2 milioni di euro. Tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 13,8% al 10,9%. Più limitata la crescita dell'utile ante imposte, salito da 4,1 milioni a 4,5 milioni di euro (+9%). Al 31 marzo l'indebitamento netto di Prima Industrie ammontava a 169 milioni di euro, rispetto agli 0,8 milioni di inizio 2008. La differenza è stata spiegata con l'esborso per acquisire Finn-Power e con il rimborso dei debiti pregressi in capo alla società finlandese.
Fidia ha chiuso il primo trimestre dell'anno con ricavi per 9,3 milioni di euro, in aumento del 42,5% rispetto ai 6,5 milioni dello stesso periodo del 2007. Il margine operativo lordo è rimasto negativo per 0,1 milioni di euro, anche se il passivo si è ridotto fortemente rispetto agli 0,4 milioni dello scorso anno. La perdita ante imposte è scesa da 0,8 milioni a 0,7 milioni di euro. A fine marzo l'indebitamento netto del gruppo ammontava a 9,8 milioni di euro, valore che si confronta con i 6,1 milioni di inizio anno.

 

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