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Prelios, l’aumento di capitale fa il pieno: non c’è Susquehanna

L'amministratore delegato di Prelios ha spiegato che nei prossimi mesi il business sarà riposizionato, con l’obiettivo di creare un gruppo focalizzato sulla gestione e i servizi

di Edoardo Fagnani 21 ago 2013 ore 16:41
Prelios ha comunicato i dati definitivi relativi all’aumento di capitale che si è concluso in questi giorni.

Nel dettaglio, al termine dell’operazione è stato sottoscritto il 39,49% delle azioni offerte, per un controvalore di circa 45 milioni di euro. Prelios ha precisato che l’aumento di capitale è andato oltre le aspettative della società. I vertici, infatti hanno sottolineato che ci sarebbe stata l’adesione inaspettata da parte del mercato per circa 20 milioni.
Nessun problema per le azioni non ancora sottoscritte. La società ha precisato che nei prossimi giorni, come da impegni assunti, i soggetti finanziatori (Pirelli e le banche creditrici, tra le quali IntesaSanpaolo e Unicredit), sottoscriveranno le restanti azioni per 70 milioni di euro circa, tramite la conversione pro-quota dei crediti vantati.
Di conseguenza, l’aumento di capitale risulterà essere sottoscritto per il previsto controvalore complessivo di oltre 115 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 70 milioni di euro relativi all’aumento di capitale riservato a Fenice (società partecipata da Feidos 11, Pirelli, IntesaSanpaolo e Unicredit) e sottoscritto alla fine di luglio.

Nessuna traccia, quindi, di Susquehanna International Group, gruppo statunitense che si occupa di investimenti finanziari in strumenti derivati.
Nei giorni scorsi alcune agenzie stampa avevano ventilato l’ipotesi che il fondo USA avesse rilevato 46 milioni di diritti per sottoscrivere oltre 100 milioni di azioni relative all'aumento di capitale. Di conseguenza, la mossa di Susquehanna International Group si è rivelata meramente speculativa, avendo l'unico obiettivo di sfruttare il differenziale tra il prezzo di Prelios e quello delle azioni emesse con l'aumento di capitale.

Intanto, Il Sole24Ore ha riportato alcune dichiarazioni di Sergio Iasi, amministratore delegato di Prelios, dopo che la società ha portato a termine l’aumento di capitale. Il manager ha spiegato che nei prossimi mesi il business dell’azienda sarà riposizionato, con l’obiettivo di creare un gruppo focalizzato sulla gestione e i servizi, con una visione europea. Di conseguenza, Iasi ha anticipato che le attività di investimento nelle iniziative immobiliare, per un ammontare di circa 560 milioni di euro, saranno liquidate entro i prossimi due anni e mezzo. Tuttavia, il manager punta a mantenere la gestione di queste attività, trovando investitori interessati a valorizzare il patrimonio.

Non sono mancate le indicazioni delle banche d’affari.
Gli analisti di Mediobanca hanno tagliato da 0,9 euro a 0,65 euro per azione la valutazione su Prelios, in seguito alla diluizione delle azioni dovuta all’aumento di capitale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Equita sim e Banca Akros hanno confermato il prezzo obiettivo sulla società, fissato rispettivamente a 0,69 euro e a 0,7 euro. Le due banche d’affari hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
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