Positiva l’asta dei Btp, ma Piazza Affari non si infiamma
Giornata moderatamente positiva per Piazza Affari, dopo il pesante ribasso subito ieri. L’attenzione degli addetti ai lavori era rivolta all’asta dei Btp. Seduta nervosa per i bancari
di Edoardo Fagnani 27 feb 2013 ore 12:40Giornata moderatamente positiva per Piazza Affari, dopo il pesante ribasso subito ieri. L’attenzione degli addetti ai lavori era rivolta all’asta dei Btp, in particolare sul titolo con scadenza a dieci anni. Il collocamento è stato positivo: il rendimento del decennale è salito rispetto alla precedente asta, ma è rimasto sotto il temuto livello del 5%. La richiesta è stata elevata.
Secondo gli esperti di IG Markets, il rimbalzo odierno potrebbe essere solo un fuoco di paglia, destinato a non durare a lungo. Gli operatori continueranno a monitorare da vicino gli sviluppi politici dell'Italia.
Intanto, gli analisti di Moody’s hanno valutato negativamente l’esito delle elezioni politiche italiane. Gli esperti segnalano che il risultato elettorale ha un impatto negativo sul merito di credito dell’Italia, in quanto aumenta l’incertezza politica del nostro paese.
Il FTSEMib recupera lo 0,22%, mentre il FTSE Italia All Share guadagna lo 0,27%. Progressi frazionali anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,08%) e il FTSE Italia Star (+0,21%).
L’euro si riporta a 1,31 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.605 dollari.
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Seduta nervosa per i bancari. La Banca Centrale Europea ha comunicato che nel mese di gennaio gli istituto italiani hanno acquistato titoli di stato per un ammontare di 18,5 miliardi di euro. Di conseguenza, il portafoglio totale di questi titoli era cresciuto al livello record di 377,4 miliardi di euro.
Andamento opposto per il Banco Popolare (-1,26% a 1,258 euro) e Mediolanum (+0,39% a 4,138 euro). La Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sui due titoli per la seduta odierna.
Mini rimbalzo per IntesaSanpaolo che guadagna lo 0,32% a 1,237 euro. Anche oggi sono vietate le vendite allo scoperto sull’istituto guidato da Enrico Cucchiani.
Monte dei Paschi di Siena in decisa flessione. Il titolo dell’istituto toscano scende del 2,96% a 0,2066 euro. La Repubblica ha segnalato che domani potrebbe arrivare il via libera alla banca toscana per l’emissione dei “Monti bond”. Il quotidiano ha precisato che i titoli saranno emessi venerdì e saranno contestualmente sottoscritti dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Mediobanca perde il 5,07% a 4,61 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso. Piazza Affari non ha apprezzato i risultati comunicati ieri dalla banca. Nel corso della conference call a commento dei risultati semestrali, l’amministratore delegato della banca, Alberto Nagel, ha dichiarato che il nuovo piano triennale dell’istituto sarà completato entro il mese di giugno. Intanto, dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Cheuvreux hanno limato il prezzo obiettivo su Mediobanca, portandolo da 4,3 euro a 4,2 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Per lo stesso motivo Kepler ha limato da 6 euro a 5,9 euro il target price sulla banca, anche se ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Bocciatura completa da Equita sim, che ha ridotto da 6,2 euro a 5,9 euro per azione la valutazione sull’istituto di Piazzetta Cuccia e ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Tenaris in forte rialzo (+1,29% a 15,71 euro). Gli analisti di Equita sim hanno limato le stime sulla redditività dell’azienda per l’esercizio in corso, sull’ipotesi di un rallentamento delle vendite negli Stati Uniti. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 15,5 euro e il rating “Hold” (mantenere).
In decisa flessione Saras (-3,17% a 0,9 euro). In giornata si riunirà il consiglio di amministrazione della compagnia guidata dalla famiglia Moratti per l’esame dei risultati preliminari del 2012. I dati saranno comunicati domani, prima dell’apertura di Piazza Affari.
Enel perde lo 0,74% a 2,69 euro. La controllata spagnola Endesa ha terminato il 2012 con ricavi per 33,93 miliardi di euro, in aumento del 3,8% rispetto al risultato dell’esercizio precedente. Al contrario, il margine operativo lordo è sceso del 3,6% a 7,01 miliardi. L’azienda iberica ha terminato lo scorso esercizio con un utile netto di 2,03 miliardi di euro, l’8% in meno rispetto al risultato del 2011. A fine 2012 l’indebitamento netto ammontava a 8,78 miliardi di euro, in calo dagli oltre 11 miliardi di inizio anno. Endesa ha comunicato che non distribuirà il dividendo con rifermento al bilancio del 2012.
Snam invariata a 3.608 euro. Oggi si riuniranno i vertici dell’azienda per l’approvazione dei risultati del 2012 e per decidere l’ammontare del dividendo. I dati saranno diffusi domani, prima dell’avvio delle contrattazioni. Intanto, gli analisti di UBS hanno peggiorato il giudizio su Snam, portandolo a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche limato da 3,85 euro a 3,8 euro il prezzo obiettivo, ipotizzando un dividendo di 0,25 euro per azione nel triennio 2013/2015. Al contrario, la stessa banca d’affari svizzera ha migliorato il rating su Terna (+0,46% a 3,09 euro) e ora consiglia l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 3,65 euro.
Per lo stesso motivo si riunirà il consiglio di amministrazione di Prysmian (+1,34% a 15,84 euro). Prima della diffusione dei risultati, gli analisti di Mediobanca hanno inserito la società nella propria lista dei titoli da acquistare. Nell’elenco sono entrati anche Autogrill (+1,41%) e Brembo (+3,323%).
Telecom Italia scende dello 0,46% a 0,547 euro. Il Sole24Ore ha riportato le dichiarazioni dell’amministratore delegato, Marco Patuano. Il manager ha puntualizzato che il bond ibrido per un ammontare massimo di 3 miliardi di euro, sarà lanciato quando le condizioni dei mercati finanziari saranno favorevoli, in quanto l’azienda non ha problemi di liquidità.
MeridianaFly registra una flessione del 13,4% a 0,71 euro. Meridiana, società che fa capo al Principe Karim Aga Khan, ha comunicato l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulla compagnia aerea. Meridiana riconoscerà agli aderenti all'offerta un corrispettivo pari a 0,6 euro per azione. Intanto, MeridianaFly ha comunicato i risultati dell'esercizio 2012 (chiuso il 31 ottobre). La compagnia aerea ha contabilizzato ricavi per 579,52 milioni di euro e un risultato netto negativo per oltre 190 milioni di euro, in conseguenza a svalutazioni per eventi non ricorrenti.
Zucchi balza del 4,32% a 0,0845 euro. La società ha rinnovato fino al 2015 il contratto di licenza esclusiva con Diesel, inizialmente stipulato per il quinquennio 2008-2012.