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Piazza Affari torna a scendere con i bancari. Protagonista la volatilità!

Resta ancora tesa la situazione in Medio Oriente. Gli addetti ai lavori hanno fatto notare che il governo di Dubai non ha garantito l’esposizione della holding Dubai World

di Edoardo Fagnani 30 nov 2009 ore 17:51
I principali indici di Borsa Italiana hanno terminato la giornata in territorio negativo, dopo un avvio con rialzi nell’ordine del punto percentuale. Resta ancora tesa la situazione in Medio Oriente. Gli addetti ai lavori hanno fatto notare che il governo di Dubai non ha garantito l’esposizione della holding Dubai World. Tutti in rosso i bancari, dove si segnala il calo di UBI Banca. In difficoltà anche i petroliferi e gli assicurativi. In calo Fiat, nonostante Goldman Sachs abbia alzato a 14 euro la valutazione sul titolo. Tra i grandi si salva Pirelli. Il FTSEMib ha terminato la giornata con una flessione dell’1,25% a 21.928 punti, mentre il FTSE Italia AllShare ha ceduto l’1,21% a 22.374 punti. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,24%) e il FTSE Italia Star (-0,89%). Il controvalore degli scambi si è attestato a 2,72 miliardi di euro, rispetto ai 3,95 miliardi di venerdì. Su 335 titoli trattati, 208 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 115. Invariate le restanti 12 azioni. L’euro si riporta a quota 1,5 dollari, mentre l’oro oscilla intorno ai 1.170 dollari.

Tutti in rosso i bancari. Spicca lo scivolone di UBI Banca, che è scesa del 4,14% a 9,145 euro. Cheuvreux ha tagliato il target price sull’istituto, portandolo da 12 euro a 9,5 euro. Gli esperti hanno peggiorato ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il giudizio, dal precedente “Outperform” (farà meglio del mercato). Male anche Unicredit (-2,15% a 2,275 euro). IntesaSanpaolo ha terminato la giornata in ribasso dello 0,69% a 2,885. Il numero uno dell’istituto, Corrado Passera, ha ribadito che sono allo studio tutte le opzioni per valorizzare la controllata Banca Fideuram. Tuttavia, la quotazione della controllata sembra la soluzione favorita. Il Banco Popolare ha chiuso con una flessione del 2,41% a 5,46 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore nel week-end, i vertici dell’istituto starebbero stringendo i tempi per cedere Factorit, al momento controllata integralmente da Banca Italease (+0,62%). Monte dei Paschi di Siena ha subito un calo dell’1,46% a 1,281 euro. I vertici della banca hanno dichiarato che a breve sarà perfezionata la cessione di 85 sportelli a IntesaSanpaolo. Le due controparti starebbero trattando su una cifra nell’ordine dei 420 milioni di euro. Il management ha ribadito che entro fine anno saranno emessi i Tremonti bond, mentre in seguito si procederà con la cessione degli immobili. Monte dei Paschi di Siena è finita sotto la lente degli analisti, che hanno lodato il lavoro del management (che avrebbe ben operato). Gli esperti ritengono che i bond governativi potranno essere restituiti senza nuovi aumenti di capitale, anche se è plausibile pensare che diminuirà la quota degli utili distribuiti. Creval ha ceduto il 3,94% a 5,61 euro. Oggi ha preso il via l’offerta di obbligazioni convertibili emesse dalla banca per un ammontare massimo di 625 milioni di euro. La quota inoptata è stata garantita da Mediobanca. Credem ha registrato un minimo progresso dello 0,09% a 5,34 euro. Cheuvreux ha inserito l’istituto emiliano nella propria lista di titoli preferiti, sulla base di un prezzo obiettivo di 6,5 euro. Gli esperti ritengono che il Credem abbia il migliore profilo di rischio tra i bancari italiani.

In generale ribasso i petroliferi. Eni ha perso l’1,37% a 16,5 euro. Performance negative anche per Saipem (-1,74% a 21,42 euro) e Tenaris (-1,79% a 13,14 euro). Andamento opposto per Erg (-2,05% a 9,565 euro) e Saras (+2,52% a 2,035 euro). Enel ha subito una flessione dell’1,12% a 3,985 euro. La Consob ha comunicato che il 26 novembre IntesaSanpaolo ha ridotto al di sotto del 2% la quota detenuta nel colosso elettrico. In precedenza l’istituto era accreditato del 2,661% del capitale di Enel. La Consob ha precisato che alla stessa data anche la partecipazione potenziale in vendita si era ridotta al di sotto del 2%. Variazioni frazionali per Snam Rete Gas (+0,45%) e Terna (-0,81%).

Segno meno anche per gli assicurativi. Generali ha subito una flessione dell’1,04% a 17,21 euro. Secondo alcune indiscrezioni, il consiglio di amministrazione di inizio mese della compagnia avrebbe deciso di incrementare a 7 miliardi di euro l’ammontare massimo di bond che potranno essere emessi. Il precedente limite era fissato a 4 miliardi. Intanto, nelle sedute del 25, 26 e 27 novembre, Francesco Gaetano Caltagirone, attraverso le holding Gamma e VM 2006, ha acquistato 375mila azioni Generali, per una spesa complessiva di circa 6,5 milioni di euro. Gli acquisti sono stati effettuati a prezzi compresi tra i 16,95 euro e i 17,84 euro. Unipol ha registrato un calo dell’1,2% a 0,908 euro. Secondo quanto riportato da Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, Carlo Salvatori potrebbe lasciare la guida della compagnia assicurativa dopo l’approvazione dei risultati del 2009. Performance peggiori per Fondiaria-Sai (-2,56%) e Milano Assicurazioni (-3,35%).

Tra i telefonici si segnala la performance positiva di Telecom Italia, che ha guadagnato lo 0,19% a 1,066 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore la famiglia Fossati avrebbe chiesto ufficialmente al management del colosso telefonico che non venga ceduta la partecipazione detenuta in Telecom Argentina, almeno alle valutazioni circolate negli ultimi giorni. A due velocità FastWeb (+0,26%) e Tiscali (-0,9%). Performance peggiori per Eutelia (-3,85%) e Retelit (-3,04%).

Vendite sugli editoriali. Mediaset è riuscita a limitare i danni (-0,69% a 5,055 euro). Il numero uno del gruppo del Biscione, Giuliano Adreani, ha ribadito l’obiettivo di chiudere il 2009 con un calo della raccolta pubblicitaria inferiore al 10%. Il manager è ottimista per il 2010, sulle prospettive positive di Mediaset Premium e della controllata spagnola Telecinco. Adreani ha confermato che l’ipotesi di emettere un prestito obbligazionario è in stand-by. In forte calo Mondadori (-3,36%) e Telecom Italia Media (-2,4%). In difficoltà anche Gruppo l’Espresso (-2,72%) e Seat (-1,76%).

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione in evidenza Pirelli, che è salita dello 0,96% a 0,421 euro. Ubs ha migliorato il giudizio sul gruppo della Bicocca e ora consiglia l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 0,48 euro. Il precedente giudizio “Neutrale” e target price di 0,38 euro erano stati fissati il 24 settembre. Goldman Sachs, invece, ha alzato a 0,5 euro il prezzo obiettivo su Pirelli, confermando il giudizio “Neutrale”. Geox ha chiuso in rialzo dello 0,11% a 4,7 euro. Ubs ha sforbiciato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 6,5 euro a 5 euro. Il giudizio è stato confermato a “Neutrale”. Cir ha guadagnato lo 0,43% a 1,623 euro. Ubs ha alzato a 2 euro il prezzo obiettivo sulla holding, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni. La banca svizzera ha incrementato a 0,85 euro il target price della controllante Cofide (+4,91% a 0,598 euro). Fiat ha perso lo 0,15% a 9,83 euro. Goldman Sachs ha alzato il target price sulla società automobilistica, portandolo da 10,5 euro a 14 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisito delle azioni. Prysmian ha ceduto lo 0,8% a 11,2 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore nel week-end la società dovrebbe chiudere il 2009 con ricavi per 3,9 miliardi di euro, in calo del 25% rispetto al risultato ottenuto lo scorso anno. Escludendo l’effetto cambi e materie prime, il calo del fatturato si ridurrebbe al 15%. Il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi intorno ai 400 milioni di euro, valore che si confronta con i 542 milioni del 2008. Di conseguenza, la marginalità dovrebbe rimanere sopra il 10%. In ribasso anche Finmeccanica (-1,25%) e Stm (-1,38%).

Qualche spunto tra le altre società a media capitalizzazione. Sorin ha recuperato lo 0,08% a 1,24 euro. La Consob ha comunicato che il 20 novembre General Electric Company, attraverso la controllata Bios Interbanca, ha dimezzato la partecipazione detenuta nel capitale della società biomedica, portandola dal 15,547% al 7,547%. Nello stesso giorno il colosso statunitense Jp Morgan AM era diventato uno dei maggiori azionisti di Sorin con una quota del 2,626%. Intanto, Sorin è stata inserita da Equita sim nella propria lista di titoli preferiti, sulla base di una valutazione di 1,75 euro per azione. Gli analisti evidenziano che negli ultimi due esercizi la società ha sempre centrato i target finanziari indicati dal management. Prese di beneficio su Snai (-2,63%). Pesanti ribassi per Gas Plus (-8,38%) e Gewiss (-10%). In forte rialzo, invece, Maire Tecnimont (+4,55%).

Al segmento STAR spicca il rialzo di It Way (+1,39% a 3,66 euro). La società ha siglato due accordi internazionali con Hitachi Data Systems nel mercato dello storage e con Trend Micro nel settore della sicurezza informatica, per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro su base triennale. La Juventus ha registrato una flessione del 3,21% a 0,89 euro. La sconfitta per 2 a 0 in casa del Cagliari ha aperto ufficialmente la crisi della squadra bianconera, che nelle prossime due partite contro Inter e Bayern Monaco si gioca la stagione in Campionato e Champions League. Interpump è scesa del 2,08% a 3,3 euro. Secondo quanto scritto su Plus, l’inserto settimanale del quotidiano Il Sole 24 Ore, la società dovrebbe chiudere il 2009 con ricavi per 350 milioni di euro, in flessione del 30% rispetto al risultato del 2008. La marginalità, invece, dovrebbe attestarsi al di sopra del 13%. A fine anno l’indebitamento netto del gruppo dovrebbe ammontare a circa 200 milioni di euro, con un flusso di cassa di 50 milioni. Male Nice, che ha terminato la giornata con una flessione dell’11,3% a 3,015 euro.

Safilo ha registrato un progresso del 4,3% a 0,606 euro. Oggi era l’ultimo giorno a disposizione per aderire all’offerta promossa da Hal International sul bond della società. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore nel week-end sarebbe stato raggiunto un accordo con gli obbligazionisti statunitensi per chiudere l’offerta. La quotazione del bond resta sopra quota 70 centesimi, rispetto al prezzo offerto di 60 centesimi. Performance migliore per Aedes (+8,52% a 0,2229 euro). Il Sole 24 Ore di domenica ha intervistato il numero uno della società immobiliare. Il manager ha ricordato che l’azienda punta a raccogliere 260 milioni di euro dalle cessioni previste nei prossimi esercizi. Di conseguenza, il debito dovrebbe dimezzarsi al termine di queste operazioni. Cell Therapeutics ha messo a segno un progresso del 2,05% a 0,723 euro. L’azienda statunitense ha fornito l’aggiornamento mensile sulla situazione patrimoniale. A fine ottobre, l’indebitamento netto della società biotech era cresciuto a 16,7 milioni di dollari, rispetto ai 10,6 milioni del mese precedente. TerniEnergia ha guadagnato l’1,59% a 1,595 euro. La società ha presentato i dettagli del piano strategico per il triennio 2010/2012, che prevede la creazione di alcune joint-venture finalizzate all’attività di generazione di energia.

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