Piazza Affari, spunta il rialzo sul finale di giornata
Piazza Affari e per le principali borse europee iniziano la settimana con gli indici in frazionale rialzo. Borsa Italiana alle prese con il nuovo governo guidato da Matteo Renzi
di Edoardo Fagnani 24 feb 2014 ore 17:35
Piazza Affari e per le principali borse europee iniziano la settimana con gli indici in frazionale rialzo, in una seduta con pochi spunti. Borsa Italiana alle prese con il nuovo governo guidato da Matteo Renzi, che oggi chiederà la fiducia al Senato. Il responsabile del dicastero più importante, quello dell’Economia e delle Finanze, è stato affidato a Pier Carlo Padoan, numero uno dell'Istat ed ex vicepresidente dell'OCSE. Intanto, l’agenzia Moody’s ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano della Spagna, portandolo da “Baa3” a “Baa2”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “positive”. Giornata decisamente positiva per Finmeccanica e Ansaldo-STS. Da segnalare anche le ottime performance Saras e MolMed.
Il FTSEMib ha registrato un rialzo dello 0,42% a 20.478 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,45% a 21.804 punti. Progressi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,47%) e il FTSE Italia Star (+0,63%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,99 miliardi di euro, rispetto ai 2,2 miliardi di venerdì. Su 321 titoli trattati, 198 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 112. Invariate le rimanenti undici azioni.
L’euro si è portato a 1,375 dollari. L’oro è salito a 1.340 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Giornata positiva per Finmeccanica (+0,7% a 7,18 euro) e Ansaldo-STS (+1,41% a 8,26 euro). Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera di sabato 22 febbraio il colosso cinese China Cnr corporation sarebbe interessato a rilevare il controllo di Ansaldo Breda e Ansaldo-STS. La società avrebbe già presentato una lettera d’intenti ai vertici di Finmeccanica, il socio di riferimento dei due gruppi italiani. Il quotidiano ha aggiunto che la lettera di intenti sarebbe stata firmata anche dal gruppo cinese Insigma.
Seduta tranquilla i petroliferi. Tenaris invariata a 15,4 euro. Gli analisti di Macquarie hanno tagliato da 17,1 euro a 15,9 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Per lo stesso motivo Mediobanca ha ridotto da 19,3 euro a 18,5 euro per azione la valutazione sull’azienda, anche se hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim che ha limato a 19 euro il target price su Tenaris, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Barclays, invece, ha ridotto le previsioni sulla redditività per il biennio 2014/2015, confermando il giudizio “Equalweight” (neutrale).
Eni ha guadagnato lo 0,35% a 17,42 euro. Gli analisti di Barclays hanno peggiorato il rating sul Cane a sei zampe, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Equalweight” (neutrale). Gli esperti hanno anche tagliato a 20,5 euro il prezzo obiettivo. In rosso Saipem (-0,12% a 16,78 euro). La società si è aggiudicata nuovi contratti di ingegneria e costruzione offshore in Indonesia e nella Repubblica del Congo, per un valore totale di circa 520 milioni di dollari.
Ottima seduta per Saras (+3,45% a 1,17 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica ci sarebbe aperto un dossier per un eventuale passaggio del controllo della società dalla famiglia Moratti ai russi di Rosneft, attualmente accreditati del 20,99% del capitale dell’azienda. Tuttavia, al momento non ci sarebbero operazioni concrete allo studio. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti. Equita sim ha incrementato da 0,93 euro a 1,1 euro il target price su Saras, segnalando che i risultati del 2013 sono stati migliori delle attese. Per lo stesso motivo Mediobanca ha migliorato da “Underperform” (farà peggio del mercato) a “Neutrale” il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda UBS, che ha alzato da 0,87 euro a 1,15 euro il prezzo obiettivo su Saras, ribadendo il giudizio “Neutrale”.
Senza direzione i bancari.
Invariato il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è rimasto fermo a 0,1805 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la procura di Siena avrebbe messo sotto indagine undici dipendenti ed ex dipendenti di Monte dei Paschi di Siena. Gli imputati sarebbero accusati di aver truffato l’istituto per un ammontare di 47 milioni di euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha limato la posizione “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,5% allo 0,47%.
Il Banco Popolare ha registrato un progresso dell’1,89% a 1,457 euro.
Giornata positiva anche per Unicredit (+1,29% a 5,91 euro) e IntesaSanpaolo (+1,82% a 2,234 euro).
Banca Carige ha recuperato lo 0,83% a 0,412 euro. La Banca d’Italia ha chiesto all’istituto di rispettare i tempi sulla ricapitalizzazione, con l’obiettivo di portare a termine nel più breve tempo possibile l’operazione. L’azionista di riferimento di Banca Carige, la Fondazione Carige, avrebbe chiesto più tempo per organizzare l’aumento di capitale, in modo da evitare di diluire eccessivamente la quota nel capitale dell’istituto, ora pari al 46,5%.
Atlantia ha perso lo 0,6% a 18,08 euro. Gli analisti di UBS hanno peggiorato il giudizio sulla concessionaria autostradale, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Tuttavia, gli esperti hanno alzato a 18 euro il prezzo obiettivo.
Buzzi Unicem sale dello 0,89% a 14,71 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 10 febbraio Marketfield Asset Management ha incrementato la partecipazione detenuta nella società, portandola dal 5,307% al 7,006%.
YOXX ha ceduto lo 0,32% a 30,92 euro. Mediobanca ha migliorato il rating sulla società, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato), apprezzando il buon posizionamento del gruppo nei mercati internazionali. Al contrario, gli analisti di Mediobanca hanno peggiorato il giudizio su Brunello Cucinelli (invariata a 20,65 euro), portandolo da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato). Gli esperti di Piazzetta Cuccia ritengono che agli attuali prezzi il titolo sia caro rispetto alle valutazioni dei principali competitors.
MolMed ha registrato un balzo del 15,1% a 0,699 euro. Milano Finanza ha riportato le indicazioni dell’amministratore delegato della società biotech, Claudio Bordignon. Secondo il manager il 2014 sarà l’anno della svolta per l’azienda, ricordando che entro marzo sarà chiesta l’autorizzazione anticipata per la commercializzazione del composto antitumorale TK in Europa. Inoltre, Bordignon non ha escluso che MolMed possa finire nell’orbita di una società farmaceutica. Milano Finanza ha ricordato che la società biotech dovrà procedere con un aumento di capitale per 5 milioni di euro, a cui si aggiunge la proposta di attribuire la delega al CdA per aumentare il capitale fino a un massimo di 50 milioni di euro entro la fine del 2016.
Rialzo a due cifre anche per Mondo Tv (+19,8% 0,8265 euro).
Il FTSEMib ha registrato un rialzo dello 0,42% a 20.478 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,45% a 21.804 punti. Progressi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,47%) e il FTSE Italia Star (+0,63%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,99 miliardi di euro, rispetto ai 2,2 miliardi di venerdì. Su 321 titoli trattati, 198 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 112. Invariate le rimanenti undici azioni.
L’euro si è portato a 1,375 dollari. L’oro è salito a 1.340 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Giornata positiva per Finmeccanica (+0,7% a 7,18 euro) e Ansaldo-STS (+1,41% a 8,26 euro). Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera di sabato 22 febbraio il colosso cinese China Cnr corporation sarebbe interessato a rilevare il controllo di Ansaldo Breda e Ansaldo-STS. La società avrebbe già presentato una lettera d’intenti ai vertici di Finmeccanica, il socio di riferimento dei due gruppi italiani. Il quotidiano ha aggiunto che la lettera di intenti sarebbe stata firmata anche dal gruppo cinese Insigma.
Seduta tranquilla i petroliferi. Tenaris invariata a 15,4 euro. Gli analisti di Macquarie hanno tagliato da 17,1 euro a 15,9 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Per lo stesso motivo Mediobanca ha ridotto da 19,3 euro a 18,5 euro per azione la valutazione sull’azienda, anche se hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim che ha limato a 19 euro il target price su Tenaris, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2014/2016. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Barclays, invece, ha ridotto le previsioni sulla redditività per il biennio 2014/2015, confermando il giudizio “Equalweight” (neutrale).
Eni ha guadagnato lo 0,35% a 17,42 euro. Gli analisti di Barclays hanno peggiorato il rating sul Cane a sei zampe, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Equalweight” (neutrale). Gli esperti hanno anche tagliato a 20,5 euro il prezzo obiettivo. In rosso Saipem (-0,12% a 16,78 euro). La società si è aggiudicata nuovi contratti di ingegneria e costruzione offshore in Indonesia e nella Repubblica del Congo, per un valore totale di circa 520 milioni di dollari.
Ottima seduta per Saras (+3,45% a 1,17 euro). Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore di domenica ci sarebbe aperto un dossier per un eventuale passaggio del controllo della società dalla famiglia Moratti ai russi di Rosneft, attualmente accreditati del 20,99% del capitale dell’azienda. Tuttavia, al momento non ci sarebbero operazioni concrete allo studio. Non si sono fatte attendere le indicazioni degli analisti. Equita sim ha incrementato da 0,93 euro a 1,1 euro il target price su Saras, segnalando che i risultati del 2013 sono stati migliori delle attese. Per lo stesso motivo Mediobanca ha migliorato da “Underperform” (farà peggio del mercato) a “Neutrale” il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda UBS, che ha alzato da 0,87 euro a 1,15 euro il prezzo obiettivo su Saras, ribadendo il giudizio “Neutrale”.
Senza direzione i bancari.
Invariato il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è rimasto fermo a 0,1805 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la procura di Siena avrebbe messo sotto indagine undici dipendenti ed ex dipendenti di Monte dei Paschi di Siena. Gli imputati sarebbero accusati di aver truffato l’istituto per un ammontare di 47 milioni di euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha limato la posizione “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,5% allo 0,47%.
Il Banco Popolare ha registrato un progresso dell’1,89% a 1,457 euro.
Giornata positiva anche per Unicredit (+1,29% a 5,91 euro) e IntesaSanpaolo (+1,82% a 2,234 euro).
Banca Carige ha recuperato lo 0,83% a 0,412 euro. La Banca d’Italia ha chiesto all’istituto di rispettare i tempi sulla ricapitalizzazione, con l’obiettivo di portare a termine nel più breve tempo possibile l’operazione. L’azionista di riferimento di Banca Carige, la Fondazione Carige, avrebbe chiesto più tempo per organizzare l’aumento di capitale, in modo da evitare di diluire eccessivamente la quota nel capitale dell’istituto, ora pari al 46,5%.
Atlantia ha perso lo 0,6% a 18,08 euro. Gli analisti di UBS hanno peggiorato il giudizio sulla concessionaria autostradale, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Tuttavia, gli esperti hanno alzato a 18 euro il prezzo obiettivo.
Buzzi Unicem sale dello 0,89% a 14,71 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 10 febbraio Marketfield Asset Management ha incrementato la partecipazione detenuta nella società, portandola dal 5,307% al 7,006%.
YOXX ha ceduto lo 0,32% a 30,92 euro. Mediobanca ha migliorato il rating sulla società, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato), apprezzando il buon posizionamento del gruppo nei mercati internazionali. Al contrario, gli analisti di Mediobanca hanno peggiorato il giudizio su Brunello Cucinelli (invariata a 20,65 euro), portandolo da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato). Gli esperti di Piazzetta Cuccia ritengono che agli attuali prezzi il titolo sia caro rispetto alle valutazioni dei principali competitors.
MolMed ha registrato un balzo del 15,1% a 0,699 euro. Milano Finanza ha riportato le indicazioni dell’amministratore delegato della società biotech, Claudio Bordignon. Secondo il manager il 2014 sarà l’anno della svolta per l’azienda, ricordando che entro marzo sarà chiesta l’autorizzazione anticipata per la commercializzazione del composto antitumorale TK in Europa. Inoltre, Bordignon non ha escluso che MolMed possa finire nell’orbita di una società farmaceutica. Milano Finanza ha ricordato che la società biotech dovrà procedere con un aumento di capitale per 5 milioni di euro, a cui si aggiunge la proposta di attribuire la delega al CdA per aumentare il capitale fino a un massimo di 50 milioni di euro entro la fine del 2016.
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