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Piazza Affari si è presa una pausa dopo i recenti rialzi

Qualche spunto importante tra i bancari. Riflettori sempre accesi sugli editoriali: focus su Mediaset e Mondadori. Da segnalare il forte ribasso di Cell Therapeutics

di Edoardo Fagnani 27 mar 2014 ore 17:34
Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali nella giornata odierna, dopo i forti rialzi messi a segno nelle ultime due sedute. Anche oggi focus sulle aste dei titoli di stato italiani. In mattinata il Tesoro ha collocato BOT semestrali per un ammontare di 7,5 miliardi di euro: il rendimento del titolo è tornato sopra lo 0,5%. Qualche spunto importante tra i bancari. Riflettori sempre accesi sugli editoriali: focus su Mediaset e Mondadori. Da segnalare il forte ribasso di Cell Therapeutics.
Il FTSEMib ha registrato un frazionale progresso dello 0,31% a 21.174 punti, il massimo di giornata. Il FTSE Italia All Share è salito dello 0,32% a 22.582 punti. Andamento positivo anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,56%) e il FTSE Italia Star (+0,11%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,49 miliardi di euro, rispetto ai 2,85 miliardi di ieri. Su 328 titoli trattati, 159 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 157. Invariate le restanti 12 azioni.
L’euro si è portato a 1,375 dollari. L’oro è sceso a 1.295 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

Qualche spunto importante tra i bancari.
Seduta positiva per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è salito dell’1,13% a 0,242 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute comprese tra il 12 e il 24 marzo la Fondazione MPS ha venduto circa 2,09 miliardi di azioni di Monte dei Paschi di Siena a prezzi compresi tra gli 0,2258 euro e gli 0,24712 euro per azione. L’ente ha incassato oltre 490 milioni di euro e ha ridotto al 12% la quota detenuta nella banca toscana. Intanto, il presidente di Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, ha anticipato che l’aumento di capitale della banca potrebbe partire a fine maggio.
Il Banco Popolare ha recuperato lo 0,48% a 16,83 euro. L’istituto ha ufficializzato che l’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro partirà lunedì 31 marzo e terminerà giovedì 17 aprile, mentre i diritti di opzione resteranno quotati fino al 10 aprile.
La Popolare di Milano ha perso lo 0,44% a 0,6785 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo Grantham Mayo Van Otterloo è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto con una quota del 2,108% del capitale.
Segno più per IntesaSanpaolo (+1,13% a 2,32 euro). In giornata si sono riuniti i vertici dell’istituto per l’approvazione dei risultati del 2013.
In frazionale progresso Unicredit (+0,62% a 6,48 euro). Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto guidato da Federico Ghizzoni avrebbe lanciato un bond perpetuo per un ammontare di 1,25 miliardi di dollari. Il rendimento è indicato all’8%, mentre le richieste avrebbero superato gli 8 miliardi di dollari.
Spicca il balzo di Banca Carige (+12,9% a 0,57 euro), sull’ipotesi che la Fondazione Carige possa cedere una quota del capitale detenuto nella banca ligure.
Mediolanum ha guadagnato il 3,25% a 6,84 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Equita sim hanno alzato da 7,5 euro a 7,7 euro il prezzo obiettivo sulla società guidata dalla famiglia Doris, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione della compagnia. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, anche se hanno limato la stime sull’utile netto per l’esercizio in corso.

Riflettori ancora accesi sugli editoriali.
Segno più per Mediaset (+1,14% a 4,07 euro). Gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 2,8 euro a 3,3 euro il target price sul gruppo del Biscione, segnalando che la redditività è stata migliore delle attese. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il giudizio e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Anche Nomura ha aumentato il prezzo obiettivo su Mediaset, portandolo da 3,5 euro a 4 euro, in conseguenza all’incremento delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il rating “Neutrale”. Goldman Sachs, invece, ha limato la stima sull’utile per azione di Mediaset per il 2015, anche se ha confermato la società nella lista dei titoli da acquistare con convinzione, sulla base di un target price di 5,2 euro.
Mondadori ha guadagnato l’1,75% a 1,454 euro. Il gruppo di Segrate ha terminato il 2013 con una perdita netta di 185,4 milioni di euro, in aumento rispetto al rosso di 166,1 milioni dell’esercizio precedente. Inoltre, Mondadori ha diffuso le linee guida del piano industriale al 2016. La società si pone l'obiettivo di raggiungere un margine operativo lordo consolidato superiore ai 100 milioni di euro.
RcsMediagroup ha ceduto lo 0,58% a 1,716 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo Invesco LTD ha incrementato dal 2,093% al 5,065% la partecipazione detenuta nella società editoriale.

Eni ha ceduto lo 0,28% a 17,9 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo People’s Bank of China è diventato uno dei maggiori azionisti del Cane a sei zampe con una quota del 2,102% del capitale. Lo stesso giorno l’istituto cinese è diventato uno dei maggiori soci di Enel (+0,2% a 4,064 euro) con una partecipazione del 2,071% del capitale.
Terna è salita dell’1,05% a 3,85 euro. Gli analisti di Citigroup hanno ritoccato al rialzo il target price sulla società, portandolo da 3 euro a 3,15 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. Goldman Sachs, invece, ha tagliato da 3,65 euro a 3,5 euro il prezzo obiettivo su Terna, in conseguenza alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Sell” (vendere).

Fiat Chrysler ha registrato un minimo progresso dello 0,19% a 8,07 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 25 marzo Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nel colosso automobilistico, portandola dal 2,02% all’1,972%.

In rosso Buzzi Unicem (-1,34% a 13,22 euro). La società ha terminato il 2013 con ricavi per 2,75 miliardi di euro, in flessione del 2,1% rispetto ai 2,81 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Buzzi Unicem ha chiuso lo scorso anno con una perdita di 50,7 milioni di euro, in aumento rispetto al rosso di 28,5 milioni del 2012, in seguito a svalutazioni per oltre 114 milioni di euro. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro per le azioni ordinarie e di risparmio.

Tod’s è scesa dell’1,84% a 93,35 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 92,5 euro a 90,3 euro il prezzo obiettivo sulla società che fa capo a Diego Della Valle. Tuttavia, gli esperti hanno migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere) il giudizio, in seguito al ribasso subito dal titolo negli ultimi mesi.

Pirelli è salita dello 0,36% a 11,22 euro. In giornata si sono riuniti i vertici del gruppo della Bicocca per l’approvazione dei risultati del 2013.

Maire Tecnimont ha registrato un minimo progresso dello 0,33% a 2,412 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che BNP Paribas ha incrementato la posizione “short” sulla società, portandola dallo 0,73% allo 0,8%. La stessa Consob ha comunicato che Polygon Global Partners è accreditata di una posizione “short” su Maire Tecnimont, pari allo 0,53%.

Cell Therapeutics ha ceduto il 5,11% a 2,45 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 24 e il 25 marzo i manager Jack Singer e Philip Nudelmann hanno venduto azioni della società biotech per un ammontare totale rispettivamente di 208.315 dollari e di 356.126 dollari per azione.
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