Piazza Affari maglia nera in Europa: scende il rendimento dei BOT
Nervosa la galassia Ligresti: in difficoltà Fondiaria, anche oggi sospesa per eccesso di ribasso. IntesaSanpaolo guida il calo dei bancari. Male anche Telecom Italia
di Edoardo Fagnani 12 lug 2012 ore 18:00Indici in forte ribasso a Piazza Affari e in Europa. Borsa Italiana ha ignorato il risultato dell’asta del BOT con scadenza a 12 mesi. Il titolo ha spuntato un rendimento nettamente inferiore al 3%, mentre la domanda è stata discreta. Nervosa la galassia Ligresti: in difficoltà Fondiaria, anche oggi sospesa per eccesso di ribasso. IntesaSanpaolo guida il calo dei bancari. Da segnalare anche la decisa flessione di Telecom Italia.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 2% a 13.584 punti, mentre il FTSE Italia All Share è sceso dell’1,84% a 14.546 punti. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,76%) e il FTSE Italia Star (-0,85%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 1,36 miliardi di euro, rispetto agli 1,21 miliardi di ieri. Su 301 titoli trattati, 217 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance negative sono state 69. Invariate le restanti 15 azioni.
L’euro si è attestato a 1,22 dollari. L’oro vale 1.560 dollari.
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Nervosa la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI ha lasciato sul terreno l’11,5% a 56 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso, mentre Milano Assicurazioni ha registrato un progresso dell’1,42% a 0,265 euro. Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal tandem Sator-Palladio contro il progetto di fusione tra Fondiaria-SAI e Unipol (-5,31% a 13,56 euro). Di conseguenza, oggi la Consob ha dato l’ok alla pubblicazione del prospetto informativo relativo agli aumenti di capitale delle due compagnie assicurative. Le operazioni partiranno il 16 luglio.
Vendite sui bancari.
IntesaSanpaolo ha perso l’1,73% a 1,024 euro. Il numero uno, Enrico Cucchiani ha sottolineato che l'istituto è una delle banche europee con i quozienti patrimoniali più elevati. Il manager ha precisato che a oggi IntesaSanpaolo ha un Core Tier 1 al 10,7% e a fine anno dovrebbe superare significativamente questa percentuale.
Unicredit ha terminato la seduta con un calo del 2,44% a 2,72 euro. Il numero uno della banca, Federico Ghizzoni, ha comunicato che l’ammontare dei titoli di stato detenuti dall’istituto rimane agli stessi livelli di inizio anno.
Performance peggiori per il Banco Popolare (-3,94%), la Popolare dell’Emilia Romagna (-4,52%) e Mediobanca (-3,72%).
Vendite sui petroliferi. Eni è scesa dello 0,71% a 16,85 euro. Gli analisti di Nomura hanno tagliato il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe, portandolo da 21 euro a 19 euro. Segno meno anche per Saipem (-1,25% a 34,86 euro). Performance negativa anche per Tenaris (-0,91% a 14,17 euro). Gli analisti di Mediobanca hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Segno meno per Saras (-3,57% a 0,852 euro) ed Erg (-1,86% a 5,28 euro). La Consob ha comunicato che il 6 luglio Tradewinds Global Investors ha ridotto al 4,959% la partecipazione detenuta nell’azienda guidata dalla famiglia Garrone.
Enel ha ceduto il 3,19% a 2,366 euro. Morgan Stanley ha sforbiciato a 2,8 euro il prezzo obiettivo sul colosso elettrico. Il precedente target price era di 3,5 euro.
Snam ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,52% a 3,47 euro. La società ha annunciato l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario. Il nuovo titolo ha una scadenza di 6 anni e mezzo (gennaio 2019). Il rendimento dovrebbe essere equivalente al tasso mid swap di pari durata, maggiorato di 370 punti base.
Da segnalare il pesante calo di Telecom Italia che ha registrato una flessione del 6,47% a 0,7015 euro, dopo essere rimasta più volte sospesa per eccesso di ribasso. Secondo alcuni addetti ai lavori, il calo del titolo sarebbe da collegare alla decisione di alcuni fondi di ridurre la partecipazione nell’azienda.
Altra giornata difficile per i titoli del settore del lusso. Salvatore Ferragamo e Tod’s hanno perso rispettivamente il 4,14% a 14,37 euro e il 4,37% a 69 euro.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, Fiat è riuscita a limitare i danni, registrando un frazionale ribasso dello 0,34% a 4,08 euro. Il gruppo del Lingotto ha ufficializzato che l'ammontare del prestito obbligazionario annunciato ieri sarà pari a 600 milioni di euro e che i titoli avranno scadenza ottobre 2016, con prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale e cedola fissa del 7,75%.
Impregilo ha perso l’1,56% a 3,16 euro. Oggi era in agenda l’assemblea degli azionisti della società di costruzioni. Secondo alcune indicazioni, il fondo Amber sarebbe stato presente all’incontro con una quota dell’8,5% del capitale. Salini sarebbe accreditata del 29,949%, mentre Gavio avrebbe il 29,959% del capitale. Intanto, il tribunale civile di Milano ha respinto il ricorso presentato dalla stessa Salini contro la Igli di Gavio, accusata di concerto con alcuni soci di minoranza.