NAVIGA IL SITO

Piazza Affari, incertezza protagonista anche oggi

Spunti importanti tra i bancari, dove spiccano i progressi della Popolare di Milano e del Banco Popolare. In forte ribasso, invece, Moncler, dopo la diffusione dei risultati del 2013

di Edoardo Fagnani 25 feb 2014 ore 17:36
Variazioni minime per Piazza Affari e per le principali borse europee nella seduta odierna. Il governo guidato da Matteo Renzi ha ottenuto la fiducia da Senato con 169 voti a favore e 139 contrari. Intanto oggi ha preso il via la tre giorni di aste di titoli di stato italiani: il Tesoro ha collocato un CTZ e un Btp indicizzato all’inflazione. Il rendimento del titolo con scadenza a 24 mesi è sceso sotto l’1%. Spunti importanti tra i bancari, dove spiccano i progressi della Popolare di Milano e del Banco Popolare. In forte ribasso, invece, Moncler, dopo la diffusione dei risultati dell’esercizio 2013.
Il FTSEMib ha registrato una minima flessione dello 0,02% a 20.473 punti, mentre il FTSE Italia All Share è salito dello 0,02% a 21.808 punti. Progressi minimi per il FTSE Italia Mid Cap (+0,19%) e il FTSE Italia Star (+0,16%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,97 miliardi di euro, rispetto agli 1,99 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 140 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 166. Invariate le restanti 16 azioni.
L’euro si è confermato a 1,375 dollari. L’oro si è attestato oltre i 1.340 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

Spunti importanti tra i bancari.
La Popolare di Milano è balzata del 6,93% a 0,54 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 0,5 euro a 0,64 euro il target price sull’istituto, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione della banca. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Indicazione simile da Goldman Sachs, che ha aumentato da 0,62 euro a 0,71 euro il prezzo obiettivo sulla Popolare di Milano. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio sulla banca e hanno inserito l’istituto nella lista dei titoli da acquistare con convinzione.
Il Banco Popolare ha registrato un progresso del 2,88% a 1,499 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha ridotto la posizione corta sul Banco Popolare, portandola dal 2,31% al 2,22%.
Giornata positiva anche per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è salito dello 0,44% a 0,1813 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore la Fondazione MPS dovrebbe perfezionare entro la fine di marzo la cessione di una quota rilevante del capitale dell’istituto senese. Ad oggi l’ente è accreditato del 2% del capitale di Monte dei Paschi di Siena, dopo aver ceduto sul mercato il 2% nel mese di gennaio. Intanto, gli analisti di HSBC hanno migliorato il giudizio sull’istituto toscano, portandolo da “Underweight” (sottopesare) a “Neutrale”.
Variazioni minime per Unicredit (-0,08% a 5,905 euro) e IntesaSanpaolo (+0,09% a 2,236 euro).
Azimut è salita dello 0,17% a 24,08 euro. Mediobanca ha alzato da 18 euro a 26 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia, in seguito a una visione più positiva sul settore del risparmio gestito. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Per lo stesso motivo gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno aumentato il target price su Mediolanum (+0,37% a 6,725 euro) e Banca Generali (+0,83% a 23,2 euro), portandolo rispettivamente a 7,3 euro e a 23 euro. Gli analisti hanno confermato il giudizio “Neutrale” su entrambe le compagnie.

Moncler ha lasciato sul terreno l’11% a 13,2 euro. La società ha chiuso il 2013 con ricavi pari a 580,6 milioni di euro, in incremento del 19% a tassi di cambio correnti, rispetto ai 489,2 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente, e del 25% a tassi di cambio costanti. Gli analisti stimavano un fatturato di 576 milioni. L'ultima riga del conto economico ha evidenziato un utile normalizzato di 96,3 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto agli 82,4 milioni di fine 2012. L'utile netto reported è stato invece pari a 92,1 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto all'esercizio 2012. Gli analisti prevedevano un risultato finale di 95 milioni. Dopo la diffusione dei risultati trimestrali gli analisti di UBS hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Moncler, portandolo da 12,1 euro a 12,3 euro, in seguito alla revisione delle stime sulla marginalità per l’esercizio in corso. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di vendita delle azioni. Indicazione simile da Jp Morgan, che ha alzato da 13 ,5 euro a 14 euro il target price sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Qualche spunto i petroliferi. Tenaris ha registrato un ribasso dello 0,91% a 15,26 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 16,2 euro a 14,6 euro il target price sulla società, in seguito alla riduzione dell’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti consigliano di vendere le azioni.
Eni ha terminato la giornata con un progresso dello 0,34% a 17,48 euro.
Ancora un ottima seduta per Saras (+6,84% a 1,25 euro). Gli analisti di Banca IMI hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società guidata dalla famiglia Moratti, portandolo da 0,8 euro a 1,04 euro, sulla possibilità di un cambio nell’azionariato dell’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Mediaset ha guadagnato lo 0,34% a 4,144 euro. Mediobanca ha alzato da 2,95 euro a 3,47 euro il target price sul gruppo del Biscione. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il giudizio, in seguito alla revisione al ribasso delle stime sulla redditività e sulla pubblicità in Italia per l’esercizio in corso.
Seat Pagine Gialle ha perso il 5,56% a 0,0017 euro. L'agenzia S&P ha deciso di confermare a "D" (default) il rating sul debito a lungo termine della società editoriale. Contemporaneamente l’azienda ha proceduto a ritirare i propri rating sull'azienda italiana.

Prysmian è scesa del 3,36% a 18,41 euro. La società ha chiuso il 2013 con ricavi pari a 7,27 miliardi di euro, mentre l’utile netto è stato pari a 154 milioni, in flessione dell’8,6% rispetto ai 169 milioni dell’anno precedente. A fine anno l’indebitamento netto era pari a 834 milioni, in miglioramento rispetto ai 918 milioni di euro di fine 2012. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,42 euro per azione.

Fiat Chrysler ha recuperato lo 0,26% a 7,595 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 febbraio Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti del gruppo del Lingotto. La banca norvegese è accreditata del 2,015% del capitale dell’azienda italiana.

Da segnalare il forte rialzo di Indesit (+3,19% a 10,99 euro). Secondo quanto riportato dalla stampa, il gruppo cinese Haier sarebbe interessato a siglare una partnership strategica con l’azienda italiana.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.