NAVIGA IL SITO

Piazza Affari incerta: MPS e Banca Carige sull'ottovolante

Tonfo della Popolare Etruria e Lazio, dopo che la Popolare di Vicenza ha deciso di abbandonare il progetto di integrazione con l’istituto toscano. Pesante ribasso anche per Mondadori

di Edoardo Fagnani 18 giu 2014 ore 17:37
Piazza Affari e le principali borse europee hanno registrato variazioni frazionali nella seduta odierna. Banche sempre protagoniste: riflettori accesi sul Monte dei Paschi di Siena e su banca Carige. Tonfo della Popolare Etruria e Lazio, dopo che la Popolare di Vicenza ha deciso di abbandonare il progetto di integrazione con l’istituto toscano. Pesante ribasso anche per Mondadori: il gruppo di Segrate ha completato il collocamento privato di 29.953.500 azioni ordinarie.
Il FTSEMib ha recuperato lo 0,15% a 22.030 punti, mentre il FTSE Italia All Share è salito dello 0,11% a 23.349 punti. In rosso, invece, il FTSE Italia Mid Cap (-0,31%) e il FTSE Italia Star (-0,58%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,31 miliardi di euro, rispetto ai 2,66 miliardi di ieri. Su 319 titoli trattati, 119 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 184. Invariate le rimanenti 16 azioni.
L’euro si è attestato sopra i 1,355 dollari, prima delle decisioni della FED in materia di politica monetaria. L’oro si è confermato a 1.270 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

Banche sempre protagoniste.
Sulle montagne russe il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo dell’istituto toscano ha registrato una flessione del 4,61% a 2,444 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. In rialzo, invece, i diritti relativi all’aumento di capitale (+4,34% a 20,42 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Susquehanna International Holdings ha ridotto lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandolo dal 2,85% all’1,26%.
Giornata nervosa per Banca Carige. Le azioni dell’istituto ligure sono scese del 3,31% a 0,1755 euro. Segno più, invece, per i diritti relativi all’aumento di capitale (+1,13% a 0,26 euro). Mediobanca ha comunicato di aver iniziato un'attività di arbitraggio tra le azioni ordinarie Banca Carige e i corrispondenti diritti d'opzione rivenienti dall'aumento di capitale dell'istituto ligure. La banca di Piazzetta Cuccia ha precisato che l'operatività potrà riguardare fino a un massimo di circa 151 milioni di azioni di Banca Carige. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Mediobanca ha incrementato la posizione “short” su Banca Carige, portandola dallo 0,64% all’1,47%. La stessa Consob ha comunicato che anche Susquehanna International Holdings ha aperto una posizione corta sulla banca ligure, pari allo 0,58%.
La Popolare di Milano è scesa dello 0,95% a 0,6785 euro. L'agenzia S&P ha deciso di non mantenere più sotto osservazione il rating sulla banca. La decisione riflette il successo dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro appena concluso. Il rating sulla solidità patrimoniale dell'istituto resta confermato a "B+". Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano "Stabili". Sempre S&P ha migliorato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale della Popolare dell'Emilia Romagna (+1,07% a 8,025 euro), portandolo da "BB-" a "BB", in seguito all'approvazione dell'operazione di rafforzamento patrimoniale fino ad un massimo di 750 milioni di euro. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono negative. La stessa S&P ha confermato a “BB-” il rating sulla solidità patrimoniale del Banco Popolare (-0,21% a 14,11 euro). Le prospettive sul rating della banca per i prossimi trimestri restano “negative”.
La Popolare Etruria e Lazio ha subito uno scivolone del 14,1% a 0,7745 euro. La Popolare di Vicenza ha deciso di abbandonare il progetto di integrazione con l’istituto toscano, che prevedeva il lancio di un’opa amichevole a un euro per azione. Il programma si è arenato sulla visione contrapposta dei vertici delle due banche.
Azimut ha recuperato lo 0,61% a 19,77 euro. La compagnia ha acquistato l’82,14% di Profie, holding messicana che controlla l’intero capitale di Más Fondos, la principale società indipendente messicana di distribuzione nel settore del risparmio gestito. Il controvalore dell'operazione è stato fissato a 6 milioni di euro.
Anima Holding ha subito una flessione dello 0,64% a 4,37 euro. Banca IMI ha iniziato la copertura sulla compagnia con un prezzo obiettivo di 4,95 euro e l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio. Gli esperti prevedono una crescita media annua di oltre il 10% dell’utile netto nel periodo 2013/2016.

Spunti importanti tra gli editoriali.
Mondadori ha registrato un tonfo del 7,2% a 1,07 euro. Il gruppo di Segrate ha completato il collocamento privato di 29.953.500 azioni ordinarie a un prezzo per azione pari a 1,06 euro, per un controvalore totale di 31,75 milioni di euro. Nel dettaglio, l'operazione prevedeva l'offerta di massime 15.000.000 azioni ordinarie di nuova emissione, pari al 6,09% dell'attuale capitale, derivanti da un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione. A queste si sono aggiunte 14.953.500 azioni proprie, pari al 6,07% del capitale.
Mediaset ha messo a segno un progresso del 2,03% a 3,612 euro. Il colosso spagnolo Telefonica ha annunciato di aver presentato un’offerta vincolante per rilevare il 22% di Digital+ detenuto dal gruppo del Biscione. L’azienda iberica ha valutato la partecipazione 295 milioni di euro, anche se l’offerta potrebbe salire fino a 355 milioni.
RcsMediagroup è scesa del 2,69% a 1,375 euro. La Consob ha aggiornato la composizione azionaria della società editoriale, in seguito alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie. In particolare, la quota detenuta dalla Giovanni Agnelli SAPA si è ridotta dal 20,552% al 16,734%, mentre la partecipazione di Diego Della Valle è scesa dall’8,996% al 7,325%. Finsoe e Pirelli hanno ridotto la presenza rispettivamente al 4,601% e al 4,433% del capitale.

Generali ha messo a segno un rialzo dello 0,73% a 16,54 euro. Secondo Il Sole24Ore sarebbe stato trovato l'accordo di massima con Btg Pactual per la cessione di Bsi. La transazione dovrebbe concludersi sulla base di una valutazione compresa tra gli 1,4 e gli 1,6 miliardi di euro.

Saras ha terminato la giornata con un tonfo del 7,53% a 0,97 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che l’11 giugno Generali ha limato la partecipazione detenuta nella società guidata dalla famiglia Moratti, portandola dal 2,26% al 2,234%.

CNH Industrial ha guadagnato lo 0,51% a 7,84 euro. La società ha comunicato che TürkTraktör, la joint-venture siglata con Koç Holding, ha aperto il secondo stabilimento produttivo, situato a Erenler nella regione di Sakarya.

YOOX ha ceduto il 5,1% a 19,74 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato da 38,5 euro a 29 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno tolto YOOX dalla lista dei titoli da acquistare con convinzione, ma hanno ribadito il giudizio “Buy” (acquistare).
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.