Piazza Affari debole, Monte dei Paschi di Siena passa in positivo
Il Sole24Ore ha segnalato che l'istituto senese diventa contendibile. Ottimo avvio di giornata per Finmeccanica, dopo la diffusione dei dati di bilancio
di Edoardo Fagnani 20 mar 2014 ore 10:00
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in frazionale calo. Pesano le indicazioni fornite ieri dalla FED. La Banca Centrale ha deciso di ridurre di 10 miliardi di dollari il programma di acquisto di titoli di stato e ha ventilato la possibilità di tornare ad aumentare gradualmente i tassi di interesse a partire dalla seconda metà del 2015.
Il FTSEMib è in flessione dello 0,11%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,09%. Progressi minimi per il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%) e il FTSE Italia Star (+0,04%).
Indici in rosso ieri a Wall Street, dopo le indicazioni della FED. Il Dow Jones ha registrato una flessione dello 0,7% a 16.222 punti. Performance negativa anche per l’S&P500 (-0,61% a 1.861 punti). Segno meno anche per il Nasdaq, che ha ceduto lo 0,59% a 4.308 punti.
Chiusura negativa per la borsa di Tokyo, dopo un discreto avvio di giornata. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno l’1,65% a 14.224 punti, allineandosi alle performance delle principali piazze finanziarie asiatiche.
L’euro si è riportato a 1,38 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici in Europa e negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.330 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Avvio di seduta nervoso per il Monte dei Paschi di Siena (+1% a 0,2434 euro). Il Sole24Ore ha segnalato che, con l'operazione che ha visto la Fondazione MPS scendere al 15% della banca, l'istituto senese diventa contendibile. A questo punto l'ente cercherebbe un altro partner stabile cui cedere un pacchetto azionario di circa 10%.
Segno più anche per Unicredit (+0,69% a 6,525 euro). Gli analisti di Mediobanca hanno aumentato da 6 euro a 8 euro il target price sull’istituto, sulla possibilità che la banca possa incrementare il dividendo nei prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
In rosso la Popolare di Milano (-0,51% a 0,679 euro). L’agenzia S&P tiene sotto osservazione il rating sulla solidità patrimoniale della banca per un possibile peggioramento, in attesa del prossimo aumento di capitale e dell’entrata in vigore della nuova governance societaria. Gli esperti hanno ribadito il rating “BB-”, che conferma l’istituto tra gli emittenti speculativi.
Terna recupera lo 0,05% a 3,868 euro. Il numero uno dell’azienda, Flavio Cattaneo, ha dichiarato che il piano di sviluppo per il periodo 2014-2023 presentato al ministero dello Sviluppo economico prevede investimenti per 8 miliardi di euro.
Snam perde lo 0,91% a 4,136 euro. Dopo la diffusione dei target del piano industriale gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da 4,2 euro a 4,4 euro il prezzo obiettivo sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il rating, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere).
Finmeccanica registra un progresso del 2,41% a 7,22 euro. La società aeronautica ha terminato il 2013 con ricavi per 16,03 miliardi di euro, in flessione del 2,9% rispetto ai 16,5 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Finmeccanica ha terminato il 2013 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 28 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 834 milioni dell’esercizio precedente. Per il 2014 la società prevede ricavi compresi tra i 13 miliardi e i 13,5 miliardi di euro, mentre il risultato operativo dovrebbe collocarsi tra i 930 milioni e i 980 milioni di euro.
Buzzi Unicem sale dello 0,3% a 13,26 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 12,7 euro a 12,9 euro, segnalando che le probabili difficoltà dell’attività in Ucraina e in Russia saranno compensate dal miglioramento in altre aree. Gli esperti hanno confermato il rating “Equalweight” (Neutrale).
Salini Impregilo guadagna il 2,11% a 4,544 euro. La società ha chiuso il 2013 con ricavi per 3,97 miliardi di euro (dato proforma), in crescita del 13,6% rispetto ai 3,5 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Salini Impregilo ha terminato lo scorso anno con un utile netto di 99,19 milioni di euro, risultato che si confronta con la perdita di 117,43 milioni contabilizzata nel 2012. I vertici di Salini Impregilo prevedono di chiudere l’esercizio in corso con una crescita dei ricavi nell’ordine del 10%, mentre la marginalità dovrebbe attestarsi a oltre il 5%.
Il FTSEMib è in flessione dello 0,11%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,09%. Progressi minimi per il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%) e il FTSE Italia Star (+0,04%).
Indici in rosso ieri a Wall Street, dopo le indicazioni della FED. Il Dow Jones ha registrato una flessione dello 0,7% a 16.222 punti. Performance negativa anche per l’S&P500 (-0,61% a 1.861 punti). Segno meno anche per il Nasdaq, che ha ceduto lo 0,59% a 4.308 punti.
Chiusura negativa per la borsa di Tokyo, dopo un discreto avvio di giornata. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno l’1,65% a 14.224 punti, allineandosi alle performance delle principali piazze finanziarie asiatiche.
L’euro si è riportato a 1,38 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici in Europa e negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.330 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Avvio di seduta nervoso per il Monte dei Paschi di Siena (+1% a 0,2434 euro). Il Sole24Ore ha segnalato che, con l'operazione che ha visto la Fondazione MPS scendere al 15% della banca, l'istituto senese diventa contendibile. A questo punto l'ente cercherebbe un altro partner stabile cui cedere un pacchetto azionario di circa 10%.
Segno più anche per Unicredit (+0,69% a 6,525 euro). Gli analisti di Mediobanca hanno aumentato da 6 euro a 8 euro il target price sull’istituto, sulla possibilità che la banca possa incrementare il dividendo nei prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
In rosso la Popolare di Milano (-0,51% a 0,679 euro). L’agenzia S&P tiene sotto osservazione il rating sulla solidità patrimoniale della banca per un possibile peggioramento, in attesa del prossimo aumento di capitale e dell’entrata in vigore della nuova governance societaria. Gli esperti hanno ribadito il rating “BB-”, che conferma l’istituto tra gli emittenti speculativi.
Terna recupera lo 0,05% a 3,868 euro. Il numero uno dell’azienda, Flavio Cattaneo, ha dichiarato che il piano di sviluppo per il periodo 2014-2023 presentato al ministero dello Sviluppo economico prevede investimenti per 8 miliardi di euro.
Snam perde lo 0,91% a 4,136 euro. Dopo la diffusione dei target del piano industriale gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da 4,2 euro a 4,4 euro il prezzo obiettivo sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il rating, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere).
Finmeccanica registra un progresso del 2,41% a 7,22 euro. La società aeronautica ha terminato il 2013 con ricavi per 16,03 miliardi di euro, in flessione del 2,9% rispetto ai 16,5 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Finmeccanica ha terminato il 2013 con un utile netto (esclusa la quota di terzi) di 28 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 834 milioni dell’esercizio precedente. Per il 2014 la società prevede ricavi compresi tra i 13 miliardi e i 13,5 miliardi di euro, mentre il risultato operativo dovrebbe collocarsi tra i 930 milioni e i 980 milioni di euro.
Buzzi Unicem sale dello 0,3% a 13,26 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 12,7 euro a 12,9 euro, segnalando che le probabili difficoltà dell’attività in Ucraina e in Russia saranno compensate dal miglioramento in altre aree. Gli esperti hanno confermato il rating “Equalweight” (Neutrale).
Salini Impregilo guadagna il 2,11% a 4,544 euro. La società ha chiuso il 2013 con ricavi per 3,97 miliardi di euro (dato proforma), in crescita del 13,6% rispetto ai 3,5 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Salini Impregilo ha terminato lo scorso anno con un utile netto di 99,19 milioni di euro, risultato che si confronta con la perdita di 117,43 milioni contabilizzata nel 2012. I vertici di Salini Impregilo prevedono di chiudere l’esercizio in corso con una crescita dei ricavi nell’ordine del 10%, mentre la marginalità dovrebbe attestarsi a oltre il 5%.
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