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Piazza Affari con il freno a mano tirato: attesa per la BCE

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la giornata con gli indici intorno alla parità. Riflettori accesi sulla riunione della BCE e sulla seguente conferenza stampa di Mario Draghi

di Edoardo Fagnani 3 apr 2014 ore 10:04
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la giornata con gli indici intorno alla parità. Riflettori accesi sulla riunione della BCE e sulla seguente conferenza stampa di Mario Draghi. Gli analisti non attendono novità sulla politica monetaria della banca centrale europea. Secondo gli analisti di IntesaSanpaolo, la BCE cercherà di rafforzare ulteriormente la guidance e di enfatizzare che i tassi rimarranno fermi almeno fino al primo trimestre del 2016.
Il FTSEMib sale dello 0,22%, mentre il FTSE Italia All Share recupera lo 0,18%. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,35%) e il FTSE Italia Star (+0,2%).
Indici in leggero rialzo a Wall Street nella seduta di ieri. Il Dow Jones ha registrato un progresso dello 0,24% a 16.573 punti. Performance simile per l’S&P500 (+0,29% a 1.890 punti, dopo aver segnato il nuovo massimo storico a 1.893 punti). Segno più anche per il Nasdaq, che ha guadagnato lo 0,2% a 4.276 punti.
Chiusura positiva anche per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con un progresso dello 0,84% a 15.072 punti.
L’euro si mantiene a 1,375 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici in Europa e negli Stati Uniti. L’oro si conferma a 1.295 dollari.

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Ancora in rosso il Banco Popolare, dopo il calo subito nelle ultime due giornate. Il titolo dell’istituto cede lo 0,85% a 15,12 euro. Segno meno anche per i diritti relativi all’aumento di capitale che perdono il 2,07% a 5,67 euro. Intanto, gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato da 18 euro a 15 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare, in seguito alla revisione delle stime sulla redditività, dopo il lancio dell’aumento di capitale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).
Avvio incerto per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano recupera lo 0,14% a 0,2786 euro. Secondo quanto scritto su MF, la quota detenuta da BlackRock in Monte dei paschi di Siena sarebbe salita all’8,5%, rispetto al 5,7% segnalato dalla Consob. Questa indiscrezione non è stata ancora smentita e la conferma potrebbe arrivare solo in assemblea.
Segno più per IntesaSanpaolo (+0,4% a 2,482 euro). Secondo Il Sole24Ore l’istituto starebbe valutando la cessione di una parte dei 27 miliardi di euro di crediti deteriorati che l'istituto "ha inserito nella sua bad bank interna". La quota di crediti messa sul mercato sarebbe pari a 8 miliardi. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 1,9 euro a 2,7 euro il target price su IntesaSanpaolo. Gli esperti hanno anche migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere) il rating, in quanto considerano positiva un’eventuale cessione di una quota di crediti deteriorati.
Un minimo progresso per Unicredit (+0,08% a 6,59 euro). Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto avrebbe lanciato un prestito obbligazionario triennale a tasso variabile. Il rendimento è indicato a 105 punti base oltre il tasso Euribor a 3 mesi.

In rialzo anche Saipem (+1,42% a 17,86 euro). Gli analisti di Société Générale hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 18 euro a 19 euro, in seguito alla revisione del portafoglio di attività per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere), anche se hanno peggiorato le stime sulla redditività.
Saras
perde l’1,13% a 1,226 euro. Gli analisti di UBS hanno peggiorato il giudizio sulla compagnia guidata dalla famiglia Moratti e ora consigliano di vendere le azioni, dopo il rialzo messo a segno dal titolo nei primi tre mesi del 2014. Gli esperti hanno portato il target price a 1,1 euro.
Enel Green Power guadagna lo 0,4% a 2,018 euro. Oggi la società energetica presenterà i target del piano industriale per il periodo 2014/2018.

Prysmian sale dello 0,27% a 18,84 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 20,7 euro a 21,2 euro il target price sulla società, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Mediobanca, che ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Prysmian, portandolo da 19,8 euro a 19,9 euro, con un rating “Outperform” (farà meglio del mercato). Indicazione simile da NatIxis, che ha alzato da 18 euro a 19 euro il target price sulla società, confermando il giudizio “Neutrale”.

Maire Tecnimont registra un rialzo del 2,65% a 2,714 euro. La società ha comunicato che la controllata KT - Kinetics Technology si è aggiudicata due contratti da parte di Total Olefins Antwerpen relativi al progetto Refinery Off Gas presso la raffineria di Total ad Anversa, in Belgio. Il valore complessivo dei contratti sarà pari a circa 190 milioni. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno peggiorato il giudizio su Maire Tecnimont, portandolo da “Accumulate” a “Hold” (mantenere), dopo il rialzo messo a segno dal titolo nelle ultime settimane.

Piaggio balza del 5,01% a 2,852 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 2,75 euro a 2,88 euro per azione la valutazione sulla società motociclistica, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
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