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Piazza Affari, banche protagoniste (in negativo)

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna in territorio negativo, penalizzate dall’avvio negativo di Wall Street. Bene Mediaset e Maire Tecnimont

di Edoardo Fagnani 26 giu 2014 ore 17:37
Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna in territorio negativo, penalizzate dall’avvio negativo di Wall Street. È proseguita la tre giorni di aste di titoli di stato italiani. In mattinata, il Tesoro ha collocato BOT semestrali per un ammontare di 7,5 miliardi di euro: il rendimento è sceso allo 0,309%. Niente rimbalzo per il Monte dei Paschi di Siena, dopo due giorni di ribassi consistenti. Al contrario, spiccano i forti rialzi di Mediaset e di Maire Tecnimont.
Il FTSEMib è sceso dello 0,39% a 21.385 punti. Secondo Vincenzo Longo, Market Strategist di IG, l’eventuale cedimento di area 21.400 aprirebbe a un affondo verso area 21mila punti. In rosso anche il FTSE Italia All Share che ha ceduto lo 0,3% a 22.702 punti. In rialzo di mezzo punto percentuale il FTSE Italia Mid Cap (+0,56%) e il FTSE Italia Star (+0,58%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,7 miliardi di euro, rispetto ai 3,5 miliardi di ieri. Su 322 titoli trattati, 136 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 168. Invariate le rimanenti 18 azioni.
L’euro si è riportato a 1,36 dollari. L’oro è risalito a 1.315 dollari.

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Hanno prevalso le vendite sui bancari.
Niente rimbalzo per il Monte dei Paschi di Siena, dopo due giorni di forti ribassi. Il titolo della banca toscana ha registrato una flessione dello 0,33% a 1,495 euro. Vincenzo Longo, Market Strategist di IG, non vede spazi di ripresa per l’istituto senese. L'esperto ha ricordato che il titolo ha perso quasi il 45% dai massimi intraday della scorsa settimana e la discesa potrebbe non essere terminata. Inoltre, man mano che prosegue l’esercizio del diritto, il prezzo del titolo sembra allinearsi al costo sostenuto da coloro che hanno preferito acquistare i diritti la scorsa settimana. "Sulla base di questo ragionamento la discesa potrebbe proseguire sino a 1,26 euro", ha chiosato Longo. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che ODEY Asset Management ha ridotto lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena, portandolo dallo 0,74% allo 0,57%. Indicazione simile da Tibra Equities Europe, che ha diminuito dall’1,97% allo 0,37% lo “short” sull’istituto. La stessa Consob ha comunicato che Verrazzano Capital ha aperto una posizione corta sulla banca toscana, pari al 2,14%.
La Popolare di Milano ha perso il 2,25% a 0,672 euro. Il Sole24Ore ha riportato le dichiarazioni dell’amministratore delegato, Giuseppe Castagna, secondo cui l’istituto potrebbe valutare eventuali progetti di aggregazione, dopo che la Banca d'Italia ha disposto la rimozione integrale degli add-on patrimoniali, vale a dire i maggiori requisiti patrimoniali imposti a seguito degli accertamenti ispettivi 2010/2011. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 5 giugno Athena Capital ha ridotto la partecipazione detenuta nella Popolare di Milano, portandola dal 7,02% al 5,734%. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato lo “short” sulla Popolare di Milano portandolo dall’1,34% all’1,41%.
In difficoltà Banca Carige. Le azioni dell’istituto ligure sono scese del 2,52% a 0,1589 euro. Performance negativa, invece, per i diritti relativi all’aumento di capitale (-5,77% a 0,204 euro). La Fondazione Carige ha ottenuto il via libera dalla Banca d’Italia ha sottoscrivere l’aumento di capitale dell’istituto ligure per la quota di competenza, pari al 19%. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Mediobanca ha incrementato la posizione “short” su Banca Carige portandola dal 3,3% al 3,95%.
IntesaSanpaolo ha ceduto lo 0,09% a 2,29 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 17 giugno Generali ha ridotto la partecipazione detenuta nella banca guidata da Carlo Messina, portandola dal 2,631% all’1,869% del capitale.
Segno meno per la Popolare dell’Emilia Romagna. Le azioni hanno perso lo 0,77% a 6,45 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno registrato un ribasso del 5,08% a 0,56 euro.
Sono tornati gli acquisti sulla Popolare di Sondrio. Le azioni hanno recuperato il 4,64% a 3,61 euro, mentre i diritti relativi all’aumento di capitale sono balzati del 43,4% a 0,22 euro.

ENI ha registrato una flessione dello 0,5% a 19,8 euro. Il Cane a sei zampe e PetroVietnam hanno siglato un Production Sharing Contract per l’esplorazione del Blocco offshore 122, che si estende su una superficie di 6.900 chilometri quadrati nel Bacino di Phu Khanh, in acque profonde fino a 2.000 metri. Il periodo di esplorazione durerà 7 anni.
Terna ha guadagnato lo 0,77% a 3,914 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 18 giugno Generali ha incrementato la partecipazione detenuta nella società, portandola dal 2,004% alo 2,442% del capitale.
Hera ha recuperato lo 0,19% a 2,13 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la municipalizzata avrebbe emesso un prestito obbligazionario decennale per un ammontare di 500 milioni di euro. Il rendimento del titolo è stato fissato al 2,436%, 100 punti base oltre il tasso mid swap di durata equivalente.

Telecom Italia ha registrato un frazionale progresso dello 0,27% a 0,9325 euro. Il consiglio di amministrazione di Telco, l'azionista di riferimento della compagnia telefonica italiana, ha approvato il progetto di scissione parziale della società per effetto della quale si determinerà l'assegnazione a quattro società beneficiarie di nuova costituzione, interamente controllate da ciascun azionista, della quota di propria competenza della partecipazione detenuta in Telecom Italia (22,4% del capitale ordinario). Di conseguenza, il 14,77% di Telecom Italia sarà assegnato alla newco controllata da Telefonica, il 4,32% a Generali e l'1,64% a ciascuna delle newco controllate da IntesaSanpaolo e da Mediobanca. Intanto, Exane ha aumentato il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, portandolo da un euro a 1,12 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Mediaset è salita del 2,11% a 3,478 euro. Secondo quanto scritto su MF il network televisivo arabo Al Jazeera sarebbe interessato a entrare nel capitale di Mediaset Premium, l’azienda che controlla le attività di pay-tv del gruppo del Biscione. In particolare, un esponente della famiglia reale del Qatar ha dichiarato apertamente che Mediaset potrebbe rappresentare un’interessante opportunità e starebbe valutando un’alleanza proprio in Mediaset Premium.

Atlantia ha guadagnato lo 0,19% a 20,59 euro. L’agenzia Fitch ha migliorato le prospettive sul rating della concessionaria autostradale, portandole da “Negative” a “Stabili”, in seguito all’incremento del traffico sulla rete autostradale. Gli esperti hanno confermato ad “A-” il rating sul debito a lungo termine.

Salvatore Ferragamo ha messo a segno un progresso del 3,56% a 21,54 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno migliorato il rating sulla società del lusso, portandolo da “Underperform” (farà peggio del mercato) a “Neutrale”, in seguito al ribasso subito dal titolo negli ultimi mesi. Gli esperti hanno confermato il target price di 21 euro.

CNH Industrial è salita dell’1,07% a 7,565 euro. La società ha annunciato che il prestito obbligazionario che sarà emesso dalla controllata CNH Industrial Capital avrà un ammontare nominale pari a 500 milioni di dollari con cedola al 3,375%, scadenza nel 2019 e prezzo di emissione pari al 99,426% del valore nominale. Il bond sarà destinato agli investitori istituzionali.

STM ha perso il 2,28% a 6,64 euro. La società ha annunciato il lancio dell’offerta di obbligazioni senior unsecured convertibile per un ammontare pari a un miliardo di dollari. I bond saranno emessi in due tranche, con scadenza rispettivamente a 5 e 7 anni. Inoltre, STM ha annunciato il lancio di un programma di riacquisto di azioni proprie, relativo al 2,2% del capitale della società.

Campari è scesa dello 0,16% a 6,37 euro. Gli analisti di Nomura hanno tagliato le stime sull’azione della società per il biennio 2014/2015, in seguito ai costi sostenuti per finanziare le recenti acquisizioni. Gli esperti hanno confermato il target price di 6,2 euro e il giudizio “Neutrale”.

Maire Tecnimont è balzata del 3,46% a 2,332 euro. La società ha annunciato l’aggiudicazione di contratti e integrazioni per attività di Engineering e Procurement, licensing e servizi di ingegneria per un valore complessivo pari a circa 199 milioni di euro.

Ottima performance per Risanamento (+4,86% a 0,179 euro). La società immobiliare ha perfezionati i contratti definitivi di cessione aventi ad oggetto otto immobili dei nove costituenti l’intero portafoglio francese. Il prezzo pari a 1,09 miliardi di euro è stato interamente corrisposto.
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