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Piazza Affari, bancari protagonisti (nel bene e nel male…)

Piazza Affari nervosa nell’ultima seduta della settimana, con i principali in rosso a fine giornata. Molto bene la Popolare di Milano, mentre MPS ha registrato un pesante ribasso

di Edoardo Fagnani 1 feb 2013 ore 17:49

Piazza Affari nervosa nell’ultima seduta della settimana, con i principali in rosso a fine giornata. Performance positive, invece, per le principali borse europee, in scia alla buona partenza di Wall Street. Seduta nervosa per i bancari: molto bene la Popolare di Milano, mentre MPS ha registrato un pesante ribasso. Giornata negativa per Saipem e Seat Pagine Gialle. In forte rialzo, invece, Autogrill e Salvatore Ferragamo.
Il FTSEMib è sceso dello 0,69% a 17.319 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato una flessione dello 0,55% a 18.277 punti. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,37%) e il FTSE Italia Star (+0,78%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,83 miliardi di euro, rispetto ai 3,18 miliardi di ieri. Su 327 titoli trattati, 151 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 166. Invariate le restanti dieci azioni.
L’euro ha raggiunto gli 1,37 dollari. L’oro è risalito a 1.670 dollari.

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In generale ribasso i bancari. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la procura di Trani starebbe indagando sui prodotti derivati emessi da cinque istituti italiani. Le banche coinvolte sarebbero BNL, il Credem, Monte dei Paschi di Siena, IntesaSanpaolo e Unicredit.
La Popolare di Milano è balzata del 9,58% a 0,542 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. Secondo quanto scritto su La Repubblica, i vertici della banca avrebbero in progetto la trasformazione dell’istituto in Spa. Uno dei cambiamenti più importanti sarà quello del passaggio dal voto capitario (tipico delle cooperative) a quello in base alle azioni possedute. La Popolare di Milano ha precisato che, come già annunciato precedentemente, il tema della governance è oggetto di analisi e studio. Il management ha ribadito che qualsiasi ipotesi concreta di evoluzione della tematica è prematura.
In rosso, invece, il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana ha subito un ribasso del 5,92% a 0,232 euro. L’agenzia S&P ha tagliato di un livello il rating a lungo termine del Monte dei Paschi di Siena, portandolo da “BB+” a “BB”, in conseguenza delle potenziali perdite su alcuni prodotti strutturati. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri rimangono “negative”. Intanto, Gabriello Mancini, presidente della Fondazione MPS (l’azionista di riferimento della banca toscana), ha precisato che la situazione dell’istituto è sotto controllo, smentendo possibili problemi di liquidità per l’ente nei prossimi mesi. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Egerton Capital Limited ha incrementato la posizione “short” su Monte dei Paschi di Siena, portandola dallo 0,77% allo 0,97%. La segnalazione è datata 31 gennaio.
Unicredit è scesa del 2,57% a 4,634 euro, mentre IntesaSanpaolo ha registrato un calo del 2,93% a 1,458 euro.

Giornata negativa per Saipem. Il titolo della società, attiva nel settore delle esplorazioni petrolifere, ha perso il 3,88% a 20,09 euro. Il prossimo lunedì l'amministratore delegato, Umberto Vergine, è atteso dalla Consob, per fornire chiarimenti in merito al profit warning che nella seduta di mercoledì ha causato un crollo di circa un terzo del valore delle azioni. Intanto, Bank of America ha bocciato Saipem, abbassando da "Buy" (acquistare) a "Underperform" (farà peggio del mercato) il rating e tagliando da 42 a 23 euro il target price.
Senza scossoni Eni, che ha terminato ai 18,49 euro della chiusura di ieri. In frazionale recupero Tenaris (+0,58% a 15,53 euro). Andamento opposto per Saras (-1,61% a 0,977 euro) ed Erg (+1,18% a 7,305 euro).
Enel Green Power ha perso l’1,78% a 1,492 euro. La società ha chiuso il 2012 con ricavi per 2,7 miliardi di euro, in aumento dell'8% rispetto ai 2,5 miliardi dell'esercizio precedente.
Il margine operativo lordo è stato pari a 1,7 miliardi di euro, in aumento del 6,3% rispetto agli 1,6 miliardi del 2011.
Terna ha subito una flessione dello 0,58% a 3,086 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 3,2 euro a 3,4 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “overweight” (sovrappesare).

Seat Pagine Gialle ha registrato uno scivolone del 23,1% a 0,002 euro. Secondo quanto scritto su MF il management starebbe studiano la ristrutturazione del debito senior. L’obiettivo di Seat Pagine Gialle sarebbe quello di dimezzare da 1,5 miliardi a 750 milioni di euro il debito senior. In cambio, le banche potrebbero obbligare la società editoriale a procedere con un nuovo aumento di capitale, per un ammontare stimato tra i 100 e i 200 milioni di euro. Intanto, S&P ha tagliato il rating sul debito a lungo termine, portandolo da “CC” a "Selective default", dopo che l’azienda ha deciso di sospendere il pagamento della cedola semestrale sui bond senior garantiti.
RcsMediaGroup ha recuperato lo 0,34% a 1,174 euro. MF ha segnalato che il piano industriale della società editoriale sarà approvato dal consiglio di amministrazione in agenda per il 12 febbraio. In quell’occasione sarà definito l’ammontare dell’aumento di capitale.


Generali è scesa dello 0,78% a 14 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nelle sedute comprese tra i 28 e il 30 gennaio l’azionista Peter Kellner ha venduto un milione di azioni (pari allo 0,06% del capitale) a prezzi compresi tra i 14,13 e i 14,28 euro per azione. Kellner ha incassato circa 14,16 milioni di euro.

In evidenza la galassia Fiat.
Fiat Industrial ha registrato un rialzo dello 0,84% a 9,565 euro. Mediobanca ha alzato da 9,8 euro a 11 euro il target price sulla società e hanno migliorato le stime per il triennio 2013/2015, dopo la diffusione dei risultati del 2012. Sulla stessa lunghezza d’onda Cheuvreux, che ha portato il prezzo obiettivo su Fiat Industrial da 9,8 euro a 10,6 euro. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Indicazione simile da Société Générale, che ha incrementato da 8,5 euro a 9,7 euro il target price sul titolo. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Equita sim, invece, ha alzato da 10 euro a 10,3 euro il target price sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” il giudizio. Banca Akros ha peggiorato da “Buy” ad “Accumulate il rating su Fiat Industrial”, segnalando che il dividendo proposto per l’esercizio 2012 (0,225 euro) è inferiore alle stime. Gli esperti hanno confermato la valutazione di 10,5 euro per azione.
Fiat ha guadagnato lo 0,49% a 4,522 euro. In serata il Ministero dei trasporti ha comunicato il dato sulle immatricolazioni di automobili a gennaio in Italia. Intanto, la controllata Chrysler ha venduto a gennaio negli Stati Uniti 117.731 automobili, con un aumento del 16% rispetto alle 101.149 unità dello stesso periodo nel 2012.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Autogrill che ha registrato un balzo del 4,59% a 9,45 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornata. La società di ristorazione ha comunicato di aver avviato uno studio di fattibilità avente ad oggetto una possibile riorganizzazione industriale e societaria, volta alla separazione dei due settori di attività Food & Beverage e Travel Retail & Duty Free. Equita sim ha apprezzato questa operazione e ha alzato a 10 euro il target price su Autogrill. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
STM ha registrato un rialzo del 3,99% a 6,645 euro. Raffica di indicazioni positive sul titolo del gruppo italofrancese, dopo la diffusione dei risultati del 2012. Gli analisti di UBS hanno alzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 5,2 euro a 6,3 euro. Gli esperti della banca svizzera hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Axia, che ha portato la valutazione da 6 euro a 6,7 euro, ribadendo il rating “Hold”. Indicazione simile da Bank of America e da Exane, che hanno incrementato il target price su STM, portandolo rispettivamente a 7,6 euro e a 11,3 dollari (8,7 euro agli attuali tassi di cambio). Bank of America ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni, mentre Exane ha ribadito il rating “outperform” (farà meglio del mercato).
Salvatore Ferragamo è salita del 5,58% a 19,88 euro. La società del lusso ha chiuso il 2012 con ricavi per 1,15 miliardi di euro, in aumento del 17%, rispetto ai 986 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente. Dopo la diffusione dei risultati preliminari, gli analisti di Cheuvreux hanno ritoccato al rialzo il target price su Salvatore Ferragamo, portandolo da 15 euro a 15,6 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform”.
Luxottica ha recuperato l’1,48% a 34,39 euro. Banca IMI ha alzato da 25,1 euro a 27,6 euro il target price sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

Tra le società a media capitalizzazione spicca la performance di Indesit che ha ceduto il 6,54% a 5,79 euro. Gli analisti di Cheuvreux hanno tagliato da 5,5 euro a 4,9 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform”.

Qualche spunto al segmento STAR. Mondo TV ha registrato un balzo dell’8,87% a 0,687 euro. Il consiglio di amministrazione ha approvato l’avvio della procedura per l’ammissione al mercato AIM Italia della controllata francese Mondo TV France.
Cementir è salita del 3,06% a 2,02 euro. Dopo la diffusione dei risultati preliminari del 2012, Mediobanca ha alzato da 1,81 euro a 2,35 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno confermato il giudizio “outperform”. Indicazione simile da Equita sim, che ha incrementato da 1,85 euro a 2 euro per azione la valutazione su Cementir. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Cell Therapeutics è scesa dell’1,02% a 1,067 euro. A fine 2012 la posizione finanziaria netta della società biotech era positiva per 45,4 milioni di dollari, in peggioramento rispetto ai 52,54 milioni del mese precedente. Nel mese di dicembre Cell Therapeutics ha contabilizzato una perdita di 8,59 milioni di dollari, rispetto al passivo di 5,8 milioni del mese precedente.
MeridianaFly ha perso l’1,43% a 0,829 euro. A fine dicembre l’indebitamento netto della compagnia aerea era salito a 90,16 milioni di euro, rispetto agli 88,76 milioni di euro del mese precedente.
Tiscali ha ceduto l’1,78% a 0,0441 euro. A fine dicembre l’indebitamento netto della compagnia telefonica era sceso a 192,88 milioni di euro, rispetto ai 196,29 milioni del mese precedente.

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