Piazza Affari, arriva Fiat Industrial
Il 2011 porta subito una novità a Piazza Affari. Da oggi Fiat è divisa in due società distinte: Fiat Auto e Fiat Industrial. Le indicazioni degli analisti
di Edoardo Fagnani 3 gen 2011 ore 14:01
Il 2011 porta subito una novità a Piazza Affari. Da oggi è diventata ufficiale la scissione del gruppo Fiat in due società distinte: Fiat Auto (quotazione Fiat) e Fiat Industrial (quotazione Fiat Industrial).
La prima società si occuperà del settore automobilistico, attraverso la progettazione, costruzione e commercializzazione di automobili con i brand Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional, oltre a vetture d’élite con i marchi Ferrari e Maserati. Inoltre, l’azienda sarà attiva nella componentistica attraverso Magneti Marelli, Teksid e Fiat Powertrain Technologies e in quello dei sistemi di produzione con Comau.
Al contrario, in Fiat Industrial confluiranno le attività di progettazione, costruzione e commercializzazione di veicoli industriali, autobus, veicoli speciali (Iveco), trattori, macchine agricole e per le costruzioni (CNH), oltre ai relativi motori e trasmissioni e a motori per applicazioni marine (FPT Industrial).
Di conseguenza, la scissione del gruppo ha comportato l’ingresso di Fiat Industrial a Piazza Affari. Il nuovo titolo non sostituirà la “vecchia” Fiat, ma la affiancherà. Addirittura Fiat Industrial, che avrà codice ISIN IT0004644743, è entrata immediatamente a far parte dell’indice FTSEMib, il paniere che raggruppa le 40 maggiori aziende a Piazza Affari, in sostituzione di Italcementi. Il gruppo bergamasco è “retrocesso” nel paniere che raggruppa le aziende a media capitalizzazione.
Come per la “vecchia” Fiat, anche per Fiat Industrial sarà possibile contrattare le azioni privilegiate e di risparmio. Per queste categorie di titoli il rispettivo codice ISIN è IT0004644750 e IT0004644768.
Nessun cambiamento per i codici ISIN di Fiat Auto: IT0001976403 per le azioni ordinarie, IT0001976411 per i titoli privilegiati e IT0001976429 per le risparmio.
L’operazione di scissione ha avuto un effetto neutrale sugli azionisti Fiat. Coloro che al termine della seduta di giovedì 30 dicembre avevano in portafoglio azioni Fiat, lunedì 3 gennaio si sono visti assegnare un eguale numero di titoli Fiat Auto e Fiat Industrial. E' cambiato solo il valore azioni.
Un esempio numerico può aiutare a chiarire le idee. Coloro che alla fine dell’ultima seduta del 2010 possedevano 100 azioni Fiat ordinarie (ma lo stesso esempio può essere declinato ai titoli privilegiati e di risparmio), da oggi potranno contare su 100 azioni Fiat Auto e 100 azioni Fiat Industrial. Il prezzo dei due titoli, all’inizio della seduta odierna, è stato fissato rispettivamente a 6,696 euro e a 8,734 euro, che equivale al prezzo di chiusura di Fiat nella seduta del 30 dicembre (15,43 euro).
Nel corso della presentazione della nuova società agli analisti, il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, ha anticipato che le vendite nello scorso mese sono state leggermente superiori a quelle di novembre, con buone indicazioni da Chrysler. Al contrario, il manager ha precisato che non c’è alcun piano di fusione tra Fiat e il partner statunitense e neppure l’intenzione di cedere attività del gruppo, almeno per il momento. Infine, Marchionne non esclude di incrementare al 51% la quota nel capitale di Chrysler già a partire dall’esercizio in corso.
La società ha ricordato che lo scorso 4 novembre, l'agenzia S&P ha assegnato a Fiat Industrial un rating preliminare “BB+” (primo livello speculativo) sul debito a lungo termine della società, con prospettive negative per lo stesso rating. Il management ha precisato che è intenzione della società richiedere, nel corso dei prossimi mesi, a una o più ulteriori agenzie di rating un giudizio di merito sul debito di Fiat Industrial. Tuttavia, al momento il management non può prevedere né i tempi di questo giudizio, né il suo esito.
Intanto, sono arrivate le prime indicazioni dalle banche d’affari.
Intermonte ha assegnato una valutazione di 8 euro per azione a Fiat e di 8,5 euro per azione a Fiat Industrial.
Equita sim, invece, ha fissato un target price di 8,9 euro e di 9,8 euro rispettivamente su Fiat e su Fiat Industrial e consiglia l’acquisto di entrambi i titoli.
Morgan Stanley, invece, valuta Fiat Auto 10,5 euro e Fiat industrial 9 euro.
Dello stesso tenore le indicazioni di Centrobanca (10,2 euro per Fiat Auto e 7,8 euro per Fiat Industrial).
Mediobanca ha assegnato un giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato) sui due titoli, valutati rispettivamente 10,7 euro (Fiat Auto) e 8 euro (Fiat Industrial).
Più cauto il Credit Suisse, che ha un prezzo obiettivo di rispettivamente di 5,1 euro e di 7,4 euro per Fiat Auto e Fiat Industrial. Il giudizio è “Neutrale”.
La prima società si occuperà del settore automobilistico, attraverso la progettazione, costruzione e commercializzazione di automobili con i brand Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional, oltre a vetture d’élite con i marchi Ferrari e Maserati. Inoltre, l’azienda sarà attiva nella componentistica attraverso Magneti Marelli, Teksid e Fiat Powertrain Technologies e in quello dei sistemi di produzione con Comau.
Al contrario, in Fiat Industrial confluiranno le attività di progettazione, costruzione e commercializzazione di veicoli industriali, autobus, veicoli speciali (Iveco), trattori, macchine agricole e per le costruzioni (CNH), oltre ai relativi motori e trasmissioni e a motori per applicazioni marine (FPT Industrial).
Di conseguenza, la scissione del gruppo ha comportato l’ingresso di Fiat Industrial a Piazza Affari. Il nuovo titolo non sostituirà la “vecchia” Fiat, ma la affiancherà. Addirittura Fiat Industrial, che avrà codice ISIN IT0004644743, è entrata immediatamente a far parte dell’indice FTSEMib, il paniere che raggruppa le 40 maggiori aziende a Piazza Affari, in sostituzione di Italcementi. Il gruppo bergamasco è “retrocesso” nel paniere che raggruppa le aziende a media capitalizzazione.
Come per la “vecchia” Fiat, anche per Fiat Industrial sarà possibile contrattare le azioni privilegiate e di risparmio. Per queste categorie di titoli il rispettivo codice ISIN è IT0004644750 e IT0004644768.
Nessun cambiamento per i codici ISIN di Fiat Auto: IT0001976403 per le azioni ordinarie, IT0001976411 per i titoli privilegiati e IT0001976429 per le risparmio.
L’operazione di scissione ha avuto un effetto neutrale sugli azionisti Fiat. Coloro che al termine della seduta di giovedì 30 dicembre avevano in portafoglio azioni Fiat, lunedì 3 gennaio si sono visti assegnare un eguale numero di titoli Fiat Auto e Fiat Industrial. E' cambiato solo il valore azioni.
Un esempio numerico può aiutare a chiarire le idee. Coloro che alla fine dell’ultima seduta del 2010 possedevano 100 azioni Fiat ordinarie (ma lo stesso esempio può essere declinato ai titoli privilegiati e di risparmio), da oggi potranno contare su 100 azioni Fiat Auto e 100 azioni Fiat Industrial. Il prezzo dei due titoli, all’inizio della seduta odierna, è stato fissato rispettivamente a 6,696 euro e a 8,734 euro, che equivale al prezzo di chiusura di Fiat nella seduta del 30 dicembre (15,43 euro).
Nel corso della presentazione della nuova società agli analisti, il numero uno di Fiat, Sergio Marchionne, ha anticipato che le vendite nello scorso mese sono state leggermente superiori a quelle di novembre, con buone indicazioni da Chrysler. Al contrario, il manager ha precisato che non c’è alcun piano di fusione tra Fiat e il partner statunitense e neppure l’intenzione di cedere attività del gruppo, almeno per il momento. Infine, Marchionne non esclude di incrementare al 51% la quota nel capitale di Chrysler già a partire dall’esercizio in corso.
La società ha ricordato che lo scorso 4 novembre, l'agenzia S&P ha assegnato a Fiat Industrial un rating preliminare “BB+” (primo livello speculativo) sul debito a lungo termine della società, con prospettive negative per lo stesso rating. Il management ha precisato che è intenzione della società richiedere, nel corso dei prossimi mesi, a una o più ulteriori agenzie di rating un giudizio di merito sul debito di Fiat Industrial. Tuttavia, al momento il management non può prevedere né i tempi di questo giudizio, né il suo esito.
Intanto, sono arrivate le prime indicazioni dalle banche d’affari.
Intermonte ha assegnato una valutazione di 8 euro per azione a Fiat e di 8,5 euro per azione a Fiat Industrial.
Equita sim, invece, ha fissato un target price di 8,9 euro e di 9,8 euro rispettivamente su Fiat e su Fiat Industrial e consiglia l’acquisto di entrambi i titoli.
Morgan Stanley, invece, valuta Fiat Auto 10,5 euro e Fiat industrial 9 euro.
Dello stesso tenore le indicazioni di Centrobanca (10,2 euro per Fiat Auto e 7,8 euro per Fiat Industrial).
Mediobanca ha assegnato un giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato) sui due titoli, valutati rispettivamente 10,7 euro (Fiat Auto) e 8 euro (Fiat Industrial).
Più cauto il Credit Suisse, che ha un prezzo obiettivo di rispettivamente di 5,1 euro e di 7,4 euro per Fiat Auto e Fiat Industrial. Il giudizio è “Neutrale”.
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