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Piazza Affari, anche oggi una seduta nervosa

Avvio di giornata in altalena per Piazza Affari e per le principali borse europee. In mattinata il Tesoro collocherà un BOT semestrale per un ammontare massimo di 7 miliardi di euro

di Edoardo Fagnani 29 lug 2014 ore 10:09
Avvio di giornata in altalena per Piazza Affari e per le principali borse europee. Prosegue la tre giorni di aste dei titoli di stato italiani. In mattinata il Tesoro collocherà un BOT semestrale per un ammontare massimo di 7 miliardi di euro.
Il FTSEMib scende dello 0,17%, mentre il FTSE Italia All Share è in calo dello 0,21%. A due velocità il FTSE Italia Mid Cap (-0,21%) e il FTSE Italia Star (+0,09%).
Variazioni minime per Wall Street nella prima seduta della settimana. Un minimo progresso per l’S&P500, che ha recuperato lo 0,03% a 1.979 punti. Performance positiva anche per il Dow Jones che ha guadagnato lo 0,13% a 16.983 punti. Variazione negativa, invece, per il Nasdaq, che ha perso lo 0,11% a 4.445 punti.
In frazionale rialzo la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con un progresso dello 0,57% a 15.618 punti, il valore massimo degli ultimi sei mesi. Spicca l’ottima performance messa a segno da Nissan Motor.
L’euro si mantiene sotto gli 1,345 dollari. L’oro ha superato i 1.310 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

milano_3La Popolare dell'Emilia Romagna passa in rosso e perde il 2,02% a 6,32 euro. L’istituto ha comunicato che sono state sottoscritte le 331.037 azioni di nuova emissione rivenienti dall'esercizio dei diritti inoptati. Di conseguenza, l'aumento di capitale si è concluso con l'integrale sottoscrizione delle 145.850.334 azioni, per un controvalore totale di 749,67 milioni di euro. Intanto, gli analisti di Société Générale hanno tagliato da 8,5 euro a 7,1 euro il target price sulla Popolare dell'Emilia Romagna, anche se hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Generali cede lo 0,13% a 15,31 euro. La compagnia assicurativa ha comunicato che salirà entro il gennaio 2015 al 100% di GPH, la holding operativa nei Paesi dell’Europa Centro-orientale, a seguito dell’esercizio dell’opzione di vendita della partecipazione residua del 24% da parte di PPF. L’acquisizione di questa partecipazione residua sarà perfezionata nei termini già comunicati al mercato a un prezzo di circa 1,24 miliardi di euro.

ENI inizia la giornata con un ribasso dello 0,05% a 19,65 euro. Il Sole24Ore ha scritto che il Cane a sei zampe starebbe studiando, ormai da qualche settimana, il riassetto del debito della controllata Saipem (-0,22% a 18,38 euro). L'operazione rappresenterebbe il primo passo prima della cessione della partecipazione, pari al 42,93% del capitale del gruppo. Intanto, in giornata si riunirà il consiglio di amministrazione di Saipem per l’esame dei risultati semestrali.
Acea registra una flessione del 2,02% a 10,65 euro. Nei primi sei mesi del 2014 la municipalizzata romana ha realizzato un giro d’affari di 1,51 miliardi di euro. Il fatturato dell’azienda romana è sceso dell’8% rispetto agli 1,64 miliardi ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. Al contrario, Acea ha chiuso lo scorso semestre con un utile netto di 80,54 milioni di euro, il 14% in più rispetto ai 70,62 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2013.

STM perde l’1,02% a 6,33 euro. Gli analisti di Bernstein hanno peggiorato il giudizio sul gruppo italofrancese, portandolo da “Market perform” (neutrale) ad “Underperform” (farà peggio del mercato), sulle prospettive caute per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 5,5 euro.
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