Mps, il piano che ha ricevuto l’ok da Bruxelles
Mps, dopo aver ricevuto dalla Commissione Europea il via libera al piano di rilancio, ha diffuso le linee guida della strategia della banca al 2021
di Mauro Introzzi 5 lug 2017 ore 08:26I vertici dell’istituto senese, dopo che nella giornata di ieri la Commissione Europea ha dato il suo via libera al piano di rilancio, hanno diffuso le linee guida della strategia della banca al 2021, con i relativi obiettivi reddituali e patrimoniali.
PIANO MPS: I 4 PILASTRI DEL RILANCIO
Il gruppo intende puntare sulla piena valorizzazione della clientela Retail e Small Business, su un rinnovato modello operativo, su una gestione del rischio di credito radicalmente migliorata e su una rafforzata posizione patrimoniale e di liquidità.
MPS, GLI NPL E GLI ALTRI CREDITI DISMESSI
Il piano prevede la dismissione di 28,6 miliardi di euro di sofferenze lorde (dati al 31 dicembre 2016), di cui 26,1 miliardi attraverso una struttura di cartolarizzazione, e 2,5 miliardi, costituiti da posizioni unsecured di piccolo importo e leasing, tramite procedure dedicate.
Il prezzo di cessione previsto è pari a circa 5,5 miliardi di euro, pari al 21,0% del GBV alla cut-off date del 31 dicembre 2016, a fronte di un valore netto contabile al 31 dicembre 2016 di circa 9,4 miliardi di euro; la differenza tra il prezzo di cessione ed il valore netto contabile, pari a circa 3,9 miliardi , verrà contabilizzata nel primo semestre 2017 e il deconsolidamento del portafoglio cartolarizzato è atteso entro giugno 2018.
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MPS, L’AUMENTO DI CAPITALE
In programma anche un aumento di capitale per un ammontare complessivo di 8,1 miliardi di euro, di cui 3,9 miliardi sottoscritto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, mentre i restanti 4,3 miliardi deriveranno da burden sharing.
Il burden sharing (che in italiano può essere tradotti in “condivisione degli oneri”) presuppone la conversione forzosa di tutte le obbligazioni subordinate emesse dalla Banca sia a favore di investitori istituzionali che retail prima della sottoscrizione delle azioni da parte del MEF. La conversione forzosa riguarderà tutti i titoli subordinati emessi per un nozionale complessivo di 4,3 miliardi di euro.
I rapporti di conversione dei prestiti subordinati prevedono per gli strumenti di debito Additional Tier 1 una conversione al 75% del valore nominale, le obbligazioni subordinate “FRESH 2003” al 18% del valore nominale e gli strumenti Tier 2 al 100% del loro valore nominale.
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MPS, I TAGLI DI COSTI
Nel piano al 2021 un completo ridisegno del network distributivo, con la riduzione delle filiali che passeranno dalle 2mila del 2016 a circa 1.400 di fine piano.
Il gruppo rivedrà tutte le strutture organizzative del gruppo. Si prevede una riduzione della forza lavoro di circa 5.500 unità entro il 2021, di cui 4.800 uscite attraverso l’attivazione del Fondo di Solidarietà, 450 uscite legate alla cessione/chiusura di attività, 750 uscite derivanti da turnover fisiologico e circa 500 nuove assunzioni). Questo piano di uscite determinerà costi straordinari per circa 1,15 miliardi di euro nell’arco del piano.
Previsto infine un taglio – del 26% - delle altre spese amministrative, che scenderanno da circa 800 milioni a circa 600 milioni.
Sarà infine istituito un tetto retributivo corrispondente a 10 volte il salario medio dei dipendenti della banca.
MPS, GLI OBIETTIVI ECONOMICI
Il gruppo punta a un fatturato al 2021 di 4,3 miliardi di euro, valore pressoché invariato rispetto al dato del 2016, oneri operativi di 2,2 miliardi di euro (in calo medio annuo del 3,8% rispetto al 2016) e un risultato operativo lordo di 2,1 miliardi, in salita media annua del 4,9%.
In risultato operativo, in rosso per 2,8 miliardi nel 2016, è atteso in positivo a 1,6 miliardi, con un utile (nel 2016 pari a 3,2 miliardi) a quota 1,2 miliardi di euro.
MPS, GLI OBIETTIVI PATRIMONIALI
Monte dei Paschi di Siena dovrà raggiungere, a partire dall’1 gennaio 2018, un Common Equity Tier 1 su base transitional del 9,44% e un Total Capital Ratio su base transitional del 12,94%.
Il Monte dei Paschi di Siena punta ad arrivare al 2021 con un Common Equity Tier 1 al 14,7%, un ROE (ossia un ritorno sul capitale proprio) e un utile netto superiore agli 1,2 miliardi di euro.