Pessimo avvio di settimana per le Borse
Ignorate le indicazioni degli analisti di Société Générale, secondo cui le principali piazze continentali siano destinate a salire anche nei prossimi tre anni
di Edoardo Fagnani 24 mar 2014 ore 17:36
Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con una seduta decisamente negativa, penalizzate dall’avvio in rosso di Wall Street. Ignorate le indicazioni degli analisti di Société Générale, secondo cui le principali piazze continentali siano destinate a salire anche nei prossimi tre anni, sulla base delle prospettive di crescita della redditività delle aziende. Anche oggi sotto sotto i riflettori la galassia Unipol. In generale calo i bancari, ad eccezione di Monte dei Paschi di Siena. Chiusura negativa per Finmeccanica. Esordio in rosso per Moncler nel paniere del FTSEMib. Da segnalare il pesante ribasso di Cell Therapeutics, in scia alla notizia che alcuni manager hanno venduto azioni della società.
Il FTSEMib ha subito una flessione dell’1,65% a 20.627 punti, il minimo di giornata. Il FTSE Italia All Share ha perso l’1,58% a 22.021 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,93%) e il FTSE Italia Star (-1,77%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,9 miliardi di euro, rispetto ai 4,9 miliardi di venerdì (seduta caratterizzata da importanti scadenze tecniche). Su 324 titoli trattati, 239 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 71. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro è tornato sotto gli 1,38 dollari. L’oro è sceso a 1.310 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Anche oggi sotto sotto i riflettori la galassia Unipol.
Sono scattate le prese di beneficio su UnipolSAI (-1,76% a 2,686 euro), dopo aver chiuso la seduta di venerdì con un balzo del 9,8%.
Unipol ha guadagnato il 2,9% a 5,5 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 5,85 euro a 6,12 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa, in seguito al miglioramento delle stime sul dividendo per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
In generale calo i bancari.
Ha fatto eccezione il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,54% a 0,2367 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la banca starebbe studiando l’emissione di un bond garantito. L’emissione sarà effettuata sfruttando un favorevole momento del mercato obbligazionario.
In flessione Unicredit (-1,7% a 6,355 euro). L’agenzia Moody’s ha confermato il rating “Baa2” sulla solidità patrimoniale dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri rimangono “stabili”.
UBI Banca ha subito un ribasso del 2,46% a 6,28 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 17 marzo Silchester International Investors ha limato la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 5,001% al 4,903%.
Il Banco Popolare ha perso il 4,04% a 16,63 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha aumentato lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,69% all’1,8%.
In rosso anche IntesaSanpaolo (2,52% a 2,246 euro).
Telecom Italia ha perso l’1,72% a 0,8 euro. Il Sole24Ore ha intervistato Marco Fossati, azionista della compagnia telefonica con una quota del 5% del capitale. Secondo il socio, Telecom Italia dovrebbe riorganizzarsi in tre divisioni, fisso, mobile e servizi, focalizzati sui due mercati di attività, Italia e Brasile. Inoltre, Fossati ritiene che il colosso telefonico debba investire maggiori risorse in Italia, in quanto negli ultimi anni il gruppo ha subito un'eccessiva riduzione dei ricavi sul mercato domestico. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo Norges Bank ha ridotto la quota detenuta nel capitale di Telecom Italia, portandola dal 2,02% all’1,953%.
Mediaset ha subito una flessione del 2,41% a 3,814 euro alla vigilia della diffusione dei dati di bilancio del 2013. Secondo il consensus degli analisti il gruppo del Biscione dovrebbe aver chiuso lo scorso anno con ricavi in calo dell’8% rispetto ai 3,72 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Al contrario, il risultato operativo dovrebbe essere tornato positivo per 200 milioni di euro, previsione che si confronta con il rosso di 235,4 milioni del 2012. Gli esperti stimano per il gruppo del Biscione un risultato finale in pareggio, rispetto alla perdita di 287,1 milioni dell’esercizio precedente. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno ridotto le stime sulla redditività per il gruppo del Biscione nel 2013, mentre hanno confermato la previsione sulla raccolta pubblicitaria. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere) e il prezzo obiettivo di 4 euro.
Enel Green Power ha perso l’1,09% a 2,004 euro. La società ha firmato un contratto di finanziamento per 153 milioni di euro con Banco Santander. Il contratto è correlato ad investimenti in parchi eolici in Messico di proprietà di società controllate da Enel Green Power.
Snam ha registrato una flessione dello 0,24% a 4,08 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Sell” (vendere) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche incrementato da 4,05 euro a 4,2 euro il target price, in seguito alla revisione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017.
Hera è salita dello 0,8% a 2,016 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 2,2 euro a 2,5 euro il target price sulla municipalizzata, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.
Finmeccanica ha ceduto l’1,07% a 6,945 euro. Secondo quanto scritto su La Repubblica la società aeronautica avrebbe ricevuto quattro offerte per le quote detenute in Ansaldo-STS e AnsaldoBreda. Le proposte sarebbero arrivate da Bombardier, General Electric, Hitachi e Thales. Intanto, gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da 5 euro a 5,7 euro il target price su Finmeccanica, segnalando che la redditività nel 2013 è risultata migliore delle attese. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. Indicazione simile da Exane, che ha alzato da 4 euro a 5 euro il prezzo obiettivo sulla società, anche se ha confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Moncler ha perso il 3,67% a 12,59 euro. Oggi la società dei piumini è entrata nel paniere FTSEMib in sostituzione di Ansaldo-STS.
Tod’s ha lasciato sul terreno l’1,41% a 90,7 euro. Citigroup ha tagliato da 132 euro a 120 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2014/2015. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Fiat Chrysler ha registrato un calo dell’1,44% a 7,88 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 20 marzo Norges Bank ha ridotto la quota detenuta nel capitale della società automobilistica, portandola dal 2,047% all’1,977%.
Giornata positiva per Maire Tecnimont (+2,5% a 2,15 euro). La società si è aggiudicata, tramite le controllate Tecnimont, KT - Kinetics Technology e Stamicarbon, nuovi contratti relativi a attività di licensing, technology packages, procurement e servizi di ingegneria per un ammontare complessivo pari a circa 45 milioni di euro.
Cell Therapeutics ha subito uno scivolone del 9,32% a 2,53 euro, dopo una sospensione per eccesso di ribasso nel pomeriggio. Dalle comunicazioni fornite dalla società biotech si apprende che il 20 e il 21 marzo il numero uno dell’azienda, James Bianco, ha venduto sul mercato 395.000 azioni a prezzi compresi tra i 3,785 dollari e i 3,862 dollari per azione. Di conseguenza, il manager ha incassato oltre 1,5 milioni di dollari. La stessa società biotech ha comunicato che il 21 marzo i manager Louis Bianco e Matthew Plunkett hanno venduto azioni dell’azienda per un ammontare totale rispettivamente di 475.431 dollari e di 633.384 dollari.
Il FTSEMib ha subito una flessione dell’1,65% a 20.627 punti, il minimo di giornata. Il FTSE Italia All Share ha perso l’1,58% a 22.021 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,93%) e il FTSE Italia Star (-1,77%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,9 miliardi di euro, rispetto ai 4,9 miliardi di venerdì (seduta caratterizzata da importanti scadenze tecniche). Su 324 titoli trattati, 239 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 71. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro è tornato sotto gli 1,38 dollari. L’oro è sceso a 1.310 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB
Anche oggi sotto sotto i riflettori la galassia Unipol.
Sono scattate le prese di beneficio su UnipolSAI (-1,76% a 2,686 euro), dopo aver chiuso la seduta di venerdì con un balzo del 9,8%.
Unipol ha guadagnato il 2,9% a 5,5 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato da 5,85 euro a 6,12 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa, in seguito al miglioramento delle stime sul dividendo per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.
In generale calo i bancari.
Ha fatto eccezione il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha terminato la giornata con un rialzo dell’1,54% a 0,2367 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa la banca starebbe studiando l’emissione di un bond garantito. L’emissione sarà effettuata sfruttando un favorevole momento del mercato obbligazionario.
In flessione Unicredit (-1,7% a 6,355 euro). L’agenzia Moody’s ha confermato il rating “Baa2” sulla solidità patrimoniale dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri rimangono “stabili”.
UBI Banca ha subito un ribasso del 2,46% a 6,28 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 17 marzo Silchester International Investors ha limato la partecipazione detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 5,001% al 4,903%.
Il Banco Popolare ha perso il 4,04% a 16,63 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha aumentato lo “short” sull’istituto, portandolo dall’1,69% all’1,8%.
In rosso anche IntesaSanpaolo (2,52% a 2,246 euro).
Telecom Italia ha perso l’1,72% a 0,8 euro. Il Sole24Ore ha intervistato Marco Fossati, azionista della compagnia telefonica con una quota del 5% del capitale. Secondo il socio, Telecom Italia dovrebbe riorganizzarsi in tre divisioni, fisso, mobile e servizi, focalizzati sui due mercati di attività, Italia e Brasile. Inoltre, Fossati ritiene che il colosso telefonico debba investire maggiori risorse in Italia, in quanto negli ultimi anni il gruppo ha subito un'eccessiva riduzione dei ricavi sul mercato domestico. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 marzo Norges Bank ha ridotto la quota detenuta nel capitale di Telecom Italia, portandola dal 2,02% all’1,953%.
Mediaset ha subito una flessione del 2,41% a 3,814 euro alla vigilia della diffusione dei dati di bilancio del 2013. Secondo il consensus degli analisti il gruppo del Biscione dovrebbe aver chiuso lo scorso anno con ricavi in calo dell’8% rispetto ai 3,72 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Al contrario, il risultato operativo dovrebbe essere tornato positivo per 200 milioni di euro, previsione che si confronta con il rosso di 235,4 milioni del 2012. Gli esperti stimano per il gruppo del Biscione un risultato finale in pareggio, rispetto alla perdita di 287,1 milioni dell’esercizio precedente. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno ridotto le stime sulla redditività per il gruppo del Biscione nel 2013, mentre hanno confermato la previsione sulla raccolta pubblicitaria. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere) e il prezzo obiettivo di 4 euro.
Enel Green Power ha perso l’1,09% a 2,004 euro. La società ha firmato un contratto di finanziamento per 153 milioni di euro con Banco Santander. Il contratto è correlato ad investimenti in parchi eolici in Messico di proprietà di società controllate da Enel Green Power.
Snam ha registrato una flessione dello 0,24% a 4,08 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno migliorato il giudizio sulla società, portandolo da “Sell” (vendere) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche incrementato da 4,05 euro a 4,2 euro il target price, in seguito alla revisione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017.
Hera è salita dello 0,8% a 2,016 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 2,2 euro a 2,5 euro il target price sulla municipalizzata, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.
Finmeccanica ha ceduto l’1,07% a 6,945 euro. Secondo quanto scritto su La Repubblica la società aeronautica avrebbe ricevuto quattro offerte per le quote detenute in Ansaldo-STS e AnsaldoBreda. Le proposte sarebbero arrivate da Bombardier, General Electric, Hitachi e Thales. Intanto, gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da 5 euro a 5,7 euro il target price su Finmeccanica, segnalando che la redditività nel 2013 è risultata migliore delle attese. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di vendita delle azioni. Indicazione simile da Exane, che ha alzato da 4 euro a 5 euro il prezzo obiettivo sulla società, anche se ha confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Moncler ha perso il 3,67% a 12,59 euro. Oggi la società dei piumini è entrata nel paniere FTSEMib in sostituzione di Ansaldo-STS.
Tod’s ha lasciato sul terreno l’1,41% a 90,7 euro. Citigroup ha tagliato da 132 euro a 120 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2014/2015. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Fiat Chrysler ha registrato un calo dell’1,44% a 7,88 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 20 marzo Norges Bank ha ridotto la quota detenuta nel capitale della società automobilistica, portandola dal 2,047% all’1,977%.
Giornata positiva per Maire Tecnimont (+2,5% a 2,15 euro). La società si è aggiudicata, tramite le controllate Tecnimont, KT - Kinetics Technology e Stamicarbon, nuovi contratti relativi a attività di licensing, technology packages, procurement e servizi di ingegneria per un ammontare complessivo pari a circa 45 milioni di euro.
Cell Therapeutics ha subito uno scivolone del 9,32% a 2,53 euro, dopo una sospensione per eccesso di ribasso nel pomeriggio. Dalle comunicazioni fornite dalla società biotech si apprende che il 20 e il 21 marzo il numero uno dell’azienda, James Bianco, ha venduto sul mercato 395.000 azioni a prezzi compresi tra i 3,785 dollari e i 3,862 dollari per azione. Di conseguenza, il manager ha incassato oltre 1,5 milioni di dollari. La stessa società biotech ha comunicato che il 21 marzo i manager Louis Bianco e Matthew Plunkett hanno venduto azioni dell’azienda per un ammontare totale rispettivamente di 475.431 dollari e di 633.384 dollari.
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