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Pessima seduta per BPM e Banco Popolare

di Edoardo Fagnani 29 mar 2016 ore 17:51 Le news sul tuo Smartphone

Segno meno per il Banco Popolare (-3,75% a 6,67 euro) e la Popolare di Milano (-3,64% a 0,648 euro). Gli analisti di Moody’s hanno dato parere positivo alla fusione tra i due istituti, aggiungendo che l’operazione può avvantaggiare l’intero sistema bancario italiano. Secondo gli operatori nel 2019 il nuovo soggetto bancario dovrebbe ottenere un utile netto di circa 900 milioni di euro. Inoltre, nel corso di un’intervista pubblicata su Il Sole24Ore nel week-end l’attuale numero uno del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha precisato che l’aumento di capitale da un miliardo di euro potrebbe essere suddiviso a metà tra emissione di nuove azioni e collocamento diretto a investitori istituzionali.
Intanto, dopo l’annuncio del progetto di fusione tra i due istituti, Exane ha alzato a 1,15 euro il target price sulla Popolare di Milano, mentre ha sforbiciato a 11,8 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare; gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato) su entrambe le banche, ipotizzando che il nuovo soggetto possa arrivare a contabilizzare un utile netto nell’ordine del miliardo di euro.
Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 24 marzo Marshall Wace ha riaperto lo “short” sul Banco Popolare con una quota dello 0,64%.

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