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Perlier: le decisioni del Cda

di La redazione di Soldionline 15 dic 2004 ore 15:54 Le news sul tuo Smartphone
Il Cda di Perlier, ha oggi deciso le deliberazioni seguenti: il Consiglio ha preliminarmente preso atto che il risultato dell’offerta pubblica di acquisto volontaria ai sensi dell’art. 102 del D. Lgs. n. 58/1998 (TUIF) sulle azioni della società, promossa dalla controllante Kelemata s.p.a. attraverso la sua società controllata Seconcar s.r.l. e conclusasi in data 8 novembre scorso, non ha comportato il “delisting” della Perlier s.p.a. Infatti, non essendosi verificati i presupposti per l’applicazione degli articoli 108 e 109 del TUIF (detenzione di una partecipazione superiore al novanta per cento del capitale sociale), la Seconcar s.r.l. ha dichiarato che non procederà a promuovere sulle restanti azioni di Perlier s.p.a un’offerta residuale, né potrà usufruire del diritto di acquisto previsto dall’art. 111 del TUIF (detenzione di una partecipazione superiore al novantotto per cento del capitale sociale). Il Consiglio ha inoltre preso atto che, sulla base di indicazioni ricevute dall’azionista di controllo, lo stesso non ha intenzione, al momento, di chiedere alla Perlier s.p.a di assumere una delibera assembleare che comporti l’esclusione dalla quotazione di Borsa. Tenuto pertanto presente che la società manterrà lo status di società quotata, il Consiglio ha preliminarmente esaminato i risultati economici della società al 30 ottobre 2004, le previsioni di chiusura per l’esercizio 2004. I risultati consuntivi e previsionali confermano la tendenza negativa già palesata nei precedenti mesi dell’esercizio in corso, e sono conseguenti alla flessione del fatturato e del relativo margine operativo lordo, indice delle difficoltà che si stanno incontrando nell’operare, in special modo sul mercato italiano estremamente concorrenziale, con strutture organizzative e volumi di affari di limitate dimensioni come quelle di Perlier s.p.a. A questi elementi di difficoltà si aggiungeranno i probabili effetti negativi sul risultato netto di esercizio 2004 conseguenti all’ulteriore deterioramento del cambio del dollaro; gli attuali livelli di cambio infatti, se permanenti fino al termine dell’esercizio, comporteranno l’addebito al conto economico di rilevanti oneri per differenze negative di cambio sui crediti commerciali in bilancio e sugli incassi di un fatturato che ormai per più del 50% è realizzato in valuta statunitense. Preso atto di tali difficoltà gestionali il Consiglio ha esaminato in via preliminare alcune possibili soluzioni per porvi rimedio, nell’interesse della società e dei suoi azionisti, dando infine mandato al Presidente di approfondire l’esame dei provvedimenti gestionali abbozzati, e di riferire entro breve nel corso della prossima riunione di Consiglio prevista entro la fine del prossimo mese di gennaio 2005. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.