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Perché si fa fatica a vendere in perdita

Un giorno scoprite un titolo che vi piace, lo studiate e ne ricavate una sola conclusione chiara e senza alcuna ombra di dubbio: E' UN AFFARE! Perciò lo seguite per un periodo più o meno lungo per scegliere il giusto timing, finché ad un certo punto lo acquistate. Poi state a guardare.

di Carlo Gatto 12 ott 2005 ore 16:58
Il titolo scende, e continua a farlo fino a portarvi decisamente in perdita. Il risultato negativo è molto pesante e difficile da gestire. Ad un certo punto l'emorragia si arresta ed il titolo comincia un lento movimento laterale. Il movimento è abbastanza tranquillo, ma rassicurante. Poi il titolo risale senza troppo entusiasmo e recupera i due terzi della perdita precedente. Quindi riprende a scendere. Di nuovo questo comportamento vi fa perdere la pazienza e vi fa seccare molto. Ancora una volta il titolo inizia a spostarsi orizzontalmente e quindi a risalire.

Alla fine il titolo ritorna, a fatica, al punto di pareggio.
Voi, sfibrati da questo periodo trascorso in forte perdita, decidete di disfarvene e di venderlo non appena riagguantato il pareggio.

Alla fine dei conti non è successo nulla! Non avete guadagnato, ma non avete neanche perso.
Eppure la sensazione che vi resterà al termine di questa operazione sarà di amarezza!
Il motivo deriva dal fatto che le cose non sono andate come volevate o come vi aspettavate. Diciamo che state sperimentando una forma di delusione.

LE COMPONENTI SONO DUE

Per quale motivo si fa fatica a vendere in perdita?
Ve lo siete mai chiesti? E' una domanda banale, ma è molto importante conoscerne la risposta per capire quali sono i freni nascosti che ci impediscono di operare con razionalità.

In effetti le componenti che sono alla base della resistenza a vendere in perdita sono due:
la non accettazione della perdita e la delusione per l'andamento dell'operazione.

Nell'esempio precedente abbiamo visto in azione la seconda, visto che la prima non c'entrava, non essendoci alcuna perdita!

LA NON ACCETTAZIONE DELLA PERDITA

La non accettazione della perdita è un elemento scontato! Tutti sappiamo che non è affatto facile chiudere un'operazione col segno rosso. E' psicologicamente più facile tenerla aperta nella speranza di un capovolgimento di fronte, perché sembra quasi che non costi nulla. In realtà il rischio c'è, ed è quello di un aggravamento della posizione.

LA DELUSIONE

La non accettazione del fatto di aver sbagliato previsione, vale a dire la delusione per come sono andate le cose, non è un elemento così evidente.
E' presente anche nelle situazioni di rialzo: immaginate per esempio di acquistare un titolo e di avere avuto ragione dal mercato fin dalle prime sedute di Borsa. Il titolo sale e sale, fino a quando inverte la rotta e ritorna indietro, fino al prezzo di acquisto!
Ebbene, in quel caso i guadagni sfumati vi procureranno sicuramente un senso di delusione che potrebbe impedirvi la vendita del titolo, e spingervi ad attendere la sua risalita, senza nemmeno tener conto del rischio di poter andare in perdita!

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