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Panic selling su Unicredit (-17%) in una Piazza Affari (-3,6%) tutta in rosso

Caporetto dei bancari in un’altra drammatica giornata per Unicredit, che dal momento in cui ha ufficializzato le caratteristiche dell’aumento di capitale è stata sommersa da una valanga di vendite

di Mauro Introzzi 5 gen 2012 ore 17:50
Caporetto dei bancari in un’altra drammatica giornata per Unicredit, che dal momento in cui ha ufficializzato le caratteristiche dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro e la sua tempistica è stata sommersa da una valanga di vendite.
Il comparto bancario è stato falcidiato in tutta Europa, anche per le voci che danno la tedesca Deutsche Bank sul punto di lanciare una ricapitalizzazione. A creare panico anche la situazione dell’economia ungherese, che sembra sull’orlo del collasso.
Unica nota positiva, tra i titoli a maggior capitalizzazione, quella di Fiat, che festeggia l’incremento della quota in Chrysler.

Così Piazza Affari ha visto i principali indici registrare performance decisamente negative e chiudere sui minimi di giornata.
Alla campana di fine contrattazioni il FTSEMib è così sceso del 3,65% a 14.767 punti mentre il FTSE Italia All Share ha terminato la seduta con un calo dell 3,25% a 15.622 punti. Ribassi anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,13%) e il FTSE Italia Star (-1,53%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito ancora ed è stato pari a 1,82 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,48 miliardi di euro della seduta di ieri. Su 327 titoli trattati 48 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 269. Invariate le restanti 10 azioni.

È stata anche sospesa più volte per eccesso di ribasso Unicredit (-17,27% a 4,48 euro)
dopo il crollo registrato nella giornata di ieri in scia alla comunicazione delle caratteristiche dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro che partirà il prossimo lunedì. In un’intervista al Sole24Ore il numero uno della società Federico Ghizzoni ha espresso la sua totale fiducia sul fatto che l'operazione si concluderà con successo. Quella registrata ieri, per il manager, è una reazione tecnica "che ci si poteva aspettare".
Gli analisti di Kepler hanno evidenziato che l'operazione di aumento di capitale di unicredit ha caratteri fortemente diluitivi, viste le sue dimensioni (pari al 71% della capitalizzazione di mercato). Per gli esperti il management dovrà fare sforzi "significativi" per coinvolgere gli investitori retail.

SONDAGGIO: Aumento di capitale Unicredit: cosa fare?

IntesaSanpaolo, su cui pesano anche le preoccupazioni in arrivo dall'Ungheria, ha perso il 7,33% a 1,189 euro
mentre la Popolare di Milano ha lasciato sul terreno il 10,74%. Crollate anche Banco Popolare (-10,27%), Banca Mps (-8,55%) e Ubi Banca (-8,9%).

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Al mercato principale qualche timido stralcio di sereno è arrivato da un paio di industriali: Pirelli (+0,52% a 6,81 euro) e Fiat (+3,44% a 3,808 euro). Quest’ultima ha festeggiato l’incremento al 58,5% della quota in di Chrysler. Con il raggiungimento del terzo performance event, quello denominato “Ecological Event”, Fiat ha incrementato di un altro 5% la sua partecipazione in Chrysler, che arriva così al 58,5%. Il rimanente 41,5% di Chrysler è posseduto dai sindacati VEBA. La realizzazione dell’Ecological Event richiedeva che Chrysler ottenesse le approvazioni di legge per un’auto basata su una piattaforma od altra tecnologia Fiat, con una performance in termini di consumi pari ad almeno 40 miglia per gallone e si impegnasse irrevocabilmente ad avviarne la produzione su scala industriale negli Stati Uniti.

Si è fermata la corsa dei titoli della galassia Ligresti opo che ieri sera Fondiaria-Sai (-14,78% a 0,6745 euro) ha comunicato che allo stato attuale il gruppo non ha ricevuto né contatti né alcuna manifestazione di interesse in merito ad una ipotizzata operazione straordinaria di fusione di cui ha parlato la stampa e Premafin (-20,94% a 0,253 euro) ha annunciato invece che negli ultimi giorni alcuni soggetti hanno avviato contatti informali con i suoi advisors manifestando un interesse a valutare un intervento che prevede, fra l’altro, un rafforzamento patrimoniale della società.
Oggi, secondo l'agenzia di stampa Reuters che ha citato "fonti vicine al dossier", Clessidra e Unipol (-3,94% a 0,2508 euro) hanno presentato le loro proposte per partecipare al riassetto della galassia della famiglia Ligresti, in particolare della finanziaria Premafin e della compagnia assicurativa Fondiaria-Sai.
Secondo il quotidiano La Repubblica, invece, da IdeA-Fimit sarebbe arrivata una proposta per valorizzare le attività immobiliari e i terreni di Sinergia-Imco.

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