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Opa e delisting per Guala Closures

Il prezzo offerto è di 4,3 euro per azione, che corrisponde a un premio del 5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. Guala Closures era sbarcata a Piazza Affari nel dicembre del 2005 ed era stata collocata a un prezzo di 4,2 euro per azione.

di La redazione di Soldionline 17 giu 2008 ore 16:41

Anche Guala Closures, come altre aziende quotate a Piazza Affari, finisce sotto Opa. GCL Holding, società controllata da Credit Suisse, ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto sull'azienda, quotata all'AllStars, e attiva nella progettazione e produzione di chiusure per bottiglie di bevande. Sono diventate ufficiali, quindi, le voci circolate nelle ultime settimane che davano Guala Closures come prossimo obiettivo di un'Opa.

Il prezzo offerto è di 4,3 euro per azione, che corrisponde a un premio del 5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. Dopo l'annuncio dell'operazione, il valore di Guala Closures si è avvicinato al prezzo offerto, anche se non lo ha raggiunto. Da segnalare il balzo dei volumi. Nella seduta odierna sono passate di mano più di 3 milioni di azioni, rispetto a una media giornaliera di 650mila titoli nelle precedenti 30 giornate.
Di certo gli offerenti non si sono svenati, considerando che nelle precedenti operazioni il prezzo offerto dagli "scalatori" superava il 10%. Non va dimenticato che Guala Closures era sbarcata a Piazza Affari nel dicembre del 2005 ed era stata collocata a un prezzo di 4,2 euro per azione. Di conseguenza, a differenza di altre operazioni di questo tipo, l'opa non viene lanciata a un valore più basso del prezzo di collocamento.
L'obiettivo dell'operazione è quello di ottenere il controllo dell'azienda e delistare il titolo da Piazza Affari. Gli offerenti, infatti, ritengono che le attuali turbolenze del mercato non permettano di studiare piani di sviluppo a lungo termine per l'azienda.

In caso di adesione integrale all'opa, GCL Holding potrebbe essere costretta a sborsare 290 milioni di euro per il 100% del capitale di Guala Closures.
L'offerente ha anticipato che si procurerà queste risorse attraverso un aumento di capitale, che sarà sottoscritto e versato da Gcl Special Closures. Inoltre, GCL Holding si è assicurata l'appoggio finanziario di IntesaSanpaolo. L'istituto guidato da Corrado Passera, infatti, acquisirà entro la data di inizio del periodo di adesione una partecipazione del 20% in Gcl Holding sarl, società che controlla GCL Holding.
I manager di Guala Closures hanno anticipato che aderiranno all'offerta, apportando in opa l'intera partecipazione e reinvestendo parte del ricavato in Gcl Holding sarl. Attualmente il management controlla circa il 15% dell'azienda. Il presidente e amministratore delegato del gruppo, Marco Giovannini, ha in portafoglio il 12% del capitale della società.

I risultati di Guala Closures nel primo trimestre del 2008 non erano stati entusiasmanti.
Nella prima parte dell'anno il fatturato del gruppo ha superato i 74,5 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 71,7 milioni dei primi tre mesi del 2007.
In forte calo, invece, la redditività, in seguito all'incremento di alcune voci di costo, in particolare quelle relative al personale. Il margine operativo lordo si è ridotto del 14% ed è sceso da 15,1 milioni a 13 milioni di euro. Di conseguenza, la marginalità è passata dal 21,1% al 17,4%. L'utile ante imposte è crollato da 6,7 milioni a 1,3 milioni di euro (-80%). In questo caso ha pesato il forte incremento degli oneri finanziari, cresciuti da 4,9 milioni a 9,2 milioni di euro.
Al 31 marzo l'indebitamento netto di Guala Closures ammontava a 272,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 261,2 milioni di inizio anno. Sempre a fine marzo il patrimonio netto del gruppo si era ridotto a 201,4 milioni.

 

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