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Olivetti-Telecom Italia: i dettagli della fusione

di La redazione di Soldionline 12 mar 2003 ore 10:30 Le news sul tuo Smartphone
La società risultante dalla fusione per incorporazione di Telecom Italia in Olivetti sarà contendibile, riducendosi la partecipazione dell'azionista di riferimento con conseguente maggiore liquidità del titolo e, quindi, capacità di apprezzamento da parte del mercato con beneficio per tutti gli azionisti.
La quota di partecipazione di Olimpia oscillerà tra il 14% e il 15% del capitale della società risultante dalla fusione. La fusione permetterà alla società di migliorare l'uso della leva finanziaria, di ridurre il costo medio del capitale e di migliorare il cash earning per azione. Inoltre, i proventi delle dismissioni di attività non strategiche potranno essere destinati direttamente ad accelerare la riduzione del debito.
I consigli di amministrazione, che hanno avuto come advisor JP Morgan (Olivetti) e Lazard e Goldman Sachs (Telecom Italia), hanno stabilito che il rapporto tra i capitali economici delle due società determina un concambio di 7 azioni Olivetti per ogni azione Telecom Italia, post stacco del dividendo. Ai fini della determinazione del rapporto di cambio si è proceduto sulla base delle migliori metodologie e prassi valutative: la metodologia dei prezzi espressi dal mercato borsistico; la metodologia fondamentale della Somma delle Parti, dove le attività principali sono state valutate con il metodo dei flussi di cassa attualizzati ("Discounted Cash Flow"). Per quanto riguarda Telecom Italia, si è tenuto conto anche della previsione di distribuzione di riserve fino ad un massimo di 1.333 milioni di euro. Si è inoltre ritenuto opportuno rideterminare il valore nominale delle azioni Olivetti - ordinarie e risparmio - post-fusione in Euro 0,55 (pari al valore nominale delle azioni Telecom), in luogo dell'attuale Euro 1. Olivetti cambia il proprio oggetto sociale assumendo quello di Telecom Italia da cui prende anche la nuova denominazione. Agli azionisti Olivetti spetterà pertanto il diritto di recesso. Olivetti attiverà un finanziamento di 9 miliardi di euro per far fronte alle esigenze derivanti dagli eventuali recessi. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.