+++ OK DALLA UE AL PIANO MPS +++
di Mauro Introzzi 4 lug 2017 ore 16:15 Le news sul tuo SmartphoneSecondo le attese, che prevedevano che l'ok sarebbe arrivato proprio oggi, la Commissione Europea ha dato il sua via libera alla ricapitalizzazione precauzionale di stato del Monte dei Paschi di Siena sulla base del piano di ristrutturazione presentato dall'istituto e in scia all'accordo di principio raggiunto in data 1° giugno tra il commissario per la concorrenza, la danese Margrethe Vestager, e il ministro dell'Economia italiano Pier Carlo Padoan.
L'operazione approvata dalla Dg Comp (Directorate-General for Competition) prevede per Mps aiuti di Stato da parte dell'Italia per 5,4 miliardi di euro, dopo un contributo di azionisti e creditori subordinati di Rocca Salimbeni per un controvalore pari a 4,3 miliardi di euro tramite il cosiddetto burden sharing (il principio di condivisione degli oneri).
Il respiro di lungo periodo dell'intervento, secondo quanto indicato dalla Commissione Europea, sarà anche garantito dalla ristrutturazione messa in campo dai vertici dell'istituto senese, che ha anche alienato attività raccogliendo circa mezzo miliardo di capitale aggiuntivo. Ciò permetterà allo stato italiano, secondo quanto scritto nella nota della Commissione, di veder sufficientemente remunerato il suo investimento. Limitando, nel contempo, le distorsioni della concorrenza.
Margrethe Vestager ha evidenziato che "l'apporto di capitale a favore di Mps aiuterà la banca a soddisfare il fabbisogno di capitale nel caso di un peggioramento inatteso delle condizioni economiche".
MPS, RISARCIMENTI PER GLI OBBLIGAZIONISTI SUBORDINATI
Bruxelles ha poi ribadito che i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono state vendute in modo scorretto potranno richiedere un risarcimento alla banca che comporterà uno scambio delle loro azioni convertite in obbligazioni privilegiate Mps. Tale risarcimento è un corrispettivo del tutto distinto dalla condivisione degli oneri ai sensi della normativa sugli aiuti di Stato dell'UE. Il Monte dei Paschi prevede una spesa fino a 1,5 miliardi di euro per il risarcimento dei detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono stati vittime di vendita scorretta.
PIANO MPS, LA GENESI
La nota della Commissione Europea ha ricostruito la genesi dell'operazione, ricordando che il 23 dicembre 2016 Mps ha annunciato l'intenzione di richiedere una ricapitalizzazione precauzionale a seguito del fallimento del tentativo di ottenere per intero il capitale necessario da investitori privati. Questo tentativo era scaturito dai risultati ottenuti dalla banca nelle prove di stress condotte nel 2016 in tutta l'UE dall'Autorità bancaria europea e dalla Banca centrale europea, che avevano evidenziato una carenza di capitale nello "scenario sfavorevole", che simula un ipotetico peggioramento delle condizioni economiche.
MPS, IL PIANO
Il piano di Mps prevede una ristrutturazione in 5 anni, durante i quali la banca prevede di riorientare il suo modello di business verso la clientela al dettaglio e le piccole e medie imprese, di aumentare l'efficienza e di migliorare la gestione del rischio di credito. Nell'ambito di questo processo, conformemente alla normativa dell'UE sugli aiuti di Stato, l'alta dirigenza della banca sarà soggetta ad un tetto retributivo (relativo al pacchetto retributivo complessivo) corrispondente a 10 volte il salario medio dei dipendenti di Mps.
MPS, LA CESSIONE DEGLI NPL
La nota della Commissione Europea ricorda che un altro elemento fondamentale del piano è la cessione a condizioni di mercato di un portafoglio di crediti deteriorati di 26,1 miliardi di euro ad una società veicolo finanziata con fondi privati. Questa operazione sarà finanziata parzialmente dal fondo Atlante 2. Inoltre MPS venderà a investitori privati i titoli senior con rischio più basso appartenenti alla società veicolo. Per favorire la vendita, la banca chiederà di avvalersi della garanzia statale a condizioni di mercato per la tranche senior nell'ambito dello schema di garanzia dello Stato italiano (il cosiddetto "GACS", uno schema che non comporta aiuti approvato dalla Commissione nel febbraio 2016).
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