Niente rimbalzo per le borse: vince il nervosismo
Indici molto nervosi a Piazza Affari e in Europa. Non ha convinto l'incontro che si è tenuto tra il premier italiano, Mario Monti, con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy
di Edoardo Fagnani 24 nov 2011 ore 17:58Indici molto nervosi a Piazza Affari e in Europa. Non ha convinto l'incontro che si è tenuto tra il premier italiano, Mario Monti, con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. I mercati hanno risentito anche delle indicazioni di Fitch, che ha peggiorato di un livello il rating sul debito sovrano del Portogallo, portandolo da “BBB-” a “BB+”. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano “Negative”. Seduta nervosa per i bancari. Molto bene IntesaSanpaolo, nel giorno in cui i vertici hanno nominato il successore di Corrado Passera. Tornano gli acquisti su Finmeccanica. Oggi Wall Street resterà chiusa in occasione della festa del Ringraziamento.
Il FTSEMib è salito dello 0,03% a 13.921 punti, dopo aver segnato un minimo di 13.736 punti e un massimo di 14.244 punti. Il FTSE Italia All Share ha subito una flessione dello 0,08% a 14.677 punti. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,04%) e il FTSE Italia Star (+0,5%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 1,6 miliardi di euro, in flessione rispetto agli 1,75 miliardi di ieri. Su 324 titoli trattati 134 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 173. Invariate le restanti 17 azioni. L’euro è ritornato a 1,33 dollari. L’oro si è riportato a 1.700 dollari.
Seduta nervosa per i bancari.
IntesaSanpaolo è salita dell’1,48% a 1,096 euro. Oggi si sono riuniti i vertici dell’istituto, chiamati a nominare il successore di Corrado Passera alla carica di amministratore delegato della banca. Unicredit ha registrato un balzo del 2,81% a 0,6945 euro. In forte ribasso, invece, la Popolare di Milano. Il titolo dell’istituto milanese ha perso l’1,98% a 0,2627 euro. Mediobanca ha subito una flessione dello 0,32% a 4,326 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa il pesante ribasso registrato ieri dal titolo di Piazzetta Cuccia sarebbe da collegare alle vendite effettuate dalla Fondazione MPS.
In ripresa gli istituti maggiormente attivi nel risparmio gestito. Spicca il balzo di Mediolanum (+3,8%).
Tra alti e bassi i petroliferi. Eni ha ceduto l’1,36% a 14,55 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, il Cane a sei zampe potrebbe incrementare la quota detenuta nel gruppo francese Altergaz. Eni sarebbe intenzionata a portare la partecipazione dall’attuale 63,4% a oltre il 90%. Performance positiva, invece, per Saipem (+1,84% a 29,36 euro). Gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato da 42 euro a 48 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Sulla stessa lunghezza d’onda Citigroup, che ha incrementato da 32 euro a 40 euro il target price su Saipem. In forte rialzo anche Tenaris (+1,34% a 12,13 euro). Andamento opposto per Saras (+1,47% a 0,861 euro) ed Erg (-1,87% a 8,91 euro).
Chiusura negativa per Enel, che ha lasciato sul terreno l’1,18% a 2,842 euro. In forte ribasso anche Enel Green Power (-1,77% a 1,552 euro).
A2A ha registrato una flessione del 2,93% a 0,7285 euro. Citigroup ha iniziato la copertura sulla municipalizzata milanese con l’indicazione di vendita delle azioni, sulla base di un prezzo obiettivo di 0,7 euro.
Giornata nervosa per gli assicurativi. Generali ha ceduto l’1,13% a 11,35 euro. Banca Akros ha peggiorato il giudizio sulla compagnia triestina, portandolo a “Hold” (mantenere). Gli esperti hanno fissato un nuovo prezzo obiettivo di 11 euro, sule prospettive di una recessione nella zona euro. Gli analisti hanno peggiorato a “Hold” anche il rating di Unipol (+0,19% a 0,2612 euro), valutata 0,3 euro per azione. In rialzo, invece, Fondiaria-SAI (+1,68%). I vertici della compagnia assicurativa hanno smentito le indiscrezioni relative alla cessione della controllata Milano Assicurazioni (-0,49%).
Qualche spunto tra gli editoriali. Mediaset è salita del 2,34% a 1,884 euro. Il vicepresidente del gruppo del Biscione, Piersilvio Berlusconi, ha confermato di aver presentato un’offerta per rilevare il controllo della casa di produzione Endemol. L’offerta è stata presentata in partnership con il fondo Clessidra. Seat ha registrato un progresso dello 0,72% a 0,0279 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore si sarebbero fatte serrate le trattative per arrivare a una soluzione relativa alla ristrutturazione del debito da 2,7 miliardi di euro della società.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Fiat, che ha recuperato il 4,29% a 3,454 euro. dopo il pesante ribasso subito ieri.
Finmeccanica ha guadagnato il 2,06% a 2,97 euro. La Consob ha comunicato che il 15 novembre UBS è diventato uno dei maggiori azionisti della società aeronautica con una partecipazione del 2,044% del capitale. Sempre la Consob ha comunicato che il 16 novembre UBS è diventata uno dei maggiori azionisti di Ansaldo-STS (+0,28% a 7,11 euro). L’istituto svizzero è accreditato del 2,229% dell’azienda italiana.
Luxottica ha ceduto lo 0,5% a 20,02 euro. Mediobanca ha peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Outperform” (farà meglio del mercato) a “neutrale”. Indicazione opposta per Safilo (+5,68% a 4,84 euro), che ha migliorato il giudizio da “neutrale” ad “Outperform”.
Al segmento STAR riflettori accesi su Cobra Automotive. Il titolo ha subito uno scivolone del 13,9% a 0,663 euro, dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso. La Consob ha autorizzato la pubblicazione del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale della società fino a un massimo di 23 milioni di euro.
Elica ha perso il 3,3% a 0,85 euro. Banca IMI ha tagliato il target price sulla società, portandolo da 2,1 euro a 1,5 euro. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Gefran ha terminato la seduta con un ribasso dello 0,58% a 2,72 euro. Gli analisti di Intermonte hanno sforbiciato da 5,4 euro a 4,1 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).