MPS passa dai “Tremonti Bond” ai “Monti Bond”
La priorità dell'istituto toscano rimane quella di ritornare a livelli di redditività adeguati e sostenibili. Le nuove indicazioni non sono piaciute a Banca Akros
di Edoardo Fagnani 28 nov 2012 ore 16:59
In arrivo importanti novità in casa Monte dei Paschi di Siena.
Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha autorizzato l’emissione di strumenti finanziari governativi, computabili nel patrimonio di vigilanza Core Tier 1, per un importo massimo complessivo di 3,9 miliardi di euro. Si tratta dei cosiddetti “Monti Bond”, la cui emissione era stata anticipata nei mesi scorsi dall’istituto, in sostituzione dei “Tremonti Bond”. Il management, infatti, ha precisato che 1,9 miliardi saranno utilizzati (subordinatamente all’autorizzazione di Banca d’Italia) per il riscatto e l’integrale sostituzione dei titoli già in portafoglio e sottoscritti dal Tesoro a dicembre del 2009. L’emissione dei "Monti Bond" avverrà, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni, entro il 28 dicembre 2012, con prezzo di emissione alla pari. Il cda dell’istituto ha conferito mandato all’amministratore delegato e al presidente a provvedere all’invio al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a Banca d’Italia della richiesta di sottoscrizione degli strumenti finanziari.
Monte dei Paschi di Siena ha precisato che l’importo originario è stato incrementato di 500 milioni di euro. Questa decisione è stata motivata dai possibili impatti patrimoniali derivanti dagli esiti dell’analisi in corso di alcune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti. In conseguenza della redditività negativa di queste operazioni, oggi incluse nel portafoglio di attività finanziarie aventi per sottostante titoli di Stato, la banca procederà alla rinegoziazione della struttura di funding delle stesse con l’obiettivo di migliorarne la redditività.
La priorità dell'istituto toscano rimane quella di ritornare a livelli di redditività adeguati e sostenibili perseguendo, anche attraverso azioni di discontinuità di natura straordinaria, il percorso tracciato nel piano industriale per il periodo 2012/2015.
Le nuove indicazioni di Monte dei Paschi di Siena non sono piaciute agli analisti di Banca Akros. Gli esperti hanno tagliato da 0,22 euro a 0,18 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, in seguito alle potenziali perdite derivanti dalle operazioni strutturate. Gli analisti ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Equita sim e Kepler, invece, attendono di conoscere i dettagli dell’emissione e confermano il target price, fissato rispettivamente a 0,17 euro e a 0,19 euro. Entrambe le banche d’affari hanno un giudizio “Hold” (mantenere).
Secondo Banca IMI, l’emissione dei nuovi titoli potrebbe azzerare la redditività dell’istituto. Di conseguenza, gli analisti hanno confermato il prezzo obiettivo di 0,18 euro e l’indicazione di vendita delle azioni.
Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha autorizzato l’emissione di strumenti finanziari governativi, computabili nel patrimonio di vigilanza Core Tier 1, per un importo massimo complessivo di 3,9 miliardi di euro. Si tratta dei cosiddetti “Monti Bond”, la cui emissione era stata anticipata nei mesi scorsi dall’istituto, in sostituzione dei “Tremonti Bond”. Il management, infatti, ha precisato che 1,9 miliardi saranno utilizzati (subordinatamente all’autorizzazione di Banca d’Italia) per il riscatto e l’integrale sostituzione dei titoli già in portafoglio e sottoscritti dal Tesoro a dicembre del 2009. L’emissione dei "Monti Bond" avverrà, subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni, entro il 28 dicembre 2012, con prezzo di emissione alla pari. Il cda dell’istituto ha conferito mandato all’amministratore delegato e al presidente a provvedere all’invio al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a Banca d’Italia della richiesta di sottoscrizione degli strumenti finanziari.
Monte dei Paschi di Siena ha precisato che l’importo originario è stato incrementato di 500 milioni di euro. Questa decisione è stata motivata dai possibili impatti patrimoniali derivanti dagli esiti dell’analisi in corso di alcune operazioni strutturate poste in essere in esercizi precedenti. In conseguenza della redditività negativa di queste operazioni, oggi incluse nel portafoglio di attività finanziarie aventi per sottostante titoli di Stato, la banca procederà alla rinegoziazione della struttura di funding delle stesse con l’obiettivo di migliorarne la redditività.
La priorità dell'istituto toscano rimane quella di ritornare a livelli di redditività adeguati e sostenibili perseguendo, anche attraverso azioni di discontinuità di natura straordinaria, il percorso tracciato nel piano industriale per il periodo 2012/2015.
Le nuove indicazioni di Monte dei Paschi di Siena non sono piaciute agli analisti di Banca Akros. Gli esperti hanno tagliato da 0,22 euro a 0,18 euro il prezzo obiettivo sull’istituto, in seguito alle potenziali perdite derivanti dalle operazioni strutturate. Gli analisti ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Equita sim e Kepler, invece, attendono di conoscere i dettagli dell’emissione e confermano il target price, fissato rispettivamente a 0,17 euro e a 0,19 euro. Entrambe le banche d’affari hanno un giudizio “Hold” (mantenere).
Secondo Banca IMI, l’emissione dei nuovi titoli potrebbe azzerare la redditività dell’istituto. Di conseguenza, gli analisti hanno confermato il prezzo obiettivo di 0,18 euro e l’indicazione di vendita delle azioni.
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