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MPS, le indicazioni della vigilanza su patrimonializzazione, coperture e punti di attenzione

Dall'autorità di vigilanza sono arrivate, per Monte dei Paschi di Siena, indicazioni preliminari su patrimonializzazione, coperture e punti di attenzione

di Mauro Introzzi 14 gen 2019 ore 07:49

monte-dei-paschi-di-siene-logoMonte dei Paschi di Siena ha comunicato di aver ricevuto dall’Autorità di vigilanza una bozza di decisione che stabilisce i requisiti prudenziali, basati sul processo di revisione e valutazione prudenziale (lo SREP, Supervisory Review and Evaluation Process). Questa indicazione è provvisoria e la versione finale è prevista entro il primo trimestre 2019.

Per quanto riguarda i fondi propri, secondo la bozza, la BCE richiede a MPS di mantenere un requisito patrimoniale SREP complessivo (il TSCR) dell’11% a livello consolidato, che include un requisito minimo di Pillar 1 (P1R) dell’8% e un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (P2R) del 3%. Il P2R è quindi invariato rispetto al 2018. Per quanto riguarda la guidance, secondo la bozza, la BCE si aspetta che MPS si adegui su base consolidata ad un P2G dell’1,3%, rispetto all’1,5% del 2018.

Per quanto riguarda la copertura dei crediti deteriorati la vigilanza raccomanda a MPS di implementare, nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018.

Nella bozza di lettera, la BCE ha evidenziato anche i punti di debolezza/attenzione che MPS deve affrontare. I principali sono legati alla capacità di conseguire gli obiettivi del piano di ristrutturazione: migliorare la redditività, inferiore agli obiettivi di piano, e la posizione patrimoniale, indebolita dall’impossibilità di emettere la seconda tranche di obbligazioni T2 entro la fine del 2018 e dagli impatti diretti e indiretti della dinamica dello spread BTP-Bund, soprattutto considerando la significativa esposizione di MPS al debito sovrano italiano.

Inoltre, la bozza di lettera mette in evidenza le significative sfide poste dal piano di ristrutturazione sul lato del funding e sulla capacità di MPS di attuare con successo la propria strategia di raccolta, viste le turbolenze che si stanno verificando nei mercati italiani.

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