MPS, ceduti 8 miliardi di sofferenze e utp a AMCO

Banca Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che il suo consiglio d'amministrazione ha dato il via libera alla cessione di 8 miliardi di euro di crediti deteriorati e semideteriorati, coperti da un miliardo di patrimonio, ad AMCO, Asset Managemet Company. Il trasferimento avviene tramite una scissione parziale non proporzionale, con opzione asimmetrica.

L'operazione è vincolata ad una serie di condizioni, tra cui l'approvazione della Banca Centrale Europea. Con questo progetto saranno emesse nuove azioni AMCO che saranno assegnate agli azionisti Montepaschi. A tal proposito la nota indica che gli azionisti di minoranza di MPS potranno richiedere di non essere assegnatari delle suddette azioni AMCO, e quindi di rimanere soci esclusivamente di MPS.

Secondo la nota dello stesso istituto, con questa operazione Banca Monte dei Paschi "mette in atto un piano importante di de-risking migliorando sensibilmente il suo profilo di rischio. In questo modo riduce anche alcuni ratio patrimoniali e il costo del funding che potrebbe garantirgli un miglioramento nella posizione tra i competitor".

Dal punto di vista dei ratio patrimoniali, il gross NPE ratio passerà (rispetto a dati pro-forma al 31 dicembre 2019) dal 12,4% al 4,3% mentre il Texas ratio da circa 86% a 43%. Sempre rispetto a fine anno scorso il CET1 Phase-in scenderà dal 14,7% al 13,3% e il CET1 Fully Loaded dal 12,7% all’11,1%.

Il progetto di scissione, sarà oggetto di delibera delle assemblee straordinarie delle società entro il il mese di settembre 2020 con l'obiettivo di chiudere l'operazione entro il 15 novembre 2020 e che la scissione sia attiva dal 1 dicembre 2020.