Montepaschi: come aggirare la crisi (altrui) (L'Economia - Corriere della Sera)
di Redazione Lapenna del Web 18 lug 2022 ore 07:25 Le news sul tuo SmartphoneCon la crisi di governo apertasi la scorsa settimana, il dossier Banca MPS scotta più che mai, con un'atteso aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e un esodo di 3.500 dipendenti. Secondo Stefano Righi, giornalista su l'Economia del Corriere della Sera, nei piani di Luigi Lovaglio l'istituto senese sarebbe dovuto "uscire dalle secche" entro il gennaio del 2023. Tuttavia, qualsiasi ipotesi governativa che non prevede Mario Draghi come primo ministro potrebbe di certo rallentare le tempistiche "in maniera incompatibile con le esigenze di risanamento" di Banca MPS.
L'istituto senese naviga in cattive acque ormai da 15 anni, e a Lovaglio potrebbero essere sufficienti quattro mesi per arrivare a una soluzione ma in questo lasso temporale non ci devono essere intoppi. La crisi di governo ha fatto emergere qualche spigolosità nella questione esuberi, che potrebbero essere fino a 900 in meno.
Il problema principale rimane però l'aumento di capitale: senza di esso, non si riesce a immaginare un futuro per l'istituto senese. Se da una parte il governo Draghi si era già impegnato a sottoscrivere la sua quota di aumento da 1,6 miliardi, le procedure per l'approvazione potrebbero richiedere fino a ottobre o novembre. E a questo piano, secondo quanto riportato da L'Economia, non ci sarebbero alternative: "Non c’è un futuro senza Draghi, che deve arrivare fino alla scadenza naturale del proprio governo. Lo confermano gli osservatori e anche i mercati".
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