Mondadori presenta i conti e rinegozia i debiti
Mondadori ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi del 2013 con un risultato netto consolidato negativo per 32,3 milioni di euro. I vertici ricontrattano i debiti
di Mauro Introzzi 14 nov 2013 ore 15:08
Mondadori ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi del 2013 con un fatturato consolidato pari a 931,2 milioni di euro, in riduzione del 9,5% rispetto agli 1,028 miliardi di euro dello stesso periodo del 2012.
Il margine operativo lordo consolidato è risultato pari a 8,9 milioni di euro, in riduzione dell’85,9% rispetto ai 63,3 milioni di euro del medesimo periodo dell’esercizio precedente, mentre il risultato operativo consolidato è stato in rosso per 9,6 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 44,8 milioni di euro del 2012.
Il risultato netto consolidato è risultato così negativo per 32,3 milioni di euro rispetto a un utile di 16,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2012.
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Nei nove mesi la società editoriale ha bruciato cassa, con un cash flow lordo negativo per 13,8 milioni di euro rispetto ai flussi positivi di cassa per 34,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2012. In crescita l’indebitamento finanziario netto, salito a 376,9 milioni di euro a fine settembre dall’esposizione di 346 milioni di euro di fine 30 settembre 2012 e quella di 267,6 milioni di euro a fine 2012.
Per quanto riguarda gli ultimi mesi del 2013 i vertici hanno confermano, in permanenza di un contesto di mercato che non presenta ancora segnali di miglioramento, la stima di un margine operativo lordo di bilancio sostanzialmente inferiore all’esercizio precedente, anche per il forte differenziale di componenti non ricorrenti e di oneri di ristrutturazione.
Insieme ai conti relativi ai primi nove mesi dell’anno il gruppo ha comunicato di aver rinegoziato le linee di credito per un importo complessivo di 570 milioni di euro. In particolare è stato firmato un nuovo contratto di finanziamento con un pool di cinque banche per un importo di 270 milioni di euro con scadenze di pari importo nel 2016-2017-2018, in sostituzione di linee di credito a scadenza ravvicinata per circa 380 milioni di euro complessivi.
E sono state inoltre rinegoziate le linee di credito esistenti pari a 300 milioni di euro, composte da un finanziamento di 200 milioni di euro, concesso da IntesaSanpaolo con scadenza a fine 2016, e da un finanziamento di 100 milioni di euro, concesso da Mediobanca con scadenza a fine 2017.
Il costo di tutte le linee di credito sul valore nominale è del 4,85% più il tasso Euribor.
I GRAFICI STORICI DEL TITOLO MONDADORI
Il margine operativo lordo consolidato è risultato pari a 8,9 milioni di euro, in riduzione dell’85,9% rispetto ai 63,3 milioni di euro del medesimo periodo dell’esercizio precedente, mentre il risultato operativo consolidato è stato in rosso per 9,6 milioni di euro, rispetto al dato positivo di 44,8 milioni di euro del 2012.
Il risultato netto consolidato è risultato così negativo per 32,3 milioni di euro rispetto a un utile di 16,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2012.
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Nei nove mesi la società editoriale ha bruciato cassa, con un cash flow lordo negativo per 13,8 milioni di euro rispetto ai flussi positivi di cassa per 34,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2012. In crescita l’indebitamento finanziario netto, salito a 376,9 milioni di euro a fine settembre dall’esposizione di 346 milioni di euro di fine 30 settembre 2012 e quella di 267,6 milioni di euro a fine 2012.
Per quanto riguarda gli ultimi mesi del 2013 i vertici hanno confermano, in permanenza di un contesto di mercato che non presenta ancora segnali di miglioramento, la stima di un margine operativo lordo di bilancio sostanzialmente inferiore all’esercizio precedente, anche per il forte differenziale di componenti non ricorrenti e di oneri di ristrutturazione.
Insieme ai conti relativi ai primi nove mesi dell’anno il gruppo ha comunicato di aver rinegoziato le linee di credito per un importo complessivo di 570 milioni di euro. In particolare è stato firmato un nuovo contratto di finanziamento con un pool di cinque banche per un importo di 270 milioni di euro con scadenze di pari importo nel 2016-2017-2018, in sostituzione di linee di credito a scadenza ravvicinata per circa 380 milioni di euro complessivi.
E sono state inoltre rinegoziate le linee di credito esistenti pari a 300 milioni di euro, composte da un finanziamento di 200 milioni di euro, concesso da IntesaSanpaolo con scadenza a fine 2016, e da un finanziamento di 100 milioni di euro, concesso da Mediobanca con scadenza a fine 2017.
Il costo di tutte le linee di credito sul valore nominale è del 4,85% più il tasso Euribor.
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